sabato 19 aprile 2008

Il sindaco di Alghero vieta "Bella Ciao" per il 25 Aprile

Marco Tedde ha deciso che la banda Dalerci non suonerà la storica canzone di Liberazione «perche divide». «Intollerabile autoritarismo - tuona Elias Vacca - divide i fascisti dagli antifascisti»

ALGHERO – Marco Tedde vieta alla banda “Dalerci” di suonare “Bella Ciao” in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, (l'anniversario della rivolta armata partigiana e popolare contro le truppe di occupazione) ma ad Alghero scoppia la polemica. Durissime le parole del deputato algherese uscente Elias Vacca, che in una nota afferma che «poichè l'antifascismo è un valore costituzionale condiviso dai comunisti, socialisti, sardisti, cattolici, repubblicani e liberali, "Bella Ciao" è una canzone di tutti». Il primo cittadino si è difeso affermando telefonicamente che vuole evitare «ulteriori divisioni, spesso manifestate con il pugno chiuso rivolto al cielo durante i cortei». Elias Vacca risponde seccamente che la cosa sbagliata del sindaco è che «Bella Ciao sia patrimonio dei soli comunisti o del primo che se la prende, quella giusta è che divide: i fascisti dagli antifascisti, appunto». Vacca parla apertamente di «intollerante e intollerabile autoritarismo» da parte di Tedde e annuncia che parteciperà alle celebrazioni non dalla «parte istituzionale, da quella della gente comune che segue il corteo e ancora liberamente canta "Bella Ciao"». E invita tutte le autorità che parteciperanno al corteo e che si riconoscono ancora nell'antifascismo a fare altrettanto.


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