domenica 29 giugno 2008

sabato 28 giugno 2008

Gay Pride, «in piazza per i diritti»

Si svolgerà a Bologna il 28 giugno la quindicesima manifestazione nazionale del Gay Pride. Partenza alle 14,30 in Piazza Ravegnana per arrivare in Piazza VIII Agosto. Tante le adesioni, tra cui i Comunisti italiani, «mai come in questo momento, contro il clima di intolleranza che sta montando e dopo gli attacchi xenofobi delle settimane scorse, c’è bisogno di scendere in piazza per rivendicare i propri diritti».

STOP ALLA GIUSTIZIA? SI PUO'


venerdì 27 giugno 2008

Palermi: Lodo Schifani. Una vergogna, se passasse subito referendum

L'immunità parlamentare è stata cancellata dalla nostra storia dalla vergognosa vicenda di tangentopoli. Il fatto che oggi il consiglio dei ministri l’abbia reintrodotta per salvare Berlusconi dai processi è un’altra vicenda vergognosa. C’è odore di regime in questo Paese e noi ci rivolgiamo al Pd perché inasprisca la sua opposizione in Parlamento. Comunque noi comunisti ci faremo sentire nelle piazze. E se il lodo Schifani avesse il voto del Parlamento, raccoglieremo le firme per il referendum abrogativo.
Manuela Palermi
Pdci

Sgobio: Lodo Schifani. Governo fa carne da macello della civiltà giuridica

Il lodo Schifani? Ogni giorno ha la sua pena. Questo esecutivo sta facendo carne da macello della civiltà giuridica. Siamo di fronte ad un governo che giorno dopo giorno mostra tutto il suo volto autoritario e dispotico. Di questo passo dove si arriverà? Le opposizioni parlamentari facciano il loro dovere e lascino stare il fallimentare buonismo che l'ha finora contraddistinta. Ora più che mai serve una mobilitazione sociale nel Paese.

DILIBERTO A VELTRONI: HAI STERMINATO LA SINISTRA

La sinistra di governo che ha invocato Veltroni a margine del congresso di Sinistra democratica, facendo intravedere nuove alleanze, esisteva. Cosa erano il Pdci e i partiti di sinistra che hanno lealmente appoggiato Prodi per due anni - pagando prezzi altissimi per politiche impopolari - se non una sinistra di governo? Non un voto in Parlamento contro Prodi da parte dei partiti di sinistra - sottolinea il segretario dei comunisti italiani - mentre ricordo a Veltroni che l'unico parlamentare di maggioranza che ha votato contro il governo - la Binetti, siede ora in Parlamento nelle fila del Partito Democratico. Quelle di Veltroni sono lacrime di coccodrillo: prima decide di sterminare la sinistra con la politica andando da solo alle elezioni, pensando di essere autosufficiente, ora vuole tornare indietro invocando 'la sinistra di governo. Ammetta l'errore politico commesso che ha consegnato a Berlusconi la maggioranza piu' larga che potesse immaginare e si decida a cambiare il paese insieme a noi.

giovedì 26 giugno 2008

Rai, nuove intercettazioni


Ancora intercettazioni sui giornali. Sul numero in edicola domani il settimanale l'Espresso pubblica stralci di conversazioni telefoniche tra il presidente del Consiglio e il direttore dimissionario di Rai fiction Agostino Saccà. Per la seconda volta il materiale al vaglio degli inquirenti della procura di Napoli arriva ai media.

Silvio segreto

di Marco Lillo
Gli scambi politico-affaristici con il dirigente Rai Saccà. La supervisione sulle scelte Mediaset. Dalle intercettazioni di Napoli emergono le trame riservate di Berlusconi.

Non è possibile che il produttore di fiction Valsecchi ha 50 milioni di euro di contratto quadro e lui niente. Ma insomma, qui si tratta di fare un contratto quadro che per lo meno sia di 30 milioni di euro all'anno per tre anni anche a Guido De Angelis...".

Palermi: Intercettazioni. Telefonate Sacca' spiegano perché Berlusconi non le vuole

Le telefonate intercettate tra Saccà e prestigiosi esponenti della politica, essenzialmente del Pdl ma anche del Pd, spiegano perché Berlusconi vuole bloccare le intercettazioni. Altro che privacy, c’è l’appropriazione del sistema pubblico della comunicazione attraverso raccomandazioni, segnalazioni, richieste di soldi. Un’immagine vergognosa e corrotta di un pezzo d’Italia. Il malanimo di Berlusconi contro i magistrati è tutto qui: il timore che venga smascherato e si ponga freno al sistema di clientele e di corruzione. L’Espresso le pubblica integralmente. Spero che le vendite salgano alle stelle perché la gente si renda conto di quale immondezzaio governi l’Italia.

Manuela Palermi
Pdci

DILIBERTO: IL PD NON FA OPPOSIZIONE, SERVE UNITA' DEI COMUNISTI

Bisognerebbe fare un'opposizione durissima in Parlamento, cosa che non accade perché il Pd non la fa. Purtroppo noi in Parlamento non ci siamo, perciò bisogna ripartire dalle piazze. Lanciamo la proposta di riunificazione dei due partiti comunisti, perché, alla luce dei risultati elettorali, Rifondazione Comunista e i Comunisti Italiani non hanno più senso separati.

Oliviero Diliberto
Segr. Nazionale Pdci

Cesini: Napolitano non firmi norma con raccolta impronte a bambini rom

L’annuncio del ministro Maroni di raccogliere le impronte dei rom è aberrante, come aberranti erano le leggi razziali del ’38. Ci appelliamo al presidente Napolitano perché non firmi alcun atto contenente una norma palesemente razzista, che cancella secoli di civiltà giuridica e di tolleranza del nostro paese. I bambini rom si tutelano in altro modo, magari aumentando i fondi per l’inclusione sociale degli immigrati che invece sono stati tagliati di 50 milioni nel decreto che abolisce l’Ici. A quando la decisione di prendere le impronte digitali anche a omosessuali e comunisti?

Cancrini: Al governo. I drogati non sono rifiuti

L'idea di Giovanardi per cui si procederà a liberare le strade italiane dalla droga (e dai drogati) come oggi si procede a liberare quelle di Napoli dai rifiuti va restituita con decisione al mittente. Quello di cui dovremmo liberarci presto tutti è un governo che ha già deciso il blocco del turn-over nei servizi per i tossicodipendenti (dove il personale è gia dimezzato rispetto al 1996), che intende continuare a spendere per le cure la metà di quello che spende per la repressione, che parla dell'Italia come di un paese in cui dobbiamo preoccuparci più dello spinello che della cocaina, che sta di nuovo decidendo di distruggere quel Fondo per le Attività Sociali da cui Regioni e Comuni dovrebbero poter attingere anche per i problemi sociali legati alle tossicodipendenze. La cocaina dilaga la gente muore, la camorra è sempre più forte, i servizi sono sempre più deboli, il privato sociale viene strozzato ogni giorno di più dal ritardo dei pagamenti. In un'altra sala, su un altro schermo Fini parla di tolleranza zero, Casini di test per i parlamentari, Giovanardi di un governo che presto ci liberera anche da questo tipo di rifiuti. La distanza fra la vita della gente e quella immaginata o rappresentata dal Palazzo è sempre più grande nel paese governato da un uomo ossessionato ormai solo dai suoi problemi economici, giudiziari e dalla sua piccola corte di persone incompetenti ma sempre molto avida di potere e di riflettori accesi su di sé.

mercoledì 25 giugno 2008

Scuole private e fondi pubblici, i progetti del Pdl.

Le scuole pubbliche e statali potranno trasformarsi in Fondazioni ossia in enti privati senza fini di lucro, le scuole private potranno essere finanziate dallo Stato sostanzialmente al pari di quelle pubbliche, gli insegnanti, il cui numero viene definito impressionante, verranno assunti dalle singole scuole, si tenta di “annientare” degli insegnanti precari.

Questo il progetto del governo della destra sulla scuola italiana così come contenuto in un Progetto di legge presentato nel maggio scorso dall’onorevole Valentina Aprea, responsabile nazionale Scuola di Forza Italia, presidente della commissione Istruzione e cultura della Camera dei deputati, già sottosegretario del ministro Moratti. Una legge che, per i suoi aspetti fondamentali, sembra costituire l’interpretazione autentica e... preventiva del discorso programmatico tenuto dal neoministro Gelmini nei giorni scorsi in Parlamento.

Si tratta di un progetto che letteralmente sovverte dalle fondamenta la scuola pubblica italiana, che, contro il dettato costituzionale, la trasforma in senso privatistico intervenendo su tre aspetti fondamentali: risorse e finanziamenti, governo della scuola, insegnanti.

Risorse e finanziamenti. Viene usata una formula suggestiva e quasi accattivante per giustificare il finanziamento indiscriminato alla scuola privata: riallocare le risorse governative sulla base del criterio secondo cui esse seguono l’alunno. Già oggi le risorse (sia pur del tutto insufficienti) “seguono gli alunni” che frequentano la scuola pubblica; infatti lo Stato paga gli insegnanti, istituisce scuole, stanzia fondi per il diritto allo studio... Secondo il progetto Aprea una parte consistente di tali risorse dovrebbe essere sottratta alla scuola pubblica per “seguire gli alunni” che frequentano la scuola privata. L’esatto contrario di quanto avviene ora e di quanto prescritto dalla Costituzione italiana.

E se l’allocazione delle risorse costituisce il passo decisivo per colpire la scuola pubblica e statale e per procedere verso la privatizzazione del “sistema istruzione”, ad esso la legge Aprea ne affianca un altro drammaticamente esplicito: ogni scuola può costituirsi in Fondazione. Ovvero ogni scuola pubblica e statale può trasformarsi in «ente privato senza finalità di lucro» (la fondazione appunto), essere governata da un Consiglio di amministrazione definito e nominato dalla fondazione stessa e composto da enti pubblici e privati. Ovvero le singole istituzioni scolastiche pubbliche statali possono trasformarsi in ente privato, gestito privatisticamente e finanziato pressoché totalmente dallo Stato. Più chiaro di così!

Insegnanti. Nella proposta di legge il tema viene affrontato in modo “strutturale”. Ci limitiamo a sottolinearne alcune pesanti negatività. Il numero degli insegnanti viene definito «impressionante» e quindi sarà drasticamente ridotto, le nuove forme di reclutamento escluderanno oltre centomila precari. Si rischia di compromettere la libertà di insegnamento e la dignità professionale istituendo forme di valutazione fiscali, arbitrarie, del tutto controproducenti ai fini della qualità della scuola, non prevedendo assolutamente nulla per la formazione, l’aggiornamento in servizio, per efficaci e necessari sistemi di valutazione-autovalutazione degli ottocentomila insegnanti che operano nella scuola italiana. In compenso ogni scuola potrà assumere i propri insegnanti, per concorso o a contratto, si presume migliori e più numerosi per la scuole-fondazione che alle risorse statali potranno aggiungere le risorse di facoltosi soggetti privati.

Questi i tratti “eversivi” del progetto Aprea-Forza Italia. L’esatto contrario di cui la scuola e la società italiana abbisogna per superare la sua drammatica arretratezza culturale. Un progetto che nega una scuola qualificata alla maggioranza della popolazione, una scuola che sancisce il “merito della ricchezza” in luogo del “merito per le capacità”; una scuola non più luogo di socialità e democrazia e pluralismo ma di separazione per censo, idee religiose, forse anche per etnia. Un progetto che vuole una scuola che non solo pratica ma si fonda sul principio e persegue l’obiettivo della discriminazione classista, una scuola funzionale alla società della disuguaglianza e senza democrazia o con l’esercito per le strade. Per impedire che tale progetto si realizzi dovremo ancora una volta ripartire dalla scuola pubblica italiana, dalla sua storia e dal suo immenso patrimonio di civiltà, di cultura, di democrazia e pluralismo.





Piergiorgio Bergonzi
Responsabile nazionale scuola PDCI

Berlusconi attacca i giudici

Si alzano i toni dello scontro tra il presidente del consiglio e la magistratura. Parlando all'Assemblea annuale di Confesercenti Berlusconi ha attaccato alcuni Pm e anche l'opposizione con parole infuocate. "I giudici politicizzati sono la metastasi della democrazia" ha detto il presidente del Consiglio.

Nessuno mi può giudicare


sabato 21 giugno 2008

Berlusconi, «magistrati sovversivi. Veltroni un fallito»

Il segretario dell'Anm Cascini, «basta con gli insulti alla magistratura che sono un danno per la democrazia»

Da Bruxelles arriva un ulteriore attacco del premier alla magistratura, questa volta e più delle altre durissimo proprio dopo l'annuncio che il processo a Berlusconi e a Mills non si ferma.
«Denuncerò la magistratura che vuole sovvertire la democrazia» proclama il Cavaliere che fa di più ed annuncia: «La prossima settimana farò i nomi di pm e giudici che, infiltrandosi nel potere giudiziario, vogliono sovvertire il voto». Una denuncia che da esperto uomo di spettacolo Berlusconi farà in diretta, in conferenza stampa. Il premier proclama la propria innocenza e sottolinea che il processo a suo carico non ha nulla a che fare con la norma che, guarda caso, ha preso il nome di “salva-premier”: «Non esiste una norma salva-premier. Ho indignazione di questo e dirò ai miei legali che io non voglio approfittare di questa norma perché voglio allontanare qualunque sospetto. Questa è una norma salva-tutti». Anche i colpevoli, verrebbe da dire.

Duro l'attacco e dure le reazioni dell'Associazione nazionale magistrati, con il segretario Giuseppe Cascini che dice basta agli insulti alla magistratura «che sono un danno per la democrazia e il Paese. Il premier parla di pm sovversivi? Faccia i nomi, o si continua con invettive prive di aggancio con le vicende concrete». Cascini sottolinea la gravità del fatto che venga messa in discussione «l'indipendenza della funzione giudiziaria ai più alti livelli istituzionali e per giunta in un contesto internazionale».
Anche per Pino Sgobio, della segreteria nazionale del Pdci, le parole di Berlusconi sono inammissibili: «L’attacco quotidiano alla magistratura è oramai diventato il suo sport preferito. Un Paese civile non può assistere a questo indegno spettacolo. Serve una mobilitazione sociale, a difesa dei principi fondamentali della democrazia».
Ma le esternazioni del presidente del Consiglio oggi non si sono limitate alla magistrature, nel mirino finisce anche l'ex “amico” Walter Veltroni, «un fallito. E' incredibile che si proponga come leader politico. Veltroni dovrebbe preoccuparsi piuttosto delle notizie terrificanti sui conti del comune di Roma».

mercoledì 18 giugno 2008

Intervista ad Antonio Iacono dopo lo sfratto coatto

Mackiavello's videos




Antonio Iacono Scultore e Pittore Algherese dopo aver subito uno sfratto coatto si accampa in tenda fuori dalla sua ex abitazione. Ma dopo pochi giorni di intemperie decide di rientrare nella sua ex casa ormai murata. Dopo pochi giorni gli fanno visita il Sindaco di Alghero Marco Tedde e il Consigliere Comunale Giancarlo Piras.

Marco Travaglio - Cortina di ferro per i delinquenti

domenica 15 giugno 2008

Fabrizio De Andrè visto da Elias Vacca

A Ittiri la presentazione del libro "Cantami di questo tempo", Aipsa edizioni 2007, curato da Antioco Floris, Andrea Cannas e Stefano Santjust


ALGHERO - Sono passati più di otto anni dalla morte di Fabrizio De Andrè e il suo ricordo è sempre vivo nei suoi moltissimi ammiratori.


da

sabato 14 giugno 2008

Che, mito senza tempo

Nasce in Argentina, il 14 giugno 1928, Ernesto Guevara. Il "Che", oggi avrebbe compiuto 80 anni. Il suo volto è diventato una delle icone del ventesimo secolo e ancora non accenna a perdere popolarità, anzi continua ad attrarre, mantiene il suo fascino, oramai a prescindere dall'ideologia.

venerdì 13 giugno 2008

Piazza Santa Croce si apre a Emanuela

Sabato 14 giugno alle ore 21,30 si terrà una serata musicale dedicata alla sfortunata bimba algherese

ALGHERO - Sabato 14 giugno alle ore 21,30 in Piazza Santa Croce, nel centro storico di Alghero, si terrà una serata musicale dedicata a Emanuela, la bim ba algherese che ha necessità di un intervento costosissimo da effettuarsi i n Thailandia. Tutto il ricavato della manifestazione, dove si potranno trova re in vendita oggetti offerti dai cittadini e artisti, sarà devoluto alla bi mba. La serata sarà introdotta da Antonello Maltana e Annamaria Multineddu e presentata da Tonino Alfonso. A seguire hanno dato la loro adesione numeros i ospiti: Pino Multineddu, Pietro Ledda, Berto Calaresu, Berto Gavini, Rober to Solinas e in chiusura di serata la cantante Eva. Tonino Alfonso metterà i n vendita i suoi piatti dipinti a mano, e tanti altri oggetti offerti dai ci ttadini. Un'altra dimostrazione di come si può aiutare una famiglia, anche n ei momenti più difficili.


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Sintonia totale Bush-Berlusconi, anche su Iran e Afghanistan. Il Papa benedice l'uomo di Guantanamo

Si è da poco concluso il colloquio privato tra il presidente americano e il Papa in Vaticano, durato circa mezz’ora, come da protocollo. Un incontro che giunge due mesi dopo la visita di Ratzinger alla Casa Bianca in cui si sono affrontate le questioni internazionali all’ordine del giorno ma anche altre morali come l’aborto, le unioni gay e la ricerca sulle cellule staminali.

Ieri a villa Madama l’incontro con Berlusconi, che non manca di ribadire che «Bush è un amico mio personale e un grande amico dell’Italia ed ha dato a Roma il privilegio di essere la capitale europea dove è venuto più volte: ci ha onorato sei volte della sua presenza». Un benvenuto dato in nome di tutti gli italiani come atto di «riconoscenza» verso un Paese che «ha sacrificato molte vite per la difesa della libertà e della democrazia». Anche in nome di tutti coloro che hanno manifestato contro la visita del presidente Usa.

Segni tangibili di questa «riconoscenza» sono la conferma di tutti gli impegni militari all’estero. E ancora, la rimozione in Afghanistan dei cosiddetti caveat, i limiti delle regole d’ingaggio, la disponibilità all’invio di aerei Tornado al posto di quelli tedeschi e un maggiore impegno nell’addestramento della polizia. A questo si aggiunge la promessa fatta da Frattini, ieri a Parigi, di stanziare 50 milioni di euro l’anno fino al 2011 per l’Afghanistan. Stessa sorte è toccata alla Francia, che ha stanziato 107 milioni di euro per il periodo 2008-2010. Si ricordi che l’Italia, con ben 424 milioni di dollari già versati, occupa il nono posto per gli aiuti al regime di Karzai, mentre la Francia il 22esimo. Primi sono gli Stati Uniti seguiti da Giappone, Gran Bretagna, Ue, Banca mondiale, Germania, Canada e Banca asiatica di sviluppo.

Un’uguale generosità non è stata espressa da Bush, che non si è voluto sbilanciare sull’ingresso dell’Italia nel gruppo dei 5+1, anticamera informale del Consiglio di sicurezza Onu allargato. Unica concessione sta nel fatto di considerare «seriamente la questione». E questo nonostante le esternazioni lusinghiere di Berlusconi, che definisce la Nato «lo strumento per mantenere la pace nel mondo» ed assicura il rinnovato impegno da parte del suo governo per «chi non trova da solo la strada della libertà» con l’obiettivo della «sconfitta totale del terrorismo».

Ad opporsi all’ingresso del nostro Paese nei 5+1, rimane soprattutto la Germania, che accusa il governo Berlusconi di farne una mera «questione di prestigio». A dirlo è l’ex ministro degli Esteri Joschka Fiscker, che parla di un comportamento «pericoloso» perché si tratta di una situazione serissima e non di «un gioco di vanità». Giudica del tutto «inutile cambiare la formula dei negoziati», ciò nonostante invita l’Italia a dare il suo contributo ma con modi diversi.

Sulla richiesta americana di rivedere i rapporti economici, Berlusconi insiste: «Noi rispettiamo le sanzioni Onu contro quel Paese, le nostre attività commerciali riguardano vecchi contratti del passato». E continua: «La nostra presenza lì potrebbe essere utile a portare avanti la politica che Bush e Putin hanno individuato per quel Paese». Da parte sua, Bush ha confermato che con l’Iran «tutte le opzioni sono sul tavolo», perché Teheran «deve rinunciare alle ambizioni di sviluppare armi nucleari».

Nonno Contafiabe

RASSEGNA
SIPARI DI PIETRA
PRIMO APPUNTAMENTO
venerdì 13 giugno h.20,45 Nuraghe Palmavera
Nonno Contafiabe
compagnia ilfilodeldiscorso
Il Nonno inizia a leggere una fiaba e magicamente i personaggi saltano fuori dal suo libro, dal suo cappello... E la storia prende vita. È il nonno di tutti i burattini, ma anche di tutti i bambini, a cui vorrebbe trasmettere la passione per i libri. Conoscete il paese di Pocapaglia? Nessuno esce piú di casa perché la Maschera Friggirilla fa dispetti a tutti gli abitanti.
Li vogliamo aiutare?
Durata: un’ora.
è uno spettacolo per grandi e piccini!!!
Informazioni 349 4102916 - prevendita presso il botteghino del Nuraghe Palmavera - ingresso fisso 5 .

mercoledì 11 giugno 2008

Verso il V congresso del Pdci


> SCARICA il regolamento congressuale (Pdf, 25Kb)

Nei giorni a seguire, saranno aggiunti i documenti congressuali e ogni altra informazione relativa alla partecipazione e alla logistica del congresso nazionale.

Skinheads, un problema di sempre

Ma dove erano finiti gli skinheads le settimane scorse, prima di Verona? Spariti da tutti i giornali e da tutti i servizi televisivi. Oppure semplicemente ignorati? Eppure la questione sicurezza è stata al centro della campagna elettorale che si è appena conclusa. Con tanto di inchieste, nelle quali si sottolineava il fatto che i cittadini si sentivano impotenti. […]

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Europa e diritti. Se 48 ore vi sembran poche...

La nuova direttiva Ue prevede fino a 65 ore di lavoro settimanali. Mentre in Italia si rischia lo stravolgimento delle normative che regolano contratti e tutele per i lavoratori, in Europa le cose non vanno poi molto diversamente. I ministri del Lavoro dei 27 Stati membri, riunitisi ieri in Lussemburgo, hanno raggiunto un accordo che permette di superare il tetto massimo delle 48 ore lavorative settimanali.
Con il parere favorevole di quasi tutti i Paesi, compresa l'Italia, e la sola esclusione di Spagna, Belgio, Grecia, Ungheria e Cipro che si sono astenuti, è stata varata la direttiva che permette di applicare deroghe alla settimana lavorativa di 48 ore, arrivando a 60 ore di lavoro a settimana e addirittura a 65 ore nel caso dei lavori a chiamata. La nuova legislazione europea rivede la direttiva del '93 sull'orario di lavoro che fissava il limite a 48 ore e che però già permetteva ampie libertà ai singoli Stati. Per cui, soprattutto in Gran Bretagna, molte aziende facevano firmare ai dipendenti una liberatoria dagli obblighi della direttiva, possibilità che rimane anche nella nuova direttiva che fissa il tetto di 60 ore, a meno che accordi tra le parti sociali non prevedano altri limiti. Praticamente i lavoratori dipendenti rischieranno di non essere più tutelati e di venire invece costretti dalle aziende a turni massacranti.
Eppure la commissione europea si dice soddisfatta dell'accordo, che dovrà però passare ora al vaglio dell'Europarlamento, dove la sinistra promette di dare battaglia. «E' l’ennesimo colpo di piccone ai diritti sociali in Europa» è il commento di Dino Tibaldi, responsabile Lavoro del Pdci, ad un accordo che «decreta la fine delle 48 ore settimanali di lavoro conquistate dall’organizzazione internazionale del lavoro nel 1917. Non stupisce l’entusiasmo di Confindustria e di Sacconi per tale accordo. Per contrastare tutto ciò è necessaria una stagione di mobilitazione come avvenuto sulla Bolkestein, affinché l’accordo non venga ratificato dal Parlamento europeo. Si tratta di una direttiva inaccettabile che, oltre a peggiorare le condizioni di lavoro, è una mina contrattuale che se applicata porterà acqua al mulino di chi punta al superamento del contratto di lavoro, non solo per quanto riguarda i salari anche per le regole e normative sull’orario di lavoro». In compenso nella direttiva varata dai ministri del Welfare europei viene stabilita parità di trattamento per i lavoratori temporanei e quelli a tempo indeterminato per quanto riguarda la retribuzione, il congedo e la maternità.
Il testo prevede per gli 8 milioni di lavoratori di agenzie interinali in Europa gli stessi diritti degli occupati a tempo indeterminato, ma anche in questo caso saranno comunque ammesse deroghe attraverso accordi tra le parti sociali nazionali e settoriali.

NO ALLA VISITA DI BUSH IN ITALIA!!!

No alla visita di Bush in Italia
11 giugno ore 17.00
A Roma corteo da Piazza della Repubblica

lunedì 9 giugno 2008

RINASCITA ON LINE: SITO DISTRUTTO DAGLI HACKER

Il quotidiano del Pdci "Rinascita online" è stato distrutto da hacker oggi. Sono in corso accertamenti tecnici per conoscere modalità e provenienza dell'attacco. Di fatto con la distruzione del quotidiano online si tenta di mettere a tacere una delle voci della sinistra italiana di opposizione. Il direttore, Corrado Perna, nel darne l'annuncio sottolinea il carattere politico dell'atto compiuto ai danni dell'informazione di opposizione e della libertà di informazione più in generale.
Il clima di stretta autoritaria che caratterizza la politica di governo non è estraneo, come altri analoghi fatti all'attacco subito dal quotidiano online del Pdci. Invitiamo tutta la stampa dell'Italia democratica e repubblicana a unirsi a noi, continua Perna, nella lotta per la libertà d'informazione, unico presidio della democrazia e della convivenza civile. Questi attacchi non cancelleranno la nostra voce in difesa dei lavoratori e dei più deboli. Anche questo atto di squadrismo telematico non ci farà tacere.

Appuntamenti di Giugno, iniziative del MOS Donna


Il MOS Donna, con il Patrocinio dell'Assessorato alla Cultura di Sassari ed in collaborazione con le Facoltà di Lettere e Filosofia e di Lingue e Letterature Straniere, con la Libreria Koinè, in occasione delle manifestazioni del Pride che il MOS terrà durante il mese di giugno, propone due giorni di incontri per l'approfondimento e la discussione delle intersezioni, ma anche delle differenze, tra femminismo e lesbismo.

Programma:

18 giugno 2008 ore 17:30 presso la Biblioteca Comunale, in piazza Tola a Sassari,

si svolgerà l'incontro: "Le une e le altre: tra femminismo & lesbismo" a partire dai testi Forme della diversità. Genere, precarietà eintercultura a cura di Liana Borghi e Clotilde Barbarulli, (CUEC 2006) e Fuori della norma.

Storie lesbiche nell'Italia della prima metà del Novecento a cura di Nerina Milletti e Luisa Passerini, (Rosenberg & Sellier2007). Saranno presenti le relatrici Liana Borghi (Università di Firenze), e Nerina Milletti che si confronteranno con Monica Farnetti e Laura Fortini, docenti di Letteratura Italiana presso l'Ateneo di Sassari, per dare vita ad un dibattito dove si affronteranno le intersezioni e i punti di criticità tra il Movimento delle donne, in particolare nella sua accezione femminista, e il Movimento omosessuale, nella sua peculiarità lesbica.

19 giugno 2008 ore 20:00 presso il Circolo culturale Borderline, in viaRockfeller 16/c a Sassari, verranno proiettati due documentari la cui introduzione sarà curata da Lucia Cardone docente di Storia e critica del cinema presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Ateneo di Sassari: "A cavallo tra i mondi Percorsi di visibilità lesbica in Italia di Cristina" Capone 46' (2008);
"Futuro femminile. Passioni e ragioni nelle voci del femminismo daldopoguerra ad oggi" di Lorella Reale 60' (2006);

Gli incontri hanno una forte valenza culturale e di sensibilizzazione e tragli obiettivi si pone anche quello di dare visibilità alla realtà lesbica che spesso viene vissuta come colpa e definisce negativamente la personalitàdella donna.

giovedì 5 giugno 2008

"Le une e le altre: tra Femminismo & Lesbismo"

Incontro con Liana Borghi e Nerina Milletti

coordinate da Monica Farnetti e Laura Fortini

Mercoledì 18 giugno, ore 17.30, presso la Biblioteca Comunale, Piazza Tola SASSARI


La sezione Donna del Movimento Omosessuale Sardo (MOS) ha organizzato un incontro con la femminista Liana Borghi e la fondatrice del primo sito italiano dedicato alla comunità lesbica (elleXelle): Nerina Milletti.
Il dialogo tra la Borghi e la Milletti sarà coordinato da Monica Farnetti e Laura Fortini docenti di letteratura italiana rispettivamente presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'università di Sassari.
Il filo conduttore sarà la ricostruzione della storia del Movimento Femminista in Italia ed il
ruolo della comunità lesbica all'interno del Movimento stesso
.
La "convivenza" tra femministe eterosessuali e femministe lesbiche non è sempre stata facile, ma fondamentale è stato il ruolo delle donne omosessuali non solo nella lotta per il riconoscimento dei diritti delle donne e contro la loro discriminazione ma anche nell'elaborazione di importanti teorie femministe.

E'importante sottolineare che l'iniziativa potrebbe e dovrebbe interessare non solo donne eterosessuali e lesbiche, ma l'intera comunità: Liana Borghi parlerà infatti anche di TEORIA DELLA DIFFERENZA e QUEER THEORY:
"I sessi non sono soltanto due: sono almeno sei. Perché la differenza non è solo biologica. Per stabilire a quale "genere" appartiene una persona, entrano in gioco elementi storici e sociali. Che si incrociano con razza, etnia, preferenze sessuali. (…) Il genere è talmente pervasivo che arriva a sembrarci naturale, anziché costruito. Nella nostra cultura i generi vengono assegnati su basi biologiche e sono soltanto il maschile e il femminile, ma dal punto di vista della socializzazione della persona, i sessi sono quattro o sei: uomini e donne eterosessuali, gay o lesbiche e poi, a seconda che l'orientamento dell'infanzia venga seguito o meno dalle persone adulte, travestiti e transessuali." (Liana Borghi).

220 detenuti trasferiti da Regina Coeli per la visita del presidente americano

«Servono celle da usare per i manifestanti anti-Bush». E' la prima volta che avviene in Italia

Si fa spazio nel carcere romano di Regina Coeli, ma non per risolvere l'annoso problema del sovraffollamento. Si fa spazio in previsione della vista del presidente degli Stati Uniti George W. Bush

In questi giorni, in queste ore sono ben 220 i detenuti trasferiti o in attesa di trasferimento per lasciare liberi almeno due piani della settima sezione. E' il Garante regionale dei diritti dei detenuti, Angiolo Marroni, a denunciare l'esodo forzato «per consentire al carcere romano di far fronte agli eventuali fermi legati a possibili disordini e contestazioni».

Regina Coeli, come molti altri carceri italiani, è sovraffollato potrebbe contenere al massimo 800 detenuti ma spesso si sfiora la soglia dei mille. «E' da tempo che andiamo dicendo che Regina Coeli è un carcere sovraffollato. Visto quanto sta accadendo, basterebbe che un capo di stato venisse a Roma una volta al mese ed ogni problema sarebbe risolto» continua ironico Marroni.

Ecco come Roma si prepara all'arrivo, l'11 giugno, di Bush e come, chi di dovere, si appronta a gestire le manifestazioni (Genova purtroppo insegna) ovvero lasciando libere un po' di celle. Una notizia due volte allarmante innanzitutto perché lede la dignità e i diritti di detenuti trattati alla stregua di pacchi, «un'operazione assurda che non tiene conto di processi, famiglie e affetti» continua Marroni. Come se non bastasse, «per la maggior parte dei casi ad essere trasferiti sono detenuti appellanti o giudicabili, che dovranno dunque tornare a Roma per i processi che li riguardano, con inevitabili costose spese di trasferimento a carico dello Stato». In secondo luogo perché è un provvedimento “preventivo” nei confronti di manifestazioni e disordini presupposti.

La Rinascita.org

CHIAREZZA SUI FATTI DELLA SAPIENZA

Dopo l’aggressione squadrista di martedì 27 maggio, vogliamo esprimere massima solidarietà ai compagni feriti e fermati dalle forze dell’ordine che si sono legittimamente difesi. Siamo davanti ad un atto vigliacco di matrice fascista, compiuto con premeditazione. L’evento rientra nella campagna revisionista che da anni cerca di riscrivere la Storia di questo paese ad uso e consumo delle classi dominanti.



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mercoledì 4 giugno 2008

Crisi in Comune: «I Partiti mosche fastidiose»

Pesanti accuse dei Comunisti Italiani all´indomani del ritiro delle dimissioni del Sindaco Marco Tedde

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da Alguer.it

Emergenza Lo Quarter: Tedde incontra Jacono

Il sindaco cerca una soluzione per l’allarme casa lanciato dall’artista algherese, da una settimana accampato e barricato a Lo Quarter





da e

Il commento del Pdci sul ritiro delle dimissioni di Tedde

E' accaduto ciò che i Comunisti Italiani avevano detto sin dal giorno dopo le dimissioni del Sindaco, ormai è una prassi consolidata delle amministrazioni Tedde, le dimissioni minacciate e poi ritirate, il Sindaco è riuscito a far apparire i partiti politici e i consiglieri che lo hanno sostenuto come mosche che pressanti lo infastidivano.
E' bastato mostrare la frusta per far genuflettere la propria maggioranza, in realtà utilizzata per coltivare trattative in altra sede. La farsa è diventata realtà, i problemi che vive questa città purtroppo non hanno bisogno di colpi di teatro ne tantomeno di consiglieri comunali proni davanti all'autorità. Nell'anarchia conseguita a tale situazione l'amministrazione è comunque riuscita a far passare due varianti urbanistiche con numeri da assemblea condominiale.Alla fine nessuno capirà cosa ne abbia ricavato il Sindaco o cosa ne potranno ricavare gruppi o singoli consiglieri della maggioranza, la città certamente non ha ricavato niente
Roberto Iannaccone
Segr. Cittadino Comunisti Italiani

La vignetta di Vukic


Tedde ritira le dimissioni. Porte aperte al Rimpasto

Tutto come previsto, il sindaco fa retromarcia. Il documento unitario sottoscritto della maggioranza potrebbe essere alla base della decisione

ALGHERO - Tutto come ampiamente previsto, Marco Tedde pochi minuti fa si è recato a Sant'Anna e ha ritirato le proprie dimissioni. Nessuno in realtà avrebbe scommesso sulla caduta del governo cittadino a solo un anno dalle elezioni e senza prospettiva di ricandidatura da parte di Tedde. Porte aperte al rimpasto in Giunta. Nei prossimi giorni il sindaco incontrerà ufficialmente i partiti di centrodestra e, con tutta probabilità, si ridiscuteranno le forze all'interno della squadra di governo. Ancora non sono note le motivazioni che hanno portato Tedde a rivedere la sua scelta, il documento unitario sottoscritto dalla maggioranza potrebbe essere alla base della decisione.

martedì 3 giugno 2008

"Conosci i fratelli Cervi?" "dopo un raccolto ne viene un altro"

17 giugno ore 19
giardino (cavea) della Facoltà di Lettere e Filosofia (ss)

spettacolo teatrale _ ingresso libero:

“Conosci i fratelli Cervi?
“dopo un raccolto ne viene un altro”

La vicenda dei fratelli Cervi, medaglia d’argento al valor militare, è una delle più significative ed emblematiche della Resistenza italiana. Simbolo della lotta antifascista, i sette contadini emiliani - Gelindo (classe 1901), Antenore (1906), Aldo (1909), Ferdinando (1911), Agostino (1916), Ovidio (1918), Ettore (1921), fucilati il 28 dicembre 1943 a Reggio Emilia – rappresentano una pagina tragica e insieme fondante della storia d’Italia.
Eppure oggi, nel 2008, nel sessantesimo anniversario della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, molti giovani e molti studenti universitari ne hanno perso memoria. Da qui l’idea di costruire uno spettacolo, una lettura teatrale dal libro di memorie di papà Cervi, Alcide, I miei sette figli (1955).
Lo spettacolo, ideato da Blanca Teatro (Carrara) insieme a Compagnia Teatro d’Inverno (Alghero), si terrà nei giardini della Facoltà di Lettere e Filosofia, trasformati per un pomeriggio in un “Parco della memoria”.

“Conosci i fratelli Cervi?
“dopo un raccolto ne viene un altro”

letture sceniche da I miei sette figli di Alcide Cervi

con Emma Gobbato e Matteo Procuranti
regia di Virginia Martini

17 giugno ore 19
giardino (cavea) della Facoltà di Lettere e Filosofia


introducono Giuseppina Fois e Lucia Cardone
ingresso libero


Lo spettacolo non avrà repliche!

Tutto esaurito per la tragedia di Orfeo ed Euridice in chiave rock

ALGHERO - Tutto esaurito al Palacongressi per le due serate di spettacolo nel fine settimana con il mito di Orfeo ed Euridice in chiave musical e nella versione tragedia.


domenica 1 giugno 2008

Iacono si infila nuovamente in casa e minaccia il suicidio

ALGHERO - Una situazione davvero drammatica quella che si sta vivendo negli ultimi giorni al quartiere di San Michele. Lo scultore Antonio Iacono, sfrattato la settimana scorsa, si è barricato dentro l'alloggio murato dai vigili urbani, introducendosi dal tetto. Chiede di parlare con il sindaco e con il consigliere comunale Giancarlo Piras e minaccia di togliersi la vita se qualcuno tenterà di sfondare la porta.
Guarda il video.

da Alghero Tv

Un grande italiano? Un esempio da seguire?

Se qualcuno ha creduto che An abbia rinnegato l'ideologia fascista si sbaglia. Questo manifesto sparso per tutta Milano dimostra il contrario. Ignazio La Russa, milanese e ministro di questa repubblica nata dalla Resistenza, dovrebbe spiegarci il motivo per cui Giorgio Almirante, fucilatore di partigiani, dovrebbe essere un esempio da seguire. E non ci venga a dire che non sapeva niente, ché nel suo partito in questa città niente si muove senza il suo imprimatur.


da Alberto Cane Blog