giovedì 13 marzo 2008

Parlamento pulito


Agli elettori l'ardua sentenza

Promesse mantenute? Liste ripulite da inquisiti e condannati?
Dopo le recenti battaglie di Grillo la questione del "Parlamento Pulito" è stata finalmente presa in considerazione cosi tutti i partiti hanno dichiarato che non candideranno indagati e condannati. Ma le liste recentemente presentate da Veltroni del PD, sono già causa di proteste, infatti sono tutt'altro che pulite, ci sono candidati collusi con la mafia come Vladimiro Crisafulli che ha alle spalle una prova-video in cui contratta con il boss di Cosa Nostra Bevilacqua e Maria Grazia Laganà indagata per contiguità con l'Ndrangheta.
Ci sono anche condannati come Enzo Carra che si macchiò di falsa testimonianza nel processo su Mani Pulite. Non sono di miglior esempio i "nuovi" leader del PD Massimo D'Alema e Piero Fassino inquisiti nella scalata Unipol-Bnl e Antonio Di Pietro dell'Italia dei valori indagato per appropriazione indebita, falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato finalizzata al conseguimento dell'erogazione di fondi pubblici.
Liste pulite dichiara anche il PDL di Berlusconi fatta eccezione per le "vittime di processi politici" postilla che di fatto annulla il buon proposito. D'altronde il PDL (formato da FI-AN-Lega-Mpa) detiene il record di condannati e inquisiti a cominciare dagli stessi leader di Forza Italia e Lega: Silvio Berlusconi che vanta un'amnistia per la loggia massonica P2 (falsa testimonianza), sette prescrizioni, reati depenalizzati (l'ultimo è falso in bilancio nel processo sul Lodo Mondadori), e risulta ancora inquisito nel processo Imi-Sir. Marcello Dell'Utri (fondatore di FI) condannato a 2 anni per frode fiscale, false fatturazioni e condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Umberto Bossi condannato a 8 mesi per tangente Enimont.
I leader fanno da esempio e nel PDL si collezionano un pò tutte le condanne (corruzione, evasione, diffamazione, concussione, associazione a delinquere, truffa, favoreggiamento, ecc.). Quindi per avere liste pulite il PDL dovrebbe di fatto non esistere. Anche Casini dell'UDC si dichiara favorevole al parlamento pulito, ma candida Salvatore Cuffaro recentemente dimessosi da governatore della Sicilia per una condanna in primo grado a 5 anni per favoreggiamento a singoli mafiosi.
La Sinistra l'Arcobaleno costituita dall'unione di Verdi-Pdci-Prc-Sd vanta una formazione pulita e affidabile, l'unico partito che non ha niente a che fare con la mafia e quindi l'unico in grado di combatterla veramente e cosi segnare una vera svolta per l'Italia.
Sebastiano Deligios

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