venerdì 21 marzo 2008

Diversi Uguali

“Omosessuali? Immorali, devianti e osceni. Cioè, non è per essere razzisti eh… ci mancherebbe. Non si ha mica il pregiudizio nei confronti di queste persone. Però diciamocelo, nella nostra società sono dei personaggi veramente scomodi.”
Quante volte ci capita di sentire discorsi del genere nella vita di tutti i giorni? A scuola, al lavoro, al bar. Perfino la Santa Madre Chiesa, garante di tutti gli uomini di buona volontà, sembra non avere grandi simpatie nei confronti dell’omosessualità. Ma perché? Non sono forse persone come noi? Che fastidi provocano? Mah…Spesso dimentichiamo di come questo apparente fenomeno innaturale sia in realtà assolutamente normale. Nel senso, non è che una maggioranza eterosessuale può sindacare e padroneggiare su una minoranza e decidere per tutti chi è giusto amare e chi no. L’omosessualità è un fatto antico come il mondo, e se noi tutti oggi fossimo catapultati nella Atene classica o nella Roma ellenistica non lo vivremmo certo come un problema. Addirittura alcuni studi hanno mostrato che gli antichi greci credevano che il seme, ovvero lo sperma, fosse la fonte del sapere, della conoscenza, e che queste relazioni servissero a passare una sorta di testimone dall'erastes (uomo adulto) all'eromenos (ragazzo). Perché allora invece di parlare della cosa come se fosse la peggiore malattia non ci fermiamo a riflettere sul fatto che forse la nostra paura è solo una costruzione sociale, un terrore imposto dall’alto delle nostre istituzioni?? Che le nostre sono tutte congetture e nient’altro? Immaginiamo l’immensa gioia di un ragazzo italiano che capisce di essere attratto dal suo stesso sesso. A chi si rivolgerà? Di sicuro ai suoi genitori bigotti che gli toglieranno il saluto per un mese, o agli amici di scuola che non aspettano occasione migliore per sfogarsi e deridere un compagno più debole! Beh ma c’è sempre il parroco che l’ha visto crescere! Mmm.. Come non detto. A tal proposito vediamo come la chiesa, dall’ininfluente peso sulla nostra società, giudica con presunta oggettività la questione omosessualità:


  • l'attività omosessuale riduce il ricco simbolismo, significato e fine presente nel disegno del Creatore. Nella sua intrinseca sterilità esso contraddice la vocazione ad una vita di autodonazione nell'amore espressa dall'unione complementare coniugale fra uomo e donna.

  • Anche se «la genesi psichica dell'omosessualità rimane in gran parte inspiegabile», la tradizione della Chiesa ha sempre dichiarato che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati», «Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati» (Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2357).

Questa concezione obsoleta e medievale del mondo gay, è evidentemente un indizio per capire cosa sta dietro alla sempre diffusa omofobia. Gli omosessuali sono un pericolo da evitare, da nascondere, da tagliare fuori. Non più esseri umani, non più cittadini italiani con precisi diritti e doveri. Sono semplicemente DIVERSI, e come tali bisogna trattarli. Benvenuti nel ventunesimo secolo!




Nadia Frau

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