mercoledì 30 luglio 2008

Backtage dei lavori

Lettera alle compagne e ai compagni

Siamo precipitati nel baratro un giorno di aprile, quando milioni di italiani hanno deciso di non votare Sinistra Arcobaleno e molti altri di astenersi dal votare un cartello elettorale, creato senza la necessaria preparazione dalle classi dirigenti dei due partiti comunisti, dei verdi e di sinistra democratica.
Oggi, finite le fasi congressuali, l’imperativo è ripartire.
Ma come? Con che struttura? Con quale volto?


Io compagni, come voi sapete, ho deciso di astenermi , nell’ultimo congresso federale, dal votare i due documenti, perché non né condividevo le idee, la linea politica da seguire e la casa dentro la quale stare. La società italiana, come sappiamo compagni, è passata, negli ultimi anni, da una visione prevalentemente ideologizzata dei rapporti sociali (a prevalente egemonia culturale di sinistra) a una in cui prevalgono l’indifferentismo sociale e la a-moralità individuale (a prevalente egemonia culturale di destra).


Vi è infatti oggi tanta indifferenza ed egoismo nella società quanto un tempo vi era passione ideologica e voglia di cambiamento sociale......
In realtà, insieme alle ideologie, sembra morta anche l’idea di progresso e di miglioramento delle condizioni generali di vita, in particolare quelle del lavoro, sempre più squalificato, mal pagato e precarizzato, ed è aumentata l’insofferenza verso l’altro, il diverso, sia esso rom o gay, che denota un pericoloso scivolamento razzistico.
La vulgata del momento è: "ognuno pensi per sé", in una logica preoccupante del “si salvi chi può”, ma se mi salvo io è meglio......
Qualcuno, che ha interesse a magnificare lo status quo, dirà che è sempre stato così; sappiamo tutti, invece, che non è vero.


L’indifferentismo sociale si traduce anche in una a-moralità diffusa: lo dimostra l’atteggiamento degli italiani davanti alle ultime perfomance di Berlusconi. Ciò significa che a livello pratico, a livello del senso comune, si è fatta strada ormai una mentalità relativistica e a-morale, dove si mischiano opportunismo e machismo, mitologia del successo e apologia del denaro. Berlusconi rappresenta tutto questo insieme, ciò che tanti italiani e tanti giovani, ahimè, vorrebbero essere.


Se 30 anni fa i riferimenti culturali per i giovani erano Enrico Berlinguer ed Aldo Moro, il regresso appare evidente….


La società della comunicazione non è una società trasparente, ma una Chimera dalla quale, il più delle volte, è difficile cogliere uno spiraglio di realtà con cui verificare lo stato dell'arte.....Cioè la realtà delle cose.Si dice che l'idea di realtà come verità oggettiva, è tramontata definitivamente. Insomma, che non esistono più i fatti, ma solo l'interpretazione dei fatti....


Questo discorso, però, non mi convince del tutto: le vergognose disuguaglianze economiche, lo sfruttamento del lavoro nero, l'umiliazione della precarietà a vita, le discriminazioni etniche o razziali, quelle sessuali o di genere, le morti sul lavoro, la violenza ai minori, la pedofilia, i cambiamenti climatici dovuti all'effetto serra, sono lì ad attestarci che i fatti non sono scomparsi, e che non è vero che la verità oggettiva, questa araba fenice del nostro tempo, non sia più identificabile, che tutto è interpretazione....


Tutte queste cose sono reali, eccome se sono reali!!!


Eppure, sono sempre più convinto che questa supposta "perdita" di realtà (una percezione?), questa quotidiana chimera mediatica, ha a che fare con la crisi della sinistra, con la fine delle ideologie, con l'avvento dell'indifferentismo sociale e dell'a-moralità come mentalità pratica.


In ogni caso, la resa alla globalizzazione liberista, vista come qualcosa di ineluttabile che non solo non può essere fermata, ma nemmeno regolata, perché –e questo è il dogma vero e proprio – qualsiasi intervento dello stato o della politica è considerato contrario al mercato e quindi va evitato, ha interessato la destra quanto la sinistra cosiddetta riformista, ora quasi tutta dentro il PD.


A tal punto questa idea ha raggiunto anche le sfere del senso comune, che idee alternative o che invitavano a ripensare il ruolo dello Stato, dell’intervento pubblico in chiave anticiclica o di redistribuzione della ricchezza, sono state fortemente penalizzate fino a sparire dal Parlamento.


Ora che invece si invoca lo Stato a destra e a manca, e si incominciano a nutrire forti dubbi sulle virtù salvifiche del mercato lasciato a sé stesso, l’uscita dall’agone politico proprio di chi a questo si era opposto, cioè della sinistra, sembra sempre più un fatto paradossale, una follia tipica del tempo in cui viviamo.


A questo riguardo, vorrei dire che il vero discrimine fra destra e sinistra sta, a mio avviso, nel concetto di libera iniziativa individuale e, per estensione, di ricchezza individuale, compatibili con la giustizia sociale.


La ricchezza, per la sinistra, è cosa buona, solo quando è accumulata onestamente e legalmente. Non quando è ottenuta a spese di lavoratori in nero, o sotto ricatto perché privi di tutele sindacali, o perché caduti nell’inferno della precarizzazione a vita, o risparmiando, fino alla morte, sulla loro sicurezza e salute fisica, o ancora sottopagandoli con salari da fame, contrastanti persino con lo stesso spirito della nostra Costituzione, che all'art. 36 afferma: “La retribuzione deve essere sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia una esistenza libera e dignitosa”.
Quella ricchezza che ne deriva non può essere chiamata “cosa buona” o ricompensa del lavoro imprenditoriale ; ma solo sopruso, rapina, sfruttamento.


Del resto, se così non fosse, il rapporto di lavoro si configurerebbe come un rapporto schiavistico o di corvée, dove il salario non è proporzionale alla ricchezza nazionale prodotta e relativo al principio costituzionale di una esistenza “libera e dignitosa”, ma ad una gentile elargizione del signore o del padrone di turno, dal quale dipende la vita del lavoratore. Insomma, si configurerebbe come sfruttamento o come una coazione in stato di bisogno. Un rapporto feudale.
Detto questo, compagni, penso che per opporsi alle ventate di manganello delle destre e alla loro rinverdita egemonia nella società, non serva rinchiudersi in riserve indiane, o meglio in cunette identitarie ricoperte da simboli o canzoni nostalgiche di un passato, oramai, troppo lontano.
E’ per questo che ritengo sbagliata un tipo di politica che pensi di riunire prima i comunisti e poi la sinistra, perché ho paura che così facendo, si perdano per strada tante risorse umane di area, che non si identificano in un partito comunista.
Non sarei onesto con me stesso se accettassi questa proposta per solo spirito di gruppo o di appartenenza.Ora più che mai, abbiamo bisogno di ricostruire un cammino, per riallacciare i fili spezzati tra noi e la nostra gente, tra noi e i lavoratori. Dobbiamo rispondere ad un impoverimento culturale della società e ad una desertificazione dei rapporti sociali, dove sappiamo, la destra sguazza come un pesce nell’acqua.
Tutto ciò, compagni, lo si può fare disincagliando le ideologie del ‘900 e rivisitandole nel XXI secolo, cercando di non pensare alle tradizioni politiche come sola fonte di linfa vitale, ma come orizzonte con il quale misurarsi nella realtà.
Abbiamo bisogno di una sinistra di popolo, della nostra gente, delle nostre feste, delle nostre manifestazioni in piazza e delle nostre idee. Abbiamo bisogno di iniziative dal basso a partire dai luoghi di lavoro, dalle scuole e dalle Università, perché l’egemonia si costruisce sul campo e non solo dentro le sezioni dei partiti.





Giancarlo Balbina
Fgci Alghero

martedì 29 luglio 2008

Lavoro Nero: il commento di Giampietro Moro

DILIBERTO: PRECARI. DOV'ERA PD QUANDO E' STATA VOTATA NORMA?

Roma 28 luglio 2008


Veltroni dice 'contrasteremo quella norma con tutte le nostre forze'. Ma dove erano i deputati del Pd quando quella norma e' stata approvata prima in commissione e poi in aula? Ci e' voluta la denuncia della sinistra, quella vera, per sventare il colpo di mano che si stava preparando.

Con la silente complicita' del Partito Democratico. Sappia Veltroni che i lavoratori lo sanno.

La vignetta di Vukic


Lavoro nero ad Alghero: «Segreto di pulcinella»

Il coordinatore cittadino della Federazione Giovani Comunisti Italiani plaude all´iniziativa della Guardia di Finanza e solidarizza con imprenditori e lavoratori



ALGHERO - «Per noi si tratta del proverbiale "segreto di pulcinella", atteso che la situazione in cui versano numerosi lavoratori algheresi è arcinota». Così Gianpietro Moro, coordinatore cittadino della Federazione Giovani Comunisti Italiani, in seguito alla scoperta della Guardia di Finanza di numerosi lavoratori in nero in alcuni locali notturni del territorio catalano.


«La nostra solidarietà - aggiunge il giovane politico - va a tutti i lavoratori e gli imprenditori che rispettino le norme in materia di contratti di lavoro, di sicurezza sui luoghi ove lo stesso si svolge e di contribuzione ed assicurazione».


L’inosservanza delle norme in materia di lavoro danneggia infatti anzitutto gli imprenditori onesti, precisa Moro, e coloro che a causa della deprecabile pratica di lavorare e far lavorare in nero non trovano un regolare lavoro pur avendone tutti i requisiti e la buona volontà.

da Alguer.it

GUARDA IL VIDEO

Nella foto Giampietro Moro, coordinatore Fgci Alghero

sabato 26 luglio 2008

UN CONCERTO PER EMANUELA


L'AIUTO
E' IL DONO INFINITO CHE REGALA GIOIA A CHI LO DA' ED A CHI LO RICEVE

Inizia cosi il manifesto per il grande spettacolo di solidarietà per Emanuela che si terrà ad Alghero mercoledi 30 LUGLIO 2008 presso l'anfiteatro Maria Pia alle ore 21.30.
Il costo del biglietto è di Euro 10.00.

La serata sarà presentata da NICOLA NIEDDU ed interverranno

TAZENDA

BENITO URGU e ALVERIO CAU

I BARRITTAS E LA COVER BAND

KIKO SOLINAS IN TUTTO ZERO

Inoltre, ci sarà l'esibizione dei bambini della scuola di danza FIT DANCE e la scuola di ballo di ROSARIA DALERCI

La prevendita dei Biglietti è da: DISCO FEVER, TOT PER LA MUSICA ED IN TUTTI I SUPERMERCATI SISA DI ALGHERO E OLMEDO

Partecipiamo tutti insieme per Emanuela.

Berlusconi: il figlio dell'operaio

Per Berlusconi il figlio dell'operaio non può essere uguale al figlio del professionista.

Rifondazione in cerca di un leader


Al congresso di Rifondazione comunista è il giorno dell'ex leader Fausto Bertinotti che ha preso la parola per ragionare sulla sconfitta della sinistra e per sollecitare il suo popolo "a riprendere il cammino e la lotta". "Il Pd non è in grado di fare opposizione - ha attaccato l'ex presidente della Camera - e l'Idv è populista".

giovedì 24 luglio 2008

Contaminati


BERGONZI: PDCI IN PIAZZA CON INSEGNANTI PRECARI

La destra sta cercando di colpire mortalmente formazione pubblica. I Comunisti italiani sono con gli insegnanti precari che oggi manifestano in piazza Montecitorio in difesa e per la stabilizzazione di 150.000 posti di lavoro. Essi infatti sarebbero i primi ad essere colpiti dai tagli senza precedenti alla scuola pubblica previsti dalla Finanziaria votata dalla destra di governo: 8 miliardi di euro e 100.000 insegnanti in meno in tre anni. Ringraziamo gli insegnanti precari. La loro iniziativa costituisce il primo importantissimo momento di una battaglia dura e difficile per la difesa di quella scuola pubblica e statale che la destra sta cercando di colpire mortalmente: nel lavoro, nella professionalità, nella libertà di insegnamento; privatizzandola e regionalizzandola; privandola di risorse devolute in grande abbondanza alla scuola privata. Sarà una battaglia per la scuola della Costituzione che la destra intende sovvertire. Una battaglia mai così difficile e quindi da sostenere insieme.

La legge è uguale per tutti meno uno, Berlusconi

Non varcherà mai la soglia di un carcere. Ingiustizia è fatta. Pignatiello, «è l’immunità personale a vita»

Il lodo Alfano, che garantisce l'immunità per le quattro alte cariche dello Stato per tutto il mandato, è stato definitivamente approvato a Palazzo Madama con 171 sì, 128 no e 6 astenuti

domenica 20 luglio 2008

Annegate tra indifferenza bagnanti



Dramma dell'indifferenza sul litorale flegreo, vicino Napoli. Due ragazzine rom di 11 e 13 anni sono annegate ieri a Torregàveta. Per due ore dopo la tragedia i bagnanti hanno continuato a prendere il sole e a giocare in spiaggia, nonostante i corpi delle ragazzine fossero ancora sulla sabbia, coperti solo da teli.

Riforme, Bossi apre a Veltroni



Sulle riforme Umberto Bossi vede ancora la possibilità di dialogo con l'opposizione. Il leader del Carroccio, che ieri ha assicurato la sua lealtà a Berlusconi anche sul fronte della riforma della giustizia, manda ugualmente segnali positivi al Partito Democratico e a Veltroni. Decisamente più ostile, invece, Bossi si dimostra nei confronti dell'Inno di Mameli, a cui ha rivolto un gestaccio, e agli insegnanti del Sud.

Diritto allo studio? Ma fatemi il piacere...

Incredibile (o forse no) ma vero!
Il fantastico Governo Berlusconi ha approvato il 18 Luglio un emendamento al decreto 112, cancellando l'obbligo scolastico.
Si tratta di un fatto gravissimo, in quanto garantiva a tutti gli studenti il diritto ad avere un percorso d'istruzione gratuito fino ai 16 anni.
"Il prossimo sarà un autunno di lotta, - ha dichiarato il sindacato studentesco UdS - non accetteremo attacchi indiscriminati contro la scuola pubblica e a favore del mercato e della precarietà. Per questo nei prossimi giorni lanceremo nel nostro coordinamento nazionale che si terrà il 23 e 24 Luglio, le prossime mobilitazioni contro il governo Berlusconi che partiranno proprio da scuole ed università. Il governo ha poco tempo per tornare indietro, lo faccia il prima possibile.”

Marco Mura
Fgci Alghero

«Ci batteremo per l'unità dei comunisti»

Diliberto, «è questa la strada per battere le destre e costruire una grande sinistra di classe e di massa che faccia pesare i lavoratori e tutti gli oppressi»

«Centomila persone hanno seguito il Congresso un dato straordinario che mi sorprende positivamente e su cui ciascuno di noi deve interrogarsi», così Oliviero Diliberto inizia le proprie conclusioni al Congresso del Pdci

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venerdì 18 luglio 2008

V Congresso Nazionale dei Comunisti Italiani

638 delegati, tanti ospiti, delegazioni di partiti, associazioni, sindacati. Dalle 14 diretta video online

Fervono gli ultimi preparativi, qui al Palazzo Congressi di Salsomaggiore, in attesa dell'apertura del V Congresso nazionale dei Comunisti italiani.
E' prevista per le ore 14 la relazione introduttiva del segretario nazionale del Pdci alla quale seguiranno i saluti degli ospiti attesi tra oggi e i prossimi giorni. Diverse le delegazioni dei partiti, di cui la più partecipata dovrebbe essere quella di Rifondazione comunista. Bel segnale questo, se si pensa al titolo della mozione di maggioranza – che ha ottenuto circa l'86% dei consensi - “Ricostruire la sinistra. Cominciamo noi comunisti”. Attesi Paolo Ferrero e Giovanni Russo Spena, Gianluigi Pegolo, Fosco Giannini, Claudio Grassi e altri, di cui vi daremo conto in questi giorni.
Sono in calendario anche delegazioni del Pd, ed è prevista la presenza di Arturo Parisi e Vincenzo di Sinistra democratica, dell'Italia dei Valori. E ancora Marco Ferrando del Pcl, Sinistra critica, la Rete dei comunisti e il Partito socialista. Ovviamente non potrà mancare la Cgil, con Fillea e Fiom, la Uil, Rdb ed Sdl. Molte anche le associazioni, tra cui Italia Cuba, Puntocritico, il Centro Gramsci, oltre a rappresentanze istituzionali locali.
E ovviamente ci sarà, anzi c'è Rinascita online, che cercherà di raccontare al meglio questa tre giorni di politica e partecipazione. Anzi, farà di più, attraverso il sito del quotidiano online dei Comunisti italiani, attraverso un link, sarà possibile seguire in diretta video il congresso, visibile dal sito del partito. Quindi, buona partecipazione a tutti.

giovedì 17 luglio 2008

La vignetta di Vukic


Bella Ciao - Modena City Ramblers

ALLA CONQUISTA DELLO SPAZIO: NASCE FGCI TV!!!

Cari compagni, care compagne!
Nasce oggi un nuovo grande strumento di comunicazione a disposizione della nostra organizzazione e di tutto il mondo giovanile di sinistra. FgciTV è un nuovo SPAZIO che permetterà a tutti di comunicare in maniera semplice e veloce attraverso lo strumento del video streaming, valorizzando al massimo le esperienze e le creatività che i territori esprimono. Ci occuperemo di cultura, di attualità, di storia, di formazione, di arte. Manderemo on line in tempo reale servizi e reportage dalle manifestazioni, dalle iniziative, dalle assemblee dove sarà presente la Fgci. FgciTV permette ad ogni utente registrato di inviare video, commentare e votare quelli inviati dagli altri, partecipare ai sondaggi, partecipare alla community e conoscere le esperienze di lotta e di costruzione che la Fgci organizza.
Saremo nelle strade e nelle piazze, come al solito, in mezzo ai giovani, per raccontare da dentro il mondo della sinistra, per costruire la prospettiva comunista, a partire dalle lotte per l'emancipazione e l'allargamento dei diritti. Godetevi FgciTV, buona visione!



Stefano Perri
Responsabile Comunicazioni FGCI


Congresso Pdci: «Occorre una nuova sinistra»

La manifestazione provinciale ha visto tra il pubblico, la presenza di rappresentanti di altre forze della sinistra

SASSARI - Si è svolto sabato pomeriggio, nella sala conferenze dell’Hotel “Il Vialetto” di Sassari, il Congresso Provinciale del Partito dei Comunisti Italiani. Militanti di ogni età hanno seguito con attenzione la discussione introdotta da Cristiana Cotzia, segretaria della Federazione, sulla crisi della sinistra radicale emersa dagli ultimi risultati elettorali. «Occorre una sinistra più vasta e più pesante», ha ribadito Elias Vacca, membro nazionale del partito, che individua nell’unità delle forze comuniste, l’obiettivo fondamentale per il futuro. Un processo di unificazione da portare avanti con il tempo, la passione e la concretezza, elementi che sono mancati nel fallimento della Sinistra Arcobaleno. Oltre alle parole dell’ex onorevole, non sono mancati gli interventi del pubblico, tra cui alcuni rappresentanti di altre forze della sinistra che, pur nella diversità dei partiti di appartenenza, hanno manifestato la necessità di un percorso comune sui principi e valori condivisi. Il Congresso di Sassari precede di una settimana quello nazionale, che si svolgerà a Salsomaggiore Terme dal 18 al 20 Luglio.


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mercoledì 16 luglio 2008

DILIBERTO: IN AUTUNNO COMUNISTI IN PIAZZA CONTRO GOVERNO

Visto che non siamo piu' in Parlamento o ci riappropriamo prima possibile della piazza oppure rischiamo di lasciare l'opposizione ad altri. Con un governo come questo andrebbe bene anche una manifestazione a settimana. Al al primo posto della protesta ci sara' la questione sociale, a partire dai salari. I tagli allo stato sociale sono stati pesantissimi. I risultati ancora non si vedono perche' si tratta di misure che devono ancora essere attuate. E' gravissimo che il governo abbia tagliato in modo abnorme i fondi per la ricerca in una misura che non ha pari in nessun altro paese del mondo. E' evidente che siamo alla vigilia di una grave recessione economica che verra' fatta pagare alle classi piu' povere.

venerdì 11 luglio 2008

Congresso Provinciale dei Comunisti Italiani

Sabato 12 luglio alle ore 17 al centro congressi Il Vialetto a Sassari. Presente la sezione di Alghero

ALGHERO - Partito dei Comunisti Italiani a Congresso in provincia di Sassari. Sabato 12 luglio alle ore 17 al centro congressi Il Vialetto, in via Predda Niedda, a Sassari, si terrà il congresso provinciale del Partito. Decisamente importanti gli argomenti presenti nell’ordine del giorno. Discussione e approvazione dei documenti congressuali sulle prospettive del partito nel panorama politico della sinistra, l’elezione dei delegati al congresso nazionale, che si terrà a Salsomaggiore il 18-20 luglio, e il rinnovo degli organismi dirigenti. Per i Compagni di sinistra, dopo la cocente sconfitta elettorale alle ultime politiche di aprile e l'esclusione del partito dal Parlamento italiano, l'occasione per riprendere compattezza e pianificare nuove strategie per il futuro. Tra tutte le sezioni sarà presente quella di Alghero col segretario Roberto iannacone e tutti i simpatizzanti.

Di lavoro non si deve morire. Oggi giornata per la sicurezza del Pdci

Intanto cala del 6,6% la produzione e le aziende rispondono con tagli pesanti e investimenti all'estero. La MV Agusta, in crisi, acquistata per 70 milioni dalla Harley Davidson.

«Lavoro, sicurezza prima di tutto. Fare di più, applicare la legge e impedire che il governo delle destre la demolisca, difendere la vita e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici» è quello che chiedono i Comunisti italiani che hanno lanciato una grande campagna sulla sicurezza sul lavoro e hanno indetto per oggi una giornata di mobilitazione nazionale.

Ai volantinaggi ed iniziative nelle piazze si affiancherà un'azione dentro le istituzione con la presentazione di mozioni ed ordini del giorno in tutte le Regioni e gli enti locali per lo svolgimento fino in fondo dei rispettivi ruoli previsti dalla legge al fine di garantire la sicurezza e l'integrità fisica dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro.

A tutti i soggetti coinvolti, dalle amministrazioni ai datori di lavoro, si chiede un impegno concreto per la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e l'attuazione della legge 123 (Testo unico sulla sicurezza) approvata dal Governo Prodi che riordina la legislazione in materia. Un impegno ed un'assunzione di responsabilità necessarie visto che in Italia ogni giorno si continua a morire di lavoro, solo dall'inizio dell'anno gli infortuni sono stati più di 520 mila, le morti circa 530, 12 mila gli invalidi.
«Nella lotta per la sicurezza non è sufficiente avere buone leggi, se queste non sono accompagnate da un atteggiamento diverso delle imprese» spiega Dino Tibaldi, responsabile Lavoro del Pdci, aggiungendo come per le aziende purtroppo la sicurezza continua a essere un costo sul quale si tende a tagliare, «basti pensare che la media degli investimenti annuali delle aziende sulla sicurezza è pari a 9mila euro. Inoltre sono convinto che se non esiste la sicurezza del lavoro, e quindi l’eliminazione della precarietà, la sicurezza sul lavoro continuerà a essere violata».

Sicurezza, precarietà, salari sempre più bassi ed inflazione più alta, la vita dei lavoratori italiani è sempre più difficile e le notizie che giungono dai dati Istat non sono certo rassicuranti. La produzione industriale a maggio è diminuita del 6,6% rispetto a maggio dello scorso anno, l'indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato un calo, sempre su base tendenziale, del 4,1%.

«È un dato molto brutto. Da tempo sottolineiamo che l'economia sta andando male. C'è preoccupazione massima» commenta il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ma le conseguenze più negative della crisi le sentiranno come al solito i lavoratori.La flessione più sensibile nella produzione la registrano per primi il comparto dell'energia, con una diminuzione del 6,9%, e il settore dei beni di consumo. In calo soprattutto il mercato degli elettrodomestici e le grandi aziende affrontano la difficoltà con la strada più scontata, tagli e licenziamenti.

Solo per fare alcuni esempi l'Electrolux, produttore di frigoriferi, chiuderà lo stabilimento di Scandicci, la Merloni annuncia una grande ristrutturazione, che significa anche in questo caso licenziamenti, la De Longhi sposta il suo mercato verso l'Asia e l'Est Europa, la Pirelli investe in Cina. Emerge così che accanto a grossi tagli le aziende italiane prediligono spostarsi su altri mercati cercando guadagni immediati, piuttosto che affrontare la crisi del mercato interno e puntare sulla ricerca e sull'innovazione con una politica di qualità e concorrenzialità di lungo respiro.

Intanto un altro marchio storico italiano, la MV Agusta, produttrice di moto da strada e da corsa (divenuta celebre grazie alle vittorie di Giacomo Agostini), va in crisi e viene acquistata ad un prezzo irrisorio, solo 70 milioni di euro, dalla Harley Davidson. La casa statunitense si prepara ad essere più competitiva sul mercato europeo e a dar vita ad un polo del lusso a due ruote, in grado di competere con i colossi giapponesi.

mercoledì 9 luglio 2008

In 100mila a Piazza Navona

Nel cuore della capitale la manifestazione indetta contro Berlusconi e le leggi ad personam

ROMA - Si è concluso intorno alle 21.30 il “No Cav day” a Piazza Navona. Nel cuore della capitale la manifestazione indetta contro Berlusconi e le leggi ad personam, leggasi lodo Schifani, ha visto in piazza tantissime persone, cento mila secondo gli organizzatori, che hanno ascoltato gli interventi dei girotondini di nuovo in piazza, di Antonio Di Pietro, di intellettuali come Camilleri, di Marco Travaglio, di Beppe Grillo e Sabina Guzzanti. Quest'ultima non ha risparmiato bordate al premier, in particolare sul presunto sexygate italiano che ha coinvolto anche la ministra per le pari opportunità Mara Carfagna e poi ha avuto parole dure anche nei confronti di Papa Ratzinger. Attacchi verso il Cavaliere e verso il Papa che hanno visto l'immediata dissociazione di alcuni dei presenti. Prima della Guzzanti in collegamento telefonico con la piazza Beppe Grillo aveva attaccato anche Napolitano e Veltroni. Prima di loro Marco Travaglio aveva accusato Quirnale e leader dell'opposizione di essere accondiscendenti con il Cavaliere. Antonio Di Pietro aveva rivendicato il ruolo democratico delle manifestazioni di piazza, respingendo le accuse di fare anti politica. La porzione di piazza occupata dal palco era colorata da bandiere di Idv, di alcuni dei partiti della sinistra, compresa la falce e il martello del Pdci, e anche di due bandiere del Partito democratico. Diversi gli striscioni esposti in piazza, tutti critici nei confronti del presidente del Consiglio, mentre sotto alcuni gazebo si distribuiscono i manifesti e le magliette con lo slogan "fermiamo il caimano". Sul palco, invece, sono stati esposti dei grandi cartelli con l'art. 3 della Costituzione sulla legge uguale per tutti. A Piazza Navona anche Elias Vacca con Alessio Moretto e Marco Mura. «La manifestazione è stata bella e riuscita –hanno dichiarato a caldo sul Forum di Alghero- c'erano Di Pietro e Diliberto, Travaglio e Camilleri, Beppe Giulietti, Tana de Zulueta, Manuela Palermi, Moni Ovadia, Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini, Paolo Flores d'Arcais, Furio Colombo, "Pancho" Pardi. Tutta gente che, ovviamente, non può... competere con Berlusconi, nè con alcuno della sua corte».

GALLERIA FOTOGRAFICA:


mercoledì 2 luglio 2008

8 luglio, in Piazza contro le leggi-canaglia.

Roma, 8 luglio, manifestazione in piazza del Pantheon. Passaparola!
Colombo, Pardi, Flores d’Arcais: tutti in piazza contro le leggi-canaglia
"Care concittadine e cari concittadini,
il governo Berlusconi sta facendo approvare una raffica di leggi-canaglia con cui distruggere il giornalismo, il diritto di cronaca e l’architrave della convivenza civile, la legge uguale per tutti.Questo attacco senza precedenti ai principi della Costituzione impone a ogni democratico il dovere di scendere in piazza subito, prima che il vulnus alle istituzioni repubblicane diventi irreversibile.Poiché il maggior partito di opposizione ancora non ha ottemperato al mandato degli elettori, tocca a noi cittadini auto-organizzarci. Contro le leggi-canaglia, in difesa del libero giornalismo e della legge eguale per tutti, ci diamo appuntamento a Roma l’8 luglio in piazza del Pantheon alle ore 18, per testimoniare con la nostra opposizione – morale, prima ancora che politica – la nostra fedeltà alla Costituzione repubblicana nata dai valori della Resistenza antifascista.Vi chiediamo l’impegno a “farvi leader”, a mobilitare fin da oggi, con mail, telefonate, blog, tutti i democratici. La televisione di regime, ormai unificata e asservita, opererà la censura del silenzio.I mass-media di questa manifestazione siete solo voi."
On Furio Colombo
Sen. Francesco Pardi
Paolo Flores d’Arcais

www.micromega.net