ALGHERO – Marco Tedde vieta alla banda “Dalerci” di suonare “Bella Ciao” in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, (l'anniversario della rivolta armata partigiana e popolare contro le truppe di occupazione) ma ad Alghero scoppia la polemica. Durissime le parole del deputato algherese uscente Elias Vacca, che in una nota afferma che «poichè l'antifascismo è un valore costituzionale condiviso dai comunisti, socialisti, sardisti, cattolici, repubblicani e liberali, "Bella Ciao" è una canzone di tutti». Il primo cittadino si è difeso affermando telefonicamente che vuole evitare «ulteriori divisioni, spesso manifestate con il pugno chiuso rivolto al cielo durante i cortei». Elias Vacca risponde seccamente che la cosa sbagliata del sindaco è che «Bella Ciao sia patrimonio dei soli comunisti o del primo che se la prende, quella giusta è che divide: i fascisti dagli antifascisti, appunto». Vacca parla apertamente di «intollerante e intollerabile autoritarismo» da parte di Tedde e annuncia che parteciperà alle celebrazioni non dalla «parte istituzionale, da quella della gente comune che segue il corteo e ancora liberamente canta "Bella Ciao"». E invita tutte le autorità che parteciperanno al corteo e che si riconoscono ancora nell'antifascismo a fare altrettanto.
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