venerdì 31 ottobre 2008

"Annozero" mostra i fatti di Piazza Navona

Venier: Piazza Navona. Scandalosa ricostruuzione governo

“La ricostruzione fatta oggi dal sottosegretario all’Interno Nitto Palma è fuorviante e strumentale, a testimonianza del disegno politico che alberga nel governo”. Per Iacopo Venier, dell’Ufficio Politico del Pdci, “vogliono criminalizzare il movimento forte, ampio e sempre più partecipato che sta crescendo nel Paese contro la barbara Legge Gelmini. Di provocazioni e infiltrazioni è piena la storia della nostra Repubblica: sentire, oggi, un rappresentante del governo dare la colpa degli scontri a Piazza Navona agli studenti di sinistra, in barba a tutte le immagini, i video ed i resoconti giornalistici presenti su internet e sui giornali, oltre che scandaloso, è uno schiaffo all’intelligenza delle persone”.

giovedì 30 ottobre 2008

La Scuola in protesta

PRESTO I VIDEO DELLA GIORNATA DI SCIOPERO A SASSARI

“IL GOVERNO CONVERTE IN LEGGE IL DECRETO GELIMINI: MA RIMANE SOLO UN’ OPERAZIONE CONTABILE”


Il Senato ha convertito in legge il decreto Gelmini, incurante della protesta che da qualche mese si è diffusa in tutto il paese contro la pseudo-riforma della scuola e dell’Università. Questo atto di arroganza manifesta tutto il disprezzo della destra al Governo per il confronto democratico e per le critiche e le riserve che sono state evidenziate da tutti gli operatori scolastici e dai genitori dei bambini delle elementari.

La Federazione Giovanile Comunisti Italiani di Alghero, pur sostenendo la necessità di un cambiamento profondo, ritiene di dover esprimere una serie di critiche alla Legge 137/08, più nota come Decreto Gelmini, sia nel metodo che nel merito del provvedimento, specificando che tale decreto, ora legge, non riguarda l'Università, che, viceversa, viene trattata, o maltrattata, come sarebbe meglio dire, nella Legge Finanziaria, già varata dal Governo ed in discussione in Parlamento.

Le critiche di metodo sono concentrate, principalmente, riguardo l'uso sbagliato del Decreto Legge, che va a regolare una materia di così vasto interesse generale, impedendo la discussione democratica, e che in realtà ha inteso mascherare una razionalizzazione dei costi della scuola, una pura operazione contabile, colpendo, oltretutto, in modo incomprensibile, un settore che era considerato un fiore all'occhiello della scuola pubblica italiana, ovvero la scuola elementare, facendole fare un salto indietro di 20 anni.

Riteniamo infatti che il ritorno al maestro unico riveli un’ idea distorta della società, mostri un tentativo di riduzione della complessità evolutiva tecnologico-scientifica degli ultmi anni, proponga al Paese un inaccettabile modulo scolastico con meno scuola, mettendo, in forse, il tempo pieno e con esso la vivibilità di migliaia di famiglie italiane. Invece che più scuola e di qualità, invece che distogliere fondi magari dalle spese militari, per investirli nell'istruzione pubblica, si fa l'operazione inversa, debilitando il futuro di tutti.

Perfino Bankitalia, oltre che Famiglia Cristiana, che ne ha chiesto a gran voce il ritiro, ha criticato la mancanza di investimenti e la pura operazione di bilancio che sottendeva il decreto Gelmini, il quale consentirà all'esecutivo di tagliare, in modo indiscriminato, nei prossimi anni, 87 mila posti e 400 cattedre e 44 mila e 500 posti di personale Ata: amministrativo, tecnico e ausiliario. Inoltre, saranno 240 mila i docenti precari delle graduatorie provinciali a pagare il salatissimo prezzo della 'razionalizzazione' delle risorse e gli 80 mila Ata che ogni anno consentono alle scuole di funzionare.

Per quanto concerne l'Università, il cui riferimento è la legge 133/08, la riduzione di fondi non è di poco conto: si tratta di 500 milioni di euro nei prossimi tre anni, che sale ad 1 miliardo 441 milioni e 500 mila euro se si considerano i prossimi 5 anni fino al 2013. A questo si aggiunge la limitazione del turnover al 10% per il 2009, al 20% per il 2010/2011 e 50% per quello 2012/2013 (art.66, commi 3, 7, 9) dei pensionamenti, il che significa giovani ricercatori senza carriera e costretti a fuggire all'estero molto prima di quanto già facciano oggi.

Ma ciò che maggiormente preoccupa è la trasformazione degli Atenei in Fondazioni private, la cui prima immediata conseguenza potrebbe essere “PIU' TASSE PER TUTTI”, giacché un privato non sarebbe disposto a rispettare il tetto del 20% sul Fondo Finanziario Ordinario dell'Università. Le Fondazioni private, inoltre, potranno diventare proprietarie di tutto ciò che prima era dell'Ateneo, compresi gli immobili, senza alcun onere (art. 16, commi 6 e 7) e lo statuto di ciascuna di esse potrà prevedere l'ingresso di soggetti privati nel CDA (art. 16, comma 6). Lasciare infine alla Fondazione l'assoluta libertà di decidere quali corsi implementare, non solo ridurrà in modo indiscriminato l'offerta formativa, ma potrà incidere sull'orientamento (politico-ideologico) dell'intero corso di studi.

In conclusione, la FGCI di Alghero è fra coloro che ritiene indispensabile che la protesta continui, in forme pacifiche e democratiche, e propone la convocazione degli Stati Generali della Scuola, per costruire insieme a docenti, insegnanti, studenti, genitori, un’ idea di scuola pubblica, che serva come momento di coesione sociale e di crescita culturale collettiva.

lunedì 27 ottobre 2008

"Notti in bianco", intervengono i Carabinieri

Intervento delle forze dell´ordine negli incontri di sabato dei circoli della città per discutere della Riforma Gelmini sul mondo della scuola

ALGHERO - Le forze dell’ordine si sono recate in due circoli della città in cui si stavano svolgendo attività di discussione e ragionamento sui problemi della scuola tra studenti e docenti della facoltà di Architettura. “Le notti bianche” attraversano anche la città catalana insieme alle altre numerose in tutta la Penisola, per protesta alla Riforma Gelmini sul mondo della scuola.


I docenti Nicolò Ceccarelli, Bibo Cecchini, Ivan Blecic e Plinio Innocenzi, testimoniano un clima festoso ma che non corrisponde agli “schiamazzi” per i quali l’intervento è stato ritenuto necessario dai Carabinieri che hanno provveduto al riconoscimento di molti partecipanti. Curioso considerata l’ora non tarda e il giorno prefestivo. «Sappiamo che questo intervento è sbagliato ed improprio, siamo certi che le forze dell’ordine di Alghero vorranno riconoscerlo e, che come è loro dovere, tuteleranno la libertà di espressione, rifiutando atteggiamenti intimidatori diretti o indiretti» sono le parole forti dei professori dell’ateneo algherese.


Le polemiche, dunque, sugli interventi dei militari nelle scuole occupate suscitate dalle dichiarazioni poi smentite del premier Berlusconi, diventano attualità anche nella città catalana. Il diritto alla protesta civile, lo scambio aperto e costruttivo sono dei valori democratici ai quali gli studenti, i genitori e i professori di tutta Italia hanno deciso di non rinunciare, algheresi compresi.


Alla ricerca dell'italiano perduto

Studenti in rivolta, che sembrano impazziti, docenti, maestri e tutto il circondario che lavora per scuole e università in sciopero, mamme e bambini, che si riversano nelle piazze, occupano i luoghi della didattica e continuano imperterriti nelle azioni di protesta.
Ma la gente... la gente dov'è? Dove sono gli italiani (al di fuori dei sopra citati) che dovrebbero lottare per non permettere che un tale scempio, noto a tutti come legge 133 o decreto Gelmini che dir si voglia, si compia, si realizzi? Dov'è l'interesse delle persone per far si che il futuro di noi giovani (poveri scansafatiche) non venga troncato, in uno stato dove le gambe a noi ragazzi le hanno già spezzate tempo addietro! Forse presi dal vincitore della sfida di Amici, imperdibile appuntamento pomeridiano, forse catturati dal fascino del belloccio di turno che aspetta di essere scelto dalla sua bella vipera “sonoquiperchètiamoNONperEssereRipresaINtv”, o forse incantato dall'ultima succulenta ricetta di Gusto. Incredibile cosa riesca fare una piccola scatola dove le cose paiono prendere vita, seppur lontane; incredibile che le schifezze dell'attuale governo vengano recepite come un ronzante e fastidioso sottofondo, nei pochi telegiornali dove le notizie vengono trattate come tali (s'intende); incredibile che ce ne stiamo inebetiti con le mani in mano, oh si italiani tutti. Ma allora mi chiedo... è tutta colpa della televisione? O c'è anche un po' di menefreghismo acuto nelle vene secche degli abitanti di un paese regredito come il nostro? Chissà...


Nadia Frau
FGCI Alghero

domenica 26 ottobre 2008

Enrico Capuano: gli artisti stiano vicini al movimento!

Invito i miei colleghi cantanti e artisti famosi e non ad uscire dal guscio e a prendere posizione. Dobbiamo stare al fianco degli studenti che lottano contro le politiche del governo. Ad eccezione di Jovanotti e di noi soliti artisti da barricata vedo grandi angoli di opportunismo o che puzzano di salotto buono per una bella dormita . Meglio non farsi nemici per la propria carriera.

In queste ore un movimento spontaneo, ricco di proposte e determinato sta dicendo no a chi vuole distruggere il sapere e lo spirito critico in questo paese. Il decreto Gelmini, i tagli all 'università e lo stravolgimento della scuola elementare rappresentano non solo un modo per scaricare la crisi finanziaria sui cittadini ma anche un vero e proprio progetto che punta a distruggere lo spirito critico e a ridurre la libertà di pensiero in questo paese.

Dove sono i miei colleghi "alternativi e libertari "che cantano e parlano a tantissima gente? ….Usiamo il nostro privilegio per dire qualcosa anche noi, per trasmettere la voglia di rimettere al centro l'uomo e la sua parte migliore.

Sosteniamo la lotta degli studenti affianco alle mamme e ai papà preoccupati per chi ruba futuro ai loro figli, ai tanti professori che guadagnando 20 volte in meno dei politici ( onesti) e che sono ogni giorno umiliati da chi non conosce nulla dei veri problemi della scuola e del sapere.

Difendiamo la scuola pubblica da chi la vuole massacrare. Difendiamo lo spirito critico. Non buttiamo a mare secoli di pedagogia e ricerca di metodi educativi avanzati.

La disciplina dei bambini si conquista con la professionalità, l interesse e la motivazione in una scuola capace di sintonizzarsi con le inclinazioni naturali del bambino già troppo traviato dalla diseducativa televisione dei potenti. La proposta del maestro unico non corrisponde più ad una realtà che rispetto agli anni passati e' diventata molto complessa e variegata, la società è cambiata, un maestro unico con una classe grande passerà il suo tempo solo per imporre disciplina e non sarà in grado di avere anche momenti di insegnamento individuale oltre che collettivo.

Ma questi politici da bar ...ignoranti e cinici non sanno neanche di cosa stiamo parlando o cosa significa una scuola attiva e plurale o che differenza c'è tra un processo istruttivo e uno educativo ..

Allarghiamo il consenso su questi temi anche nelle altre pieghe della società. Sosteniamo questo movimento pacifico inedito e intelligente. Proveranno a dividerlo a incattivirlo a massacrarlo. Stiamogli a fianco !!!

Questa battaglia è di tutti


Enrico Capuano, cantautore


sabato 25 ottobre 2008

Scuole in fermento contro i tagli nella pubblica istruzione: parlano gli studenti

ALGHERO - Questa sera mobilitazione delle scuole elementari della città contro la riforma Gelmini.A partire dalle 19,00 e fino alle 24,00 nei tre circoli didattici di Alghero, ci sarà la notte bianca. Sarà un momento di ritrovo per famiglie e corpo docente con spazi dedicati ai laboratori, ma anche alla riflessione e al dibattito sui provvedimenti legislativi in corso di approvazione al Senato. La manifestazione coinvolgerà la scuola elementare Sacro Cuore per il primo circolo, per il secondo il caseggiato Maria Immacolata e per il terzo il plesso dell'Argillera.Intanto ier mattina erano in agitazione gli studenti degli istituti superiori di Alghero che da due giorni sono in auto-gestione per protestare contro i tagli sulla pubblica istruzione.Diverse le iniziative organizzate dai giovani. Sentiamo le loro opinioni nel servizio realizzato nell'ambito del laboratorio di giornalismo del liceo classico. Le studentesse Ester Loriga della II B, Francesca Iurato e Ada Monte della I L hanno intervistato i loro compagni.

GUARDA IL VIDEO





da Alghero Tv

giovedì 23 ottobre 2008

Mura: Berlusconi prende in giro gli italiani

Berlusconi soffre di amnesia.
Ieri, durante una conferenza stampa, il Presidente del Consiglio aveva dichiarato che avrebbe mandato le forze dell'ordine contro le occupazioni delle scuole e oggi dichiara di non aver mai detto né pensato all'uso della polizia per non permettere le occupazioni.
Tutti gli italiani dovrebbero riflettere su quanto detto dal premier ieri e oggi. Berlusconi prende in giro gli italiani.
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Marco Mura
Resp. Scuola FGCI - federazione di Sassari

Balbina: movimento studentesco è tornato protagonista nella politica italiana

Sono passati quarant'anni e il movimento studentesco è tornato protagonista nella politica italiana.
Non sarà un nuovo '68, ma in un paese dove, gran parte dei giovani sono anestetizzati da un invasivo conformismo mediatico, questa rinascita è un fatto assolutamente importante per la democrazia italiana, che fa ben sperare per il futuro.
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Giancarlo Balbina
Resp. Organizzazione FGCI - federazione di Sassari

Autogestione all'Istituto Tecnico

Ecco le foto realizzate dai ragazzi dell'Istituto Tecnico di Alghero (SS) durante l'autogestione :


Autogestione all'Istituto d'Arte - Taglia la Gelmini, RS



su youtube




mercoledì 22 ottobre 2008

Bergonzi: 'Ministro dimettiti'

"La Gelmini si dimetta". E' questa la richiesta di Piergiorgio Bergonzi, responsabile scuola del pdci, dopo la rivolta generale e trasversale del mondo dell'istruzione.

Berlusconi dichiara di voler reprimere le nostre legittime proteste!

Incredibili le dichiarazioni di Berlusconi che minaccia di reprimere con la forza le occupazioni e le mobilitazioni di questi giorni che coinvolgono tutto il mondo della scuola. In questo modo non si fa altro che alimentare un clima di tensione che non è proprio del senso complessivo del nuovo movimento che sta animando il mondo della formazione. Le proteste sono pacifiche, costruttive, e soprattutto sono tese a difendere il sistema scolastico e universitario e con esso l'agibilità democratica e la giustizia sociale di questo Paese. Le forze dell'ordine dovrebbero forse arrestare chi invece vuole distruggerlo...


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martedì 21 ottobre 2008

Balbina: il movimento studentesco è tornato

La battaglia che vede impegnati gli studenti universitari, i sindacati, i docenti e i maestri contro il decreto Gelmini e contro i tagli alle Università, sta prendendo sempre più le forme, di una protesta epocale.
Tutti insieme per dimostrare che la scuola pubblica e le Università sono strumenti da potenziare e non da tagliare, da difendere e non da attaccare.
Trovo, inoltre, davvero raccapricciante, la proposta della Lega, di fare classi separate in base al colore della pelle, in base alla provenienza e alle etnie.
Ciò che sta accadendo in Italia, dimostra che il movimento studentesco è tornato dopo un lungo silenzio e che la sinistra, da queste manifestazioni politiche, potrà ritrovare la sua coscienza per tornare ad essere una forza determinante nel paese.

lunedì 20 ottobre 2008

Devoto: bisogna tornare tra la gente!

Ore 13:30, nelle stanze delle nostre case risuona la sigla del telegiornale, aspettiamo con ansia le notizie del mondo e del nostro paese. Ore 13:35 il telegiornale mi ha già schifato ed annoiato, così come tutti gli altri notiziari, per non parlare della stampa in generale, con eccezione di alcune isole felici quali le testate di partito.
È da aprile che ormai non riesco più a digerire notizie politiche e non, che inseguono una realtà inquietante nella quale regna solo una pace terrificante.

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domenica 19 ottobre 2008

Benedetto XVI, gli scienziati pensano solo ad un «facile guadagno»

Fede e ragione, religione e scienza un problema sostanziale per Benedetto XVI per cui gli scienziati, i ricercatori pensano solo al «facile guadagno o, peggio ancora» hanno «l'arroganza di sostituirsi al Creatore». Una scienza che per il Papa ha subito «uno slittamento da un pensiero prevalentemente speculativo a uno maggiormente sperimentale» e il suo problema è che «non è in grado di elaborare principi etici; essa può solo accoglierli in sé e riconoscerli come necessari per debellare le sue eventuali patologie». Nessuna conciliazione insomma tra fede e ragione, per il Papa solo attraverso la prima può esistere in maniera giusta la seconda. Lo sa bene Giordano Bruno...

sabato 18 ottobre 2008

La scuola contro la Gelmini. Oggi corteo a Firenze

Sulla riforma della scuola le posizioni tra i poli non potrebbero essere più distanti. Il ministro Gelmini attribuisce alla disinformazione le manifestazioni di piazza, dall'opposizione la riforma viene attaccata su tutta la linea



da SkyTG24

L'UNIVERSITA' SI MOBILITA! LA FGCI DENTRO LA PROTESTA!

Lo si apprende dalle cronache dei giornali e dei telegiornali di questi giorni, e i rapporti dei compagni della Fgci ce lo confermano: il movimento che è sorto nelle università italiane sta montando e, lentamente, prova a organizzarsi. Com’era naturale avvenisse, i primi sintomi si sono manifestati nelle università numericamente più importanti, e, con un effetto contagio, si stanno propagando in quelle più periferiche.

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Sciopero generale COBAS, RDB-CUB, SDL

venerdì 17 ottobre 2008

PdCi TV dal 20 ottobre alle ore 20.00

11ottobre: i video realizzati dalla Fgci di Alghero

parte 1



parte 2



parte 1 su youtube




parte 2 su youtube

Balbina: E' una pura follia tagliare invece che investire nella scuola pubblica.

Continua la protesta contro il decreto Gelmini, estesasi anche agli Atenei italiani.
E' notizia di oggi, l'apertura dello scontro tra regioni e governo, in quanto vi è il rischio di commissariamento di tutti quegli enti locali che non taglino le scuole.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA, SORU, HA DECISO DI RICORRERE ALLA CORTE COSTITUZIONALE, PERCHE' RITIENE CHE TALE PROVVEDIMENTO VIOLI LO STATUTO SARDO.

Si tratterebbe, infatti, di una scure che colpirebbe le scuole con meno di 500 alunni, ovvero circa 4.000 complessi scolastici, che soprattutto per i piccoli centri della Sardegna, sarebbe mortale.

Ma sono circa 10.000 le classi tagliate in tutto il Paese, in particolar modo nei centri montani e nelle località isolate, dove spesso la scuola è l'unica presenza dello Stato.

Come avevamo detto fin dall'inizio, il decreto Gelmini, non è una vera riforma, ma una operazione di bilancio fatta di tagli indiscriminati.

E' una pura follia tagliare, invece, che investire nella scuola pubblica.

Che i tagli si facciano, nei confronti delle spese militari, nelle spese improduttive, nel costo della politica, ma mai nel mondo dell'istruzione che rappresenta una garanzia per la crescita del Paese.


Giancarlo Balbina
Fgci Alghero

martedì 14 ottobre 2008

LUNEDI’ 20 DILIBERTO PRESENTA ‘PDCITV.IT’

“Competition is competition, come direbbe Veltroni” Ad affermarlo è il responsabile comunicazione del Pdci Iacopo Venier. “Per noi invece – prosegue Venier - Youdem e’ un’altra voce per la democrazia in pericolo e facciamo per questo gli auguri a Veltroni e al Pd. Ma bisogna dare voce anche alla sinistra. Anche i comunisti quindi avranno la loro web tv, www.pdcitv.it. Sarà Oliviero Diliberto a presentarla lunedì 20 ottobre. Le trasmissioni cominceranno quello stesso giorno alle ore 20, in contemporanea con i tg della sera, a un anno esatto dalla grande manifestazione che vide sfilare un milione di bandiere rosse”. Venier ricorda infine che “la web tv è già attiva in forma sperimentale su YouTube dove sono presenti, tra gli altri, i video della manifestazione dell’11 ottobre, quella dell’orgoglio comunista”.

lunedì 13 ottobre 2008

"11 ottobre - Orgoglio comunista"

parte 1


parte 2


parte 3

11 ottobre - I compagni dal Sud

I media cancellano la grandiosa manifestazione di Roma

Il silenzio vergognoso di tv e giornali. I comunisti di Pdci e Prc protagonisti della giornata di lotta. Le bandiere rosse sono tornate ad invadere Roma. Si riparte da qui
Duecento, trecento, cinquecentomila... la guerra delle cifre si presenta inesorabile all'indomani di una manifestazione che ha inondato le strade di Roma di bandiere rosse, di tantissime falce e martello. Un sabato di lotta, un popolo, quello della sinistra, con i comunisti in prima fila, pronto a ricostruire opposizione reale nel paese al governo di Berlusconi e di Confindustria

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domenica 12 ottobre 2008

Una marea di bandiere rosse con falce e martello invade Roma!


Una manifestazione di popolo grande, grandissima contro Berlusconi e la Confindustria. Pdci e Prc insieme in una piazza che chiede unità e lotta. Forte presenza di Sd, Verdi, movimenti e associazioni. Dopo la sconfitta la sinistra, che sta a sinistra, c'è e riparte dalla difesa della democrazia e dei salari

Nella foto: La federazione di Sassari del PdCI con il segretario nazionale PdCI Oliviero Diliberto

Sinistra e Di Pietro in piazza contro il governo

Opposizione in piazza a Roma. Una doppia manifestazione con Italia dei Valori da una parte e Sinistra dall'altra. Antonio Di Pietro ha iniziato la raccolta delle firme per il referendum abrogativo del Lodo Alfano


venerdì 10 ottobre 2008

11 OTTOBRE: L'UNICA OPPOSIZIONE!

VELTRONI E RUTELLI PENSANO
DI ANNULLARE
LA MANIFESTAZIONE DEL PD...
.
L'11 OTTOBRE IN PIAZZA
.
L'UNICA VERA REALE OPPOSIZIONE
.
UN'ALTRA ITALIA.
UN'ALTRA POLITICA.

giovedì 9 ottobre 2008

Discussione sulla Scuola Pubblica, Università e studenti stranieri alla Camera dei Deputati

Guarda la
discussione che
si è svolta alla Camera



11 Ottobre: Istruzioni per l'uso

Compagni in autobus di tutto il mondo, parcheggiate!!! Dove? Ve lo spiega Vincenzo Calò, del dipartimento Organizzazione Nazionale del PdCI in queste istruzioni per l'uso per la manifestazione nazionale dell'11 Ottobre.

La casa dello studente: problematiche e risposte insoddisfacenti da parte dell'Ersu.

L'Ersu (Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario) di Sassari ha, come ogni anno,presentato un bando per l'assegnazione delle borse di studio e per la "casa dello studente" a Sassari, dopo qualche tempo vengono stilate le graduatorie e di conseguenza assegnate le abitazioni.
Per tutti gli aventi diritto al servizio abitativo viene erogata una borsa di studio di 3500 €,da cui vengono detratti i 500€ per i 240 pasti e 1100€ per l'affitto della camera per tutto l'anno accademico.
Tutto in regola apparentemente,se non fosse che alcune delle case predisposte per gli studenti sono inagibili perché hanno dei problemi causati da delle infiltrazioni d'acqua,cosa risaputa gia dall'anno scorso sia dall'Ersu che dal comune di Sassari,risolti solamente in parte per un conflitto tra Ersu e Comune per decidere a chi spettassero parte delle riparazioni, e ovviamente dei costi.
La risposta dell'Ersu a questa problematica è stata piuttosto semplicistica:se un avente diritto al servizio abitativo non può entrare nelle abitazioni dell'Ersu,per il semplice motivo che queste sono inagibili, gli viene erogata la borsa di studio per intero,a parte i soldi per pagare i buoni pasto,sempre se lo studente presenti un regolare contratto di affitto di almeno 10 mensilità.
Uno dei problemi,per non parlare degli affitti in nero,è che i ragazzi che non hanno avuto la camera dall'Ersu,pur meritandola, devono cercare proprio in questi giorni,vorrei sottilineare che oggi è l'8 di Ottobre, delle camere in cui stare a Sassari. Ovviamente visto il periodo le camere che si trovano in questo momento hanno dei prezzi molto più alti di quanto non sarebbero stati un mese fa, quando l'offerta di camere era maggiore.
Facendo dei rapidi calcoli, tenendo conto che in questo periodo non si trovano camere con affitti ad un prezzo inferiore ai 220€ al mese da moltiplicare per 10 mensilità,rimangono nelle tasche di questi borsisti all'incirca 800 €, da cui poi vanno oltretutto sottratte le spese casalinghe come luce gas ecc., contro i 1900€ che spettano a coloro che usufruiscono del servizio abitativo, che non devono sottrarre nessun'altra spesa se non i costi dei loro corsi di laurea.
Come Comunisti Italiani e Fgci abbiamo presentato una controproposta che si articola in punti:
1) 240 pasti(come gli odierni);
2) Rimborso totale dell'affitto da parte dell'Ersu per un massimo di 2300€ annui;
3) Borsa di studio di 1650€ per gli aventi diritto che non hanno a disposizione il servizio abitativo, per la mancata manutenzione delle camere da parte dell'Ersu, per riportarli ad una condizione similare ai loro pari merito che usufruiscono delle camere.
Speriamo che la nostra proposta non cada nel dimenticatoio e che per lo meno stimoli il buon senso degli studenti e di coloro che prendono le decisioni all'Ersu.

PdCI Fgci

mercoledì 8 ottobre 2008

Lo scultore vede la luce, Iacono c´è il "carceretto". Vacca: Accetterà la proposta

Notificata all´artista la lettera nella quale il Comune propone ufficialmente una sistemazione alternativa

ALGHERO - Antonio Iacono, lo scultore algherese autoreclusosi da alcuni mesi nell'immobile a Lo Quarter (zona interessata da importanti lavori di riqualificazione), perchè sfrattato coattamente dal Comune, da quella che lui dice essere la sua abitazione, potrebbe presto ritrovare la libertà. Dopo le tante manifestazioni di protesta di alcuni politici algheresi e il grande interesse di molti cittadini, che dalle pagine del Forum di Alghero hanno tenuto contatti e avanzato proposte perchè si trovassero strade percorribili, dall'Amministrazione arriva finalmente una soluzione.

Notificata ad Antonio Iacono una lettera (prot.828 del 3.10.2008) nella quale l'ufficio Demanio del comune propone all'artista una sistemazione alternativa all'attuale. «Al fine di rientrare in possesso dell'immobile da lei occupato senza alcun titolo - scrive l'amministrazione - è disposta a ripristinare il locale sito in via Barraccu denominato Ex Carceretto da consegnarle momentaneamente in attesa di una nuova sistemazione».

Dal comune danno tempo dieci giorni perchè Iacono accetti, ma dalle parole del suo avvocato, l'algherese Elias Vacca, l'artista «accetterà con risposta scritta». La vicenda potrebbe così concludersi con la piena soddisfazione di entrabe le parti: lo scultore avrebbe garantita una degna sistemazione dove poter alloggiare, mentre il comune potrebbe proseguire nei lavori di riqualificazione della zona.


Diliberto sulla crisi finanziaria

martedì 7 ottobre 2008

il PdCI su youtube!


Mettiti in movimento!

Taglia la Gelmini

www.taglialagelmini.wordpress.com

Amina accusa la polizia di maltrattamenti. E Maroni si costituisce parte civile contro di lei

Ogni giorno c'è un atto di razzismo, ma per il governo è tutto normale

Per Roberto Maroni in Italia «non c'è emergenza razzismo», e per avvalorare questa tesi annuncia che chiederà un risarcimento danni e si costituirà parte civile nei confronti Amina Sheikh Said, la donna somala che ha denunciato di aver subito maltrattamenti ed ingiurie da agenti della Polaria all'aeroporto di Ciampino

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lunedì 6 ottobre 2008

Balbina: Oggi mi sento più orgoglioso di essere sardo

Ci siamo liberati di Mauro Pili?
Se è vero, questo referendum a qualcosa è servito: nove milioni di euro per liberarsi di un politico così, sono ben spesi.
Ciò infatti che la politica sarda ci guadagna in immagine ed autonomia non ha prezzo.
Ricordate l'indegna piazzata sui rifiuti in arrivo dalla Campania al porto di Cagliari? Ecco....
Forse sta tornando il tempo della politica ragionata. La solita propaganda sta stufando le persone.
Che stia inziando ad incrinarsi la politica delle strumentalizzazioni fini a sè stesse, come quella secondo la quale il PPR blocchi lo sviluppo, quando in questa città c'è una giunta che governa da oltre sei anni e non è stata capace di fare il PUC, nonostante sia praticamente già pronto?
Ma qualcuno crede che la gente sia così stupida? Forse c'è qualcuno nella pienezza delle proprie facoltà mentali, che può credere a chi dice che vuole abolire il PPR e salvaguardare l'ambiente?
Si può credere solo a chi vuole migliorarlo, perchè tutto è perfettibile, non a chi intende smantellarlo per riportare il business edilizio senza vincoli in Sardegna, ovviamente a beneficio dei soliti noti.
Oggi mi sento più orgoglioso di essere sardo.

Giancarlo Balbina
Fgci Alghero

Nella foto: Giancarlo Balbina (foto di Marco Mura)

Vacca: Pili si è giocato la candidatura alla presidenza della Regione


Complimenti a Pili per i soldi che ci ha fatto spendere.

Complimenti a Berlusconi per il suo intervento "decisivo" a favore del "SI".

Ora Pili si è giocato la candidatura alla presidenza della Regione

Elias Vacca
Resp. Nazionale Pdci
Riforme Istituzionali e Problemi dello Stato.

La Sardegna snobba le urne Referendum, 20% al voto. Spallata rimandata

Quorum lontano per i tre referendum proposti e appoggiati dal Centrodestra. Spesa inutile, vice l´astensione
ALGHERO - Solo il 20% dei sardi vanno a votare, spallata rimandata. 9 milioni circa di euro spesi inutilmente. 4 giorni di chiusura per tutte le scuole sede di seggio. Sono i dati più significativi dopo il flop della giornata referendaria sarda. Quella che, a detta dei promotori, doveva liberare la Sardegna dalla legge (la "salvacoste") che ha rovinato l'economia. Vince l'astensione, inutile lo spoglio di domani, soldi e tempo buttati. I quesiti miravano ad abrogare la legge salvacoste e alcuni articoli della norma sulla gestione dell'acqua (gestore unico e tariffa unica).
Alle 12 si erano recati alle urne 64.878 cittadini, pari al 4,40%, contro i 1.471.797 elettori aventi diritto. Ancora peggio nella provincia di Sassari, dove i votanti non superavano il 3,30%.
Alle 19 l'affluenza ha segnato il 14% (206.055), con punte del 20,15% in Ogliastra e 11,10% nella provincia di Sassari, dove si erano recate alle urne solo 32.883 persone.
Alle 22 seggi chiusi: 20,49% l'afflenza, pari a soli 300.859 sardi, e referendum non valido (dovevano votare almeno 515 mila elettori circa). La provincia di Sassari si conferma quella con la percentuale più bassa di votanti: 16,64%.
Non sono bastati gli appelli dei principali leader politici di centrodestra, da Pili (il più attivo) a Floris, Pisanu, Massidda e Tedde, che da tutte le piazze della Regione hanno urlato al "disastro", caricando il voto di un grande valore politico, contro il Governatore della Regione Renato Soru.
Non è bastata nemmeno la discesa in campo del Premier Silvio Berlusconi, che da Roma, con una ingerenza istituzionale non comune, aveva ricordato ai cittadini sardi l'appuntamento col referendum, suggerendo di votare con un "Si per la Sardegna".
Inutile anche una campagna informativa portata avanti da molte emittenti locali e regionali in maniera faziosa e poco corretta.

da Alguer.it

PdCI: "Giustizia per i cinque". Roma 13 Settembre 08

Roma 13 Settembre 08 - Il Partito dei Comunisti Italiani partecipa alla manifestazione indetta dal Comitato Italiano Giustizia per i Cinque a favore dei cinque patrioti cubani detenuti ingiustamente nelle carceri Usa solo per aver denunciato alle autorità statunitensi l'ipotesi di attentati terroristici contro Cuba da parte dei gruppi anticastristi.

domenica 5 ottobre 2008

Marco Travaglio - Annozero 02/10/2008

Pignatiello: Razzismo. Meloni e Governo cosa fanno per la sicurezza?

“Ancora un episodio di razzismo, giovani contro giovani, questa volta contro la comunità cinese A Roma. Il vento di destra ormai non risparmia nessuno. Una caccia all’immigrato figlia del clima di intolleranza che questo governo e questo sindaco hanno portato a livelli che hanno superato da tempo il livello di guardia”. Per Alessandro Pignatiello, dell’Ufficio di Segreteria del Pdci, viviamo in “un clima avvelenato che non può essere più sottovalutato. Cosa dirà ora la Meloni? Insisterà con la sua miopia? Dirà ancora che a Roma e nel paese non sta accadendo nulla? E poi, non era stato schierato l’esercito per riportare l’ordine e la sicurezza tra i cittadini?”
“Ancora un episodio di razzismo, giovani contro giovani, questa volta contro la comunità cinese A Roma. Il vento di destra ormai non risparmia nessuno. Una caccia all’immigrato figlia del clima di intolleranza che questo governo e questo sindaco hanno portato a livelli che hanno superato da tempo il livello di guardia”. Per Alessandro Pignatiello, dell’Ufficio di Segreteria del Pdci, viviamo in “un clima avvelenato che non può essere più sottovalutato. Cosa dirà ora la Meloni? Insisterà con la sua miopia? Dirà ancora che a Roma e nel paese non sta accadendo nulla? E poi, non era stato schierato l’esercito per riportare l’ordine e la sicurezza tra i cittadini?”

sabato 4 ottobre 2008

PDCI: AD ELIAS VACCA IL DIPARTIMENTO RIFORME ISTITUZIONALI


Il giorno 3 ottobre scorso a Roma si è riunita la Direzione Nazionale del Partito dei Comunisti Italiani. All’ordine del giorno l’esame della situazione politica nazionale e l’individuazione degli incarichi dei dipartimenti interni al partito. All’ex deputato algherese Elias Vacca è stato affidato il dipartimento Riforme Istituzionali e Problemi dello Stato.
Nella foto Oliviero Diliberto ed Elias Vacca

Balbina: morti sul lavoro emergenza nazionale

Ho appena sentito al tg3 che in 48 ore sono morti 12 operai in diverse parti della penisola.
Faccio una considerazione: cosa sarebbe accaduto se invece dei 12 operai, fossero morti 12 militari italiani in Afghanistan?
Ho come la sensazione, che si sia più sicuri sul fronte afghano che nei posti di lavoro in Italia.
Se non è una emergenza nazionale questa, quale sarebbe l'emergenza: quella dei Rom?

Giancarlo Balbina
Fgci Alghero

PdCI : "Se si vuole si può"

2 ottobre 2008 :Conferenza stampa dell'Istituto V. Pareto in cui viene presentato un recente sondaggio politico. Il PdCI, come Rifondazione Comunista, è in crescita. Insieme, in un partito unico, si può superare lo sbarramento del 5% delle prossime elezioni europee.Se si vuole, si può...

venerdì 3 ottobre 2008

ATTENZIONE: FREE DRINK ANNULLATO CAUSA MALTEMPO

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Tra Roma e Milano ancora gravi episodi di razzismo

Pignatiello, «è ora che le forze democratiche si mobilitino per isolare la cultura fascista. Noi saremo in piazza sabato prossimo»
Proprio nel giorno della manifestazione per Emmanuel Bonsu, il ragazzo di Parma picchiato dai vigili ed insultato in quanto «negro» un altro fatto gravissimo è accaduto a Roma.
Nella zona di Tor Bella Monaca sette minorenni hanno insultato, accerchiato e pestato un uomo cinese di 36 anni che è stato ricoverato con il setto nasale rotto, grave trauma cranico, una profonda ferita alla testa e tagli al volto. Gli aggressori sono stati tutti fermati, hanno fra i 14 e i 17 anni e ora dovranno rispondere delle accuse di lesioni personali dolose con l'aggravante dello sfondo razziale. Il gruppo ha picchiato l'uomo dopo averlo insultato ed avergli gridato «cinese di merda», lo stesso gruppo che, secondo gli inquirenti, sarebbe responsabile dell'aggressione, avvenuta nei giorni scorsi, di due uomini della Costa d'Avorio.
Insomma, non siamo davanti ad un semplice episodio di teppismo, è evidente la matrice razzista, la violenza motivata dall'intolleranza, da ideologie pericolose. A far riflettere è soprattutto la giovane età degli aggressori, ma anche il ripetersi di aggressioni xenofobe verso stranieri o cittadini italiani di origine straniera, rei solo di esistere, picchiati ed insultati senza motivo. Tutto questo mentre nelle città vediamo l'esercito, mentre il governo ci parla di sicurezza. Sì, certo, ma sicurezza per chi?
Proprio ieri anche Milano è stata teatro di un'altra aggressione ai danni di un ragazzo senegalese, “colpevole” di vendere borse accanto alla bancarella di un fruttivendolo al mercato di via Calvi, in centro. Arrivano le critiche del Pd e la solidarietà del sindaco Alemanno all'uomo aggredito a Tor Bella Monaca, ma cosa si fa in concreto per fermare questo rigurgito di intolleranza e discriminazione, mai così forte e violenta nel nostro Paese in cui si respira ormai un clima di “caccia al diverso”, spesso incoraggiato dalle politiche del governo?
«Ancora un episodio di razzismo, giovani contro giovani, questa volta contro la comunità cinese di Roma. Il vento di destra ormai non risparmia nessuno. Una caccia all’immigrato figlia del clima di intolleranza che questo governo e questo sindaco hanno portato a livelli che hanno superato da tempo il livello di guardia». Per Alessandro Pignatiello, dell’Ufficio di Segreteria del Pdci, viviamo in «un clima avvelenato che non può essere più sottovalutato. Cosa dirà ora la Meloni? Insisterà con la sua miopia? Dirà ancora che a Roma e nel paese non sta accadendo nulla? E poi, non era stato schierato l’esercito per riportare l’ordine e la sicurezza tra i cittadini?»
Per Pignatiello «è ora che le forze democratiche, tutte, si mobilitino per isolare la cultura fascista che sta prendendo sempre più piede e che il governo faccia anche qualcosa di concreto e non si limiti agli annunci di bandiera. Noi saremo in piazza sabato prossimo nella manifestazione antirazzista nella capitale».

Taglialagelmini.it, protesta contro i tagli alla scuola

Fgci, «il Governo disprezza la scuola pubblica e pensa ad un'istruzione non come diritto ma come privilegio»
Dopo il “No Gelmini Day” che ha raccolto studenti, insegnanti e genitori per dire no alla riforma della scuola avviata dal ministro dell'Istruzione arriva il “Taglialagelmini.it”.
Una protesta originale che questa mattina ha raccolto migliaia di studenti davanti al ministero della Pubblica Istruzione, armati di forbici, ma non per atti estremi di bullismo, ma per tagliare i vestiti di un manichino con le fattezze di Mariastella Gelmini.«Questo – dichiara Riccardo Messina coordinatore nazionale della Fgci - è l’unico taglio accettabile alla scuola; non certo quelli proposti dalla Gelmini. Niente tempo pieno, 87 mila cattedre in meno, il tentativo di privatizzare la scuola. Non possiamo accettare tutto ciò».
Al grido provocatorio «Ricuciamo la scuola, tagliamo la Gelmini» i ragazzi dicono no agli insensati tagli alla scuola previsti dalla Finanziaria e dalla riforma, che dal maestro unico alla diminuzione delle ore scolastiche mortificano la scuola pubblica e ledono il diritto di tutti all'istruzione.
Davanti al ministero oggi si sono riuniti per protestare contro la riforma Gelmini anche alcuni Unicobas ed esponenti di Idv (con Di Pietro fortemente fischiato), ma la piazza è stata letteralmente riempita da studentesse e studenti dei collettivi di Roma e dai ragazzi del comitato Taglialagelmini.it che proseguiranno la mobilitazione anche sabato in 100 città d'Italia con la distribuzione di volantini e la consegna ai dirigenti scolastici di forbici da consegnare al ministro. Insomma una mobilitazione fuori dal comune per contrastare le politiche della maggioranza in fatto di istruzione.
«Questo Governo con gli 8 miliardi di tagli e con la proposta di trasformare le scuole in Fondazioni sta dimostrando che disprezza la scuola pubblica e che sposa un'idea classista di scuola, nella quale l'istruzione di qualità non è un diritto ma un privilegio». E' quanto affermano i giovani della Fgci, che sono tra gli organizzatori della mobilitazione, «solo la prima tappa di un autunno che sarà davvero caldo. Il nostro obiettivo è far convergere tutte le diverse opposizioni sociali nella grande manifestazione nazionale dell'11 ottobre, che dovrà segnare un nuovo inizio e che vede il tema della scuola al centro della sua piattaforma».

giovedì 2 ottobre 2008

Fgci: Scuola. Domani con taglialagelmini.it protesta davanti al Ministero

"Si chiama taglialagelmini.it e farà la sua comparsa domattina presso il ministero della Pubblica Istruzione, dove un centinaio di studenti al grido di: “Ricuciamo la scuola, tagliamo la Gelmini", metteranno in campo una protesta singolare tagliando, armati di forbici, i vestiti a un manichino con le fattezze del ministro. Sabato mattina in 100 città gli studenti che aderiscono a questa mobilitazione nazionale distribuiranno volantini e consegneranno forbici ai dirigenti scolastici, pregandoli di consegnare al Ministro. Si tratta di una protesta in forme nuove che vuole contrastare la politica di questo Governo in tema di Istruzione. "Questo Governo con gli 8 miliardi di tagli e con la proposta di trasformare le scuole in Fondazioni sta dimostrando che disprezza la scuola pubblica, e che sposa un'idea classista di scuola, nella quale l'istruzione di qualità non è un diritto ma un privilegio". Lo affermano i giovani della Fgci, che sono tra gli organizzatori della mobilitazione. "Questa è solo la prima tappa di un autunno che sarà davvero caldo. Il nostro obiettivo è far convergere tutte le diverse opposizioni sociali nella grande manifestazione nazionale dell'11, che dovrà segnare un nuovo inizio".

Pdci con i precari. Questa mattina una delegazione al presidio davanti al ministero

Una delegazione del PdCI, guidata da Gianni Pagliarini, già Presidente della Commissione Lavoro della Camera, primo firmatario della proposta che portò alla stabilizzazione dei lavoratori precari nella P.A con la finanziaria 2007 del Governo Prodi, ha partecipato al presidio ed al corteo del lavoratori che si è svolto stamani a Roma, portando la solidarietà ed il sostegno di Comunisti Italiani alla lotta ed alle rivendicazioni dei lavoratori della Ricerca e dell’Università. Decine di migliaia di persone che avevano iniziato il sospirato cammino verso la stabilità occupazionale, oggi bruscamente interrotto dai ministri Sacconi e Brunetta che si accaniscono contro i lavoratori ed i loro diritti.

I Comunisti Italiani chiedono il ritiro dell'emendamento (art. 37-bis ddl 1441) che blocca il processo di stabilizzazione dei lavoratori precari pubblici, e colpisce in modo inaccettabile il futuro del paese, mandando a casa migliaia di ricercatori, tecnologi, tecnici ed amministrativi degli enti pubblici della ricerca e dell’università italiana.

Adesioni alla manifestazione dell'11 ottobre


La Fgci e il Pdci di Alghero comunicano che sono aperte le adesioni alla manifestazione nazionale contro il Governo Berlusconi, che si terrà a Roma l'11 ottobre.
Occorre riportare al centro questioni come il carovita, il razzismo, la scuola, l'università, la pace, il precariato e i diritti civili.Chiunque volesse partecipare o chiedere delle informazioni, può contattarci al numero telefonico 349 14 05 898 o all'indirizzo e-mail comunisti.alghero@hotmail.it .
Ricordiamo, inoltre, che è online un sito internet sulla manifestazione all'indirizzo http://www.11ottobreinpiazza.org/

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