mercoledì 23 aprile 2008

"Egregio Sindaco"... "mi spiace che sconfini in tale intollerante ed intollerabile autoritarismo"

Elias Vacca scrive a Marco Tedde

"Egregio Sindaco,
faccio seguito al cordiale colloquio tra noi intercorso nel quale ti ho espresso il mio disappunto per la tua decisione di impedire, ancora una volta, alla banda musicale cittadina la esecuzione di BELLA CIAO durante le celebrazioni per il 25 aprile, Festa della Liberazione Nazionale dal NAZIFASCISMO.
Nel corso della nostra conversazione hai motivato questa tua scelta con la considerazione per cui BELLA CIAO "la cantano quelli che alzano il pugno chiuso nei cortei", i comunisti come me insomma, e quella per cui BELLA CIAO è una canzona che "divide".
Con ciò hai detto una cosa giusta e una sbagliata: quella sbagliata è che BELLA CIAO sia patrimonio dei soli comunisti o del primo che se la prende; quella giusta è che BELLA CIAO divide. Certo, divide gli antifascisti dai fascisti. Hai detto tu stesso in più occasioni che, salva la compassione per i vinti c'è stata prima del 25 aprile una parte giusta e una sbagliata: quella giusta cantava allora BELLA CIAO. Poiché l'antifascismo è un valore costituzionale condiviso da comunisti, socialisti, sardisti, cattolici, repubblicani e liberali, BELLA CIAO è una canzone di tutti. Mi dispiace che tu, persona abitualmente tollerante sconfini ancora una volta in tale intollerante ed intollerabile autoritarismo. Ciò detto ti significo, al cospetto della città, ed invito a fare altrettanto le altre autorità partecipi al corteo che si riconoscano ancora nell'antifascismo, che pur chiamato alla vigilia della scadenza della mia carica istituzionale a partecipare alle celebrazioni per il 25 aprile, vi parteciperò non dalla parte istituzionale, ma da quella della gente comune che segue il corteo e ancora commuovendosi canta liberamente OH BELLA CIAO. "

Un Saluto
On. Elias Vacca

tratto da http://www.eliasvacca.it/

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