lunedì 31 marzo 2008
domenica 30 marzo 2008
sabato 29 marzo 2008
E' Il caso di capire
Adesso, ci vuole faccia tosta da parte del Pd e del Pdl, in una città dove solo Sinistra Arcobaleno ha messo un candidato eleggibile, ci vuole faccia tosta a chiedere il voto per Pd e Pdl agli algheresi: neanche i rispettivi vertici hanno dato fiducia alle risorse algheresi di Pd e Pdl, ma come si fa a pretendere che quella stessa fiducia negata dai propri partiti arrivi invece dagli elettori?
Come si può credere che la città verrà comunque rappresentata, quando con i fatti Pd e Pdl hanno dimostrato di non avere alcun interesse a vedere rappresentata Alghero in parlamento?
Ma cosa pensano di farci credere, Pd e Pdl non sono riusciti a far mettere un Algherese in posizione eleggibile, figuriamoci quanto peso avranno nel fare pressioni per salvaguardare il nordovest della sardegna... Con quale incredibile fantasia si può cercare di dare a bere una cosa simile?
Pd e Pdl algheresi, talmente deboli nelle logiche nazionali da non riuscire a mettere neanche un algherese in posizioni alte, ma com'è che pensano di fare interessare i rispettivi partiti ai problemi di Alghero e del nord sardegna?
Eppure qua si fa finta di niente, anche questa cosa che tolto Elias nessuno ha possibilità di rappresentare Alghero in parlamento, sembra che facciano tutti finta di niente, come se niente fosse,
Allora forse è il caso di chiedersi un attimo com'è la situazione, concretamente, per capire chi è che ci guadagna e chi è che ci perde,
è il caso di capire che quelli che ci guadagnano sono quei partiti che ricevono lauti finanziamenti da grossi imprenditori privati, [ http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Chi-paga-i-partiti/2003651&ref=hpstr1 ]
è il caso di capire che quelli che ci guadagnano sono quei partiti che hanno deciso che gli interessi di Alghero e del Nord Sardegna non meritano di essere rappresentati,
è il caso di capire
che quelli che ci perdono sono invece i cittadini ai quali viene proposto un monoblocco Pd-Pdl in mano a chi li foraggia di finanziamenti,
è il caso di capire che quelli che ci perdono sono invece gli Algheresi, ai quali vogliono nascondere il fatto che senza Elias a Roma il nord Sardegna sarà terra di nessuno
è il caso di capire se si vuole votare in un certo modo solo perche lo dice la TV,
oppure se non sia il caso invece di fermarsi un attimo a pensare ai problemi, quelli veri che nella vita di tutti i giorni comunque rimangono, anche quando spegni la tv,
se non sia il caso di fermarsi un attimo a pensare alle questioni del nord Sardegna e della Sardegna intera, pensare a chi porterà questi temi in parlamento,
Gli allevatori stretti dalle morse delle banche, con chi è che parleranno? Chi è che porterà il loro problema in parlamento?
E i lavoratori della nuova Scaini? Chi è che chiameranno per cercare una soluzione a Roma?
In città potrà arrivare chi vi pare, Fassino, Massidda, anche Berlusconi se vi pare, o magari anche Veltroni (Dell'Utri quello hanno evitato all'ultimo momento hanno capito che facevano una brutta figura)
In città potrà arrivare chi vi pare,
Ma chiunque verrà in città tra questi nomi altisonanti, chiunque di loro verrà non andrà a Villacidro a sentire cosa sta succedendo alla Nuova Scaini,
Chi verrà in città a parlare bene non si metterà in gioco per dare respiro agli allevatori sardi,
E badate, non c'è colore politico nel difendere la gente della propria terra,
c'è solo la responsabilità di rispondere del proprio operato ai cittadini Sardi e Algheresi che vengono rappresentati in Parlamento,
Ora, ditemi, chi farà tutto questo?
E allora chiedetevelo due o tre volte, qual'è il vero voto utile,per i Sardi e per gli Algheresi, qual'è il voto utile, davvero.
E non è conto di campagna elettorale,
non è conto di belle parole, di interviste in tv, di buone intenzioni buttate dove capita,
qua è conto di difendere gli interessi del proprio territorio, e di farlo in prima persona, è conto di rimboccarsi le maniche, come ha fatto Elias,
è conto di metterci la testa quando si vota, che il voto è una cosa importante,
Il 13 aprile nelle cabine elettorali le televisioni non ci saranno più, neanche i big con le frasi buone per tutte le stagioni, non ci saranno più neanche loro,
ma quei lavoratori sardi che chiedono ascolto in Parlamento, quelli ci saranno ancora, con i loro problemi e i loro affanni,
e saranno lì in attesa che qualcuno a Roma abbia l'onestà di farsi carico dei loro problemi...
E allora il 13 aprile si vota, è il caso di pensarci bene a chi dare il voto.
venerdì 28 marzo 2008
Dario Fo: "Voterò Sinistra l'Arcobaleno, per forza"
Il Partito democratico chiama al voto utile, e molti elettori di sinistra potrebbero essere tentati di scegliere Veltroni per scongiurare la vittoria di Berlusconi. Come la vede? Sono molto perplesso. Innanzitutto sono in disaccordo con l'impianto del Pd. Quello di Veltroni è certamente un atto coraggioso, un rischio straordinario, ma lo trovo una forma brutale di cancellare l'elettorato di sinistra, un calcolo per eliminare la Sinistra l'Arcobaleno, insomma, come si dice in gergo "o merda o berretta rossa". O me o il nulla.
Pensa che molta gente di sinistra finirà per votare il Pd? Non dico questo. Dico che Veltroni brucia una parte dell'elettorato. Ma la gente non è disposta a tollerare questo aut aut e sono soprattutto i giovani ad arrabbiarsi di fronte a questo ricatto morale, ne incontro tutti i giorni e mi dicono che non andranno a votare sperando che il Pd vada a morire ammazzato. Io consiglio loro di non accettare il ricatto e di andare a votare dimostrando che ogni voto è utile perché crea coscienza. In questo modo si dimostra che contiamo. Che siamo gli inutili ma che ci siamo. Insomma, andrà a votare. Sì, e anche Franca. Voterò la Sinistra l'Arcobaleno, per forza. Il problema è che ho un sacco di critiche da fare a questa sinistra. Prego. Ma le ho descritte tante volte, queste critiche! Il fatto, per esempio, di essere rimasti al governo pur di salvare tutto. Si è lasciato correre il problema dei porti e delle basi americane. In secondo luogo, non si è combattuto sul conflitto di interessi che ad alcuni sembrerà superfluo ed invece è importantissimo.E poi le leggi non fatte, il problema del lavoro minorile, la salute della Terra e dell'uomo, l'inquinamento da petrolio...Di qui a qualche tempo ci troveremo col culo per terra con un vuoto di possibilità, esiste il problema dell'energia, della cultura, le scuole...Insomma si è messa in pratica la filosofia del tirare a campa' .
Lei manifesta una profondissima disillusione. Non c'è modo di uscirne? Ma certo che c'è disillusione! Lo sento dire da tutti. Oggi la sinistra sta pagando tutto.
Non crede che, al di là dei limiti di questa sinistra, l'esperienza al governo sia stata molto difficile anche per i sabotaggi delle forze centriste? Si può dire che ci fosse poco margine di manovra, no? Il margine di manovra lo trovi! Franca era lì in Senato come una pazza, si è trovata da sola a ingoiare rospi...Non c'è stata una azione della sinistra, non c'è stato il coinvolgimento della gente, non puoi stare al governo e poi non ascoltare i bisogni delle persone. Non sono mai stati ascoltati? Beh, per esempio è stata lasciata cadere la grande manifestazione contro la base Dal Molin. Cosa bisognava fare? Dare le dimissioni. Dire: "Basta, non ci sto più". Non permettere che si vada a morire in questo deliquio per poi permettere a Mastella di darti una coltellata lasciandogli il campo libero. La sinistra ha pagato il mugugno e magari fossimo riusciti a disturbare il manovratore...
Il 13 aprile tornerà molto probabilmente Berlusconi. Cosa pensa succederà? Guardi, io sto attento a quello che mi sta intorno, l'altro giorno durante un viaggio in treno decine di persone sono venute a chiedermi un vaticinio ma io non sono un mago. Eppure mi spaventa la quantità di gente che mi ferma per strada per parlarmi del voto del 13 aprile. Sono soprattutto giovani. Delusi? Disperati. Sì, stando ai sondaggi tornerà Berlusconi e per contrastarlo Veltroni ha cercato, in due mesi, di buttare all'aria l'intera frittata. Ha tentato di fare quello che noi chiamiamo coup de théatre giusto per épater les bourgeois . Non ricorda gli impegni presi, non parla mai della situazione del pianeta, del riscaldamento atmosferico. Oggi si è staccato un pezzo di calotta antartica grande sette volte Manhattan...
Ma questo non mette paura?Proviamo a cambiare un po' argomento. Le piace Zapatero? Magari ci fosse in Italia! E' inutile che Veltroni tenti di rifarsi a questo personaggio. Zapatero ha vinto con la chiarezza, con l'impegno, ha promesso una cosa e l'ha mantenuta. Ha detto che sarebbe andato via dall'Iraq e se ne è andato in un batter d'occhio, si è opposto agli intrighi della Chiesa. Se ha triturato un pezzo di sinistra è perché molti elettori di sinistra hanno preferito le sue garanzie. Lei dipinge un quadro apocalittico. Non c'è davvero nulla che la convince? Io parlo delle cose che conosco bene e cioè del teatro, della cultura. Da Gramsci in poi si è detto che un popolo senza cultura della creatività, della conoscenza e della coscienza è un popolo riempito di gomma. E' sempre colpa della politica? E' sempre colpa della politica. La sinistra ha massacrato l'attenzione alla cultura. Se si reputano superflue la cultura, il sapere, l'arte e la fantasia e si mette in primo piano il problema della sicurezza, allora si dimentica la sicurezza sul lavoro, sulle strade, nelle città. La sicurezza, quella vera, è un fatto culturale. In Inghilterra, per fare un esempio, le macchine si fermano prima delle strisce pedonali perché sono educati in questo modo a rispettare gli altri. E poi mi girano le scatole perché poco prima che scadesse la legislatura il Parlamento si è preoccupato di aumentarelo stipendio agli onorevoli, e questo ci fa capire che razza di attenzione per la gente i politici abbiano. Ecco perché Franca se ne è andata di corsa dal Senato e non ci metterà più piede.Cultura e sicurezza sul lavoro sono due temi fondamentali per la Sinistra l'Arcobaleno. Non rischiamo di fare di tutta l'erba un fascio? Per quello che posso dire, a Milano la situazione è orribile. Ho lavorato ad un progetto per ridurre la follia del traffico milanese, ho chiamato i politici di tutti i partiti per proporre delle soluzioni, ma la cosa incredibile è che nessuno ha raccolto il nostro impegno a livello programmatico. E quando dico nessuno, intendo proprio nessuno.
27/03/2008
Pubblicato da gccagliari@tiscali.it
giovedì 27 marzo 2008
venerdì 21 marzo 2008
Diversi Uguali
Quante volte ci capita di sentire discorsi del genere nella vita di tutti i giorni? A scuola, al lavoro, al bar. Perfino la Santa Madre Chiesa, garante di tutti gli uomini di buona volontà, sembra non avere grandi simpatie nei confronti dell’omosessualità. Ma perché? Non sono forse persone come noi? Che fastidi provocano? Mah…Spesso dimentichiamo di come questo apparente fenomeno innaturale sia in realtà assolutamente normale. Nel senso, non è che una maggioranza eterosessuale può sindacare e padroneggiare su una minoranza e decidere per tutti chi è giusto amare e chi no. L’omosessualità è un fatto antico come il mondo, e se noi tutti oggi fossimo catapultati nella Atene classica o nella Roma ellenistica non lo vivremmo certo come un problema. Addirittura alcuni studi hanno mostrato che gli antichi greci credevano che il seme, ovvero lo sperma, fosse la fonte del sapere, della conoscenza, e che queste relazioni servissero a passare una sorta di testimone dall'erastes (uomo adulto) all'eromenos (ragazzo). Perché allora invece di parlare della cosa come se fosse la peggiore malattia non ci fermiamo a riflettere sul fatto che forse la nostra paura è solo una costruzione sociale, un terrore imposto dall’alto delle nostre istituzioni?? Che le nostre sono tutte congetture e nient’altro? Immaginiamo l’immensa gioia di un ragazzo italiano che capisce di essere attratto dal suo stesso sesso. A chi si rivolgerà? Di sicuro ai suoi genitori bigotti che gli toglieranno il saluto per un mese, o agli amici di scuola che non aspettano occasione migliore per sfogarsi e deridere un compagno più debole! Beh ma c’è sempre il parroco che l’ha visto crescere! Mmm.. Come non detto. A tal proposito vediamo come la chiesa, dall’ininfluente peso sulla nostra società, giudica con presunta oggettività la questione omosessualità:
- l'attività omosessuale riduce il ricco simbolismo, significato e fine presente nel disegno del Creatore. Nella sua intrinseca sterilità esso contraddice la vocazione ad una vita di autodonazione nell'amore espressa dall'unione complementare coniugale fra uomo e donna.
- Anche se «la genesi psichica dell'omosessualità rimane in gran parte inspiegabile», la tradizione della Chiesa ha sempre dichiarato che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati», «Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati» (Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2357).
Questa concezione obsoleta e medievale del mondo gay, è evidentemente un indizio per capire cosa sta dietro alla sempre diffusa omofobia. Gli omosessuali sono un pericolo da evitare, da nascondere, da tagliare fuori. Non più esseri umani, non più cittadini italiani con precisi diritti e doveri. Sono semplicemente DIVERSI, e come tali bisogna trattarli. Benvenuti nel ventunesimo secolo!
Berlusconi, se gli operai muoiono è colpa loro
Questa vigilia di Pasqua è orribilmente segnata da altre, tragiche morti sul lavoro.A Verona un uomo di 58 anni, impegnato in un cantiere edile, è stato travolto da una ruspa sulla quale stava lavorando.
Nel teramano un 30enne stava lavorando in azienda quando un braccio robotico gli ha improvvisamente schiacciato l'addome, uccidendolo. Un altro giovane, anche lui di 30 anni, uno stuntman che, ironia della sorte, doveva simulare un indicente mortale sul lavoro, lanciandosi nel vuoto poi non si è più rialzato.Un bollettino di guerra? No, scene di vita, e di morte, quotidiana.E di fronte a queste tragedie ci sono responsabilità precise: quelle dei padroni che non rispettano gli standard sicurezza mettendo i lavoratori nella condizione di rischiare quotidianamente la propria vita, e quelle, altrettanto gravi di chi alza le spalle, liquidando la questione a «tragiche fatalità».
Ma c'è anche chi dice, testualmente, «Formazione e prevenzione, è questo il grande lavoro che si deve fare per combattere il fenomeno degli infortuni sul lavoro, anche perché molti incidenti capitano per un comportamento colpevole degli interessati», che tradotto significa «sei morto? E' colpa tua». Ebbene questo è stato il modo in cui Silvio Berlusconi ha spiegato i suoi programmi in materia di infortuni sul lavoro, senza ritegno e senza pudore.
«Non c’è proprio limite all’impudenza». E' il duro commento di Pino Sgobio, capogruppo del Pdci alla Camera ed esponente de La Sinistra L’Arcobaleno, per il quale «Berlusconi, non pago delle figuracce collezionate in tema di precarietà, grazie a battute di cattivo gusto sulla condizione di sofferenza ed incertezza sul futuro che essa genera nelle giovani generazioni, ora tocca il picco dell’insulsaggine: “se capitano gli incidenti nei luoghi di lavoro è anche colpa dei lavoratori”, dice il Cavaliere. Si ricordi della tragedia della Thyssenkrupp, che costò la vita a dei lavoratori, bruciati vivi nell’estremo tentativo di salvare i propri compagni da un destino tragicamente già scritto a causa di norme disattese dai vertici della propria azienda!».
giovedì 20 marzo 2008
Voto o Non-voto
Italiani sfiduciati che non si sentono rappresentati, ma si sentono presi per il culo, italiani che non ci stanno più a votare il meno peggio, che non ci stanno a votare con questa legge elettorale "porcellum".
l'Italia ogni volta che sembra aver toccato il fondo riesce a grattare sempre un pochino più giù, ed è impossibile dare torto a tutti gli italiani che sono stanchi di questa situazione politica in continuo sprofondare. Ma l’astensione non è una soluzione, non è un atto attivo contro la politica, ma è una protesta inutile, equivale a mettere il cervello nel freezer. Non votare non impedirà l’elezione di Berlusconi o Veltroni, ma anzi favorirà il PDL-PD che sono la stessa cosa, con lo stesso programma, il finto bipolarismo, le stesse strategie, lo stesso piano di eliminare la sinistra dal parlamento per poter governare con le larghe intese senza opposizione.
Un’alternativa c'è, un voto utile è per la Sinistra l'Arcobaleno, un’opposizione forte, una sinistra pulita senza collusioni con la mafia, una sinistra pacifista, che protegge la costituzione, i lavoratori, l’ambiente.
mercoledì 19 marzo 2008
Roma: vergognoso il tentativo del PD di candidare il fascista Arcivieri!
Continua...
martedì 18 marzo 2008
PARTE ... IL CAMPER ... DI PARTE!
La certezza della pena
Sembra che lo Stato voglia nascondere la sofferenza della società dentro le carceri e i detenuti paiono trasformarsi nei simboli di una vendetta sociale. Certezza della pena per noi Sinistra Arcobaleno vuol dire efficienza della giustizia ma allo stesso tempo tutela dei diritti dei detenuti.
Bisogna stare attenti a questo macabro gioco. I vari Calderoli, Fini, Maroni, richiedono delle misure estreme per una vita serena e tranquilla, delle misure però che si distaccano sempre più dalle garanzie costituzionali. Mi chiedo come per esempio i leghisti, i fascisti e i nuovi democratici riescano a parlare di castrazione chimica come unica soluzione al problema della pedofilia.. mi viene in mente la famosa frase tolleranza zero!! Se non sbaglio però alla tolleranza zero si accompagna sempre una perdita di diritti, anche quelli minimi, e si producono ossessionanti messaggi terroristici che creano masse di nemici della società. Ma chi sono poi questi nemici? Sono le vittime della povertà, gli abitanti delle periferie. Le vittime del degrado sociale e psicologico, sono coloro che più facilmente diventano capri espiatori.
Perché non sento più parlare di risocializzazione dei carcerati? Perché si sente sempre che la "galera è la migliore scuola per diventare delinquenti veri?". Credo che la formula che appare sia questa: meno diritti per i detenuti = più degrado sociale.
Spero che prima o poi le istituzioni ma noi tutti ci rendiamo conto che prima di ogni cosa ci sono i diritti soggettivi. Diritti che non devono essere violati solo per appagare quella fame di giustizia-vendetta che sta sorgendo nella nostra società. Basta con il panico del delinquente. Basta con il carcere che diventa un inferno. È ora di cercare di reintrodurre nella società chi ha sbagliato, è il momento di capire che se si violano i diritti all’interno del carcere si violano i diritti di tutti. È ora di uscire dall’inferno… sia dentro che fuori.
domenica 16 marzo 2008
AAA Marito milionario cercasi...
E con loro, la mia speranza di un futuro migliore, quantomeno accettabile.
Glielo chiedo per favore. Seriamente. È questione di rispetto per le persone. E non di “sense of humor”. Quello non ci manca.
sabato 15 marzo 2008
venerdì 14 marzo 2008
giovedì 13 marzo 2008
Parlamento pulito
Sul carro del vincitore
L'elemento nuovo e al contempo negativo di questo scontro elettorale è il Partito Democratico.
Mi spiego meglio: nel 1991, in seguito alla caduta del muro di Berlino, la destra riformista di quello che è stato il più grande partito comunista d'occidente, il Partito Comunista Italiano, preso atto della sconfitta storica del movimento operaio, accettò il capitalismo come punto d'arrivo della società, reagì a tale sconfitta "da destra", ovvero si convinse che il neocapitalismo imperversante e lo scioglimento del blocco sovietico, aprendo di fatto le porte alla globalizzazione, avrebbero determinato una sorta di età dell'oro, un'era in cui lo sfruttamento fisico della forza lavoro di un essere umano si sarebbe tradotto in un'emancipazione all'insegna della modernizzazione e della crescita economica. Così non è stato.
Con la nascita del Partito Democratico si è sancita definitivamente questa presa di posizione; si è saliti sul carro del vincitore, sul carro del capitalismo. Calearo (presidente uscente di Federmeccanica) e Colannino (presidente dei giovani industriali) non sono candidati di facciata: essi ben testimoniano la sostanza ideologica di questo partito.
Siamo rimasti noi, comunisti del terzo millennio, figli di quella bruciante sconfitta storica, ma eredi allo stesso tempo di lotte che in più di un secolo hanno infiammato l'Europa e non solo, portando la classe lavoratrice a conquistare diritti sino ad allora impensabili. E come eredi di questa grande storia ci portiamo dietro le divisioni, i settarismi, i burocraticismi che la sinistra del '900 ci ha lasciato. La Sinistra-Arcobaleno è un primo passo, per alcuni troppo timido, verso il superamento di questa sconfitta: ma è pur sempre un passo avanti.
Dopo il voto del 13 Aprile i dirigenti di questa nostra Sinistra avranno il dovere morale di riaprire un dibattito interno ai partiti e fuori sul "che fare", pena la scomparsa nella società italiana del movimento operaio come soggetto politico. A noi giovani spetterà l'impellente dovere di superare quelle divisioni settarie che per l'età che abbiamo non ci possono e non ci devono riguardare, le quali divisioni, semmai, diventeranno identità da valorizzare e custodire gelosamente all'interno di un contenitore più grande.
Il voto del 13 Aprile non sarà solo un voto: sarà un investimento in un progetto e un'idea di società a cui noi, giovani militanti di questa sinistra, abbiamo il diritto di aspirare.
Cose che il Pd neanche si sogna
mercoledì 12 marzo 2008
Come trovi la nuova grafica di questo blog?
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Immigrato per passione?
Caro italiano medio che non brilli per lungimiranza e che non sei amico del sapere,
ti sei mai chiesto del perché un immigrato lasci il suo paese d’origine per giungere in uno straniero in balia spesso di malavitosi? O del perché (forse stanco di essersi visto sbattere ripetutamente la porta in faccia dai datori di lavoro, o peggio di essere sfruttato e sottopagato e costretto a condizioni lavorative precarie e insicure) cada nelle losche reti della delinquenza urbana? Perché non pensi prima di puntare il dito contro qualcuno? Ragiona. Ragioniamo.
Gli immigrati che giungono nel nostro paese sono davvero così come ce li descrivono i nostri amati mezzi di informazione?
Se si fa bene attenzione si può notare come i giornali siano delle ottime palestre per rinforzare idee apocalittiche e a volte anche un pò razziste e catastrofiste di cittadini e opinione pubblica. Innanzitutto lo si nota dai contenuti stessi degli articoli. Il 21 luglio 2000 ad esempio il Corriere della Sera pubblica un articolo dove si afferma che la maggior parte dei furti al centro nord avviene per mano di immigrati. L’anno dopo la notizia viene smentita dal Ministero dell’Interno, ma ormai è troppo tardi.
Un altro tratto curioso è il modo di trattare il pensiero della persona che parla o di cui si parla. Dall’analisi di alcuni quotidiani nazionali si rileva che quando si parla di "noi" si pone sempre molta attenzione nell’esposizione dei pensieri e delle opinioni, quando invece si tratta di "loro" ci si può permettere di argomentare più speditamente. Sembra banale, ma i giornali fanno questo attraverso l’uso delle virgolette. Ovvero, tendono a citare esattamente le parole dell’intervistato, se la persona in questione è un’autorità, un appartenente alle forze dell’ordine o ad una associazione ecc. (strategia della deferenza), mentre tendono a fare uso del discorso indiretto se il soggetto in questione è un immigrato, per interpretarne il pensiero, oppure usano le virgolette riportando la citazione esatta ma lasciano trasparire una nota di diffidenza e di delegittimazione di quanto detto, in quanto parole proferite da un immigrato, ergo extracomunitario (strategia dell’incredulità).
QUESTIONE ABORTO ?!!
Chiara Annunziata
Veltroni: basta con la lotta di classe!
noi non condividiamo, quella che proponiamo al contrario è, se ci passate la battuta, "una scelta di barca"..!
www.fgci.it
martedì 11 marzo 2008
UNA SCELTA DI PARTE PER UNA QUESTIONE DI CLASSE
Abbiamo accolto con entusiasmo la decisione del nostro segretario nazionale, perchè la coerenza e la diversità comunista si sono per l'ennesima volta concretizzate in una scelta coraggiosa, di classe e di parte.
La scelta di Dilberto è spunto di riflessione sulle caratteristiche che connotano la nuova formazione che, nata l'8 e 9 dicembre a Roma, si colloca a sinistra del Partito Democratico.
La Sinistra-l'Arcobaleno è una forza politica che finalmente fa sintesi e unità tra i partiti che sono orgogliosamente legati ai valori della sinistra lavorista pacifista ed ecologista, forze che non possono scomparire, considerato che nessun paese, in Europa o nel mondo, è orfano di forze politiche e sociali che fanno della tutela del lavoro salariato e dipendente, della pace e dell'ambientalismo una bandiera e una ragione di lotta e conflitto sociale.
La nascita del Partito Democratico e del partito unico di destra-destra obbliga a delle riflessioni in ordine ad alcune questioni, di cui la più importante, la questione di classe: quando ci chiediamo che cosa vuol dire oggi nel 2008, essere di sinistra, la prima risposta che sorge spontanea è: essere di sinistra vuol dire lottare quotidianamente dentro e fuori dalle istituzioni affinchè il lavoro torni ad essere un valore sociale e non una merce di scambio; essere di sinistra vuol dire lottare quotidianamente affinchè gli anziani di oggi e gli adulti di domani possano ambire ad una pensione dignitosa; essere di sinistra vuol dire lottare affinchè i giovani lavoratori si possano emancipare attraverso la cultura e le proprie professionalità, liberandosi così dalle logiche mafiose e clientelari che spesso costituiscono un vero e prorio ricatto sociale. Dalla caduta del Muro di Berlino e da quando si sono dissolte le ideologie, i paesi a capitalismo avanzato, hanno inseguito l'utopia di una nuova età dell'oro: la globalizzazione in quasi 20 anni ha ridotto alla fame i lavoratori occidentali vittime della precarietà, concentrando la ricchezza globale nelle mani di poco più del 10% della popolazione e ha trasformato il terzo mondo in un cortiletto nel quale far pascolare impuniti i grandi capitalisti occidentali. La globalizzazione fa sì che i lavoratori delle aree disagiate del mondo siano più sfruttati di quanto non lo siano mai stati e ha costretto i sindacati dei paesi a capitalismo avanzato a soggiacere ad una logica di mercato liberista e liberticida determinando così la perdita di potere contrattuale dei lavoratori rispetto alle imprese, e facendo in modo che le imprese, attraverso le proprie associazioni di categoria, potessero condizionare le scelte di politica economica degli stati. La caduta delle ideologie, ossia la sconfitta del progetto comunista si è tradotta nel ventunesimo secolo nella nascita di un nuovo pensiero unico di una nuova ideologia: l'ideologia di mercato senza se e senza ma.
Il Partito Democratico rappresenta questa sconfitta che oggi si concretizza nella candidatura di personaggi come Colaninno o Calearo, quest'ultimo falco di Confindustria e acerrimo nemico degli operai metalmeccanici... il Partito Democratico approda ad una visione interclassista della società che noi di sinistra non possiamo tollerare; il Partito Democratico approda sconfitto a questo nuovo pensiero unico!
A questo punto sorge una semplice domanda: che cosa ci fa l'operaio della ThyssenKrupp candidato da Veltroni tra Calearo e Colaninno? E' facile immaginare che l'operaio candidato dai democratici si troverà isolato perchè Veltroni deciderà la linea del suo partito dopo aver telefonato a Confindustria! Quella di Veltroni può sembrare uno spot pubblicitario e non una scelta di classe, visto che i democratici non riconoscono più l'esistenza delle classi sociali.
Ritengo che la scelta di Diliberto non debba essere fraintesa come un inseguimento a tutti i costi del Partito Democratico, ma piuttosto come una logica conseguenza di un progetto politico che rappresenta finalmente la vera svolta sociale degli ultimi 15 anni italiani.
Elias Vacca all'Università della Terza Età
Conferenza di Elias Vacca (Pdci - Sinistra Arcobaleno) all'Università della Terza Età di Alghero, Martedì 4 Marzo 2008
Riprese e montaggio di Marco Mura
PRIMA PARTE
SECONDA PARTE
TERZA PARTE
QUARTA PARTE
QUINTA PARTE
SESTA PARTE
SETTIMA PARTE
OTTAVA PARTE
NONA PARTE
DECIMA PARTE (ultimo video)
lunedì 10 marzo 2008
Le Liste de "la Sinistra - l'Arcobaleno" in Sardegna
sabato 8 marzo 2008
Un esempio davvero! Un grande Segretario, un grande Compagno!!!
8 MARZO: FESTA DELLE DONNE
Ora per non dimenticare si cerca di rendere noto questo evento storico, emblema di indifferenza e crudeltà a danno di lavoratori, in questo caso operaie. E’ passato un secolo... e cosa è cambiato? Ora cosa ci rimane delle nostre lotte per raggiungere anche solo il diritto di una serena vita lavorativa?