giovedì 13 novembre 2008

Atenei in ginocchio

La finanziaria 2009 “taglia” il diritto allo studio

L’Italia attualmente investe, per le università, lo 0,9% del proprio PIL (prodotto interno lordo); in media i Paesi OCSE spendono l’ 1,5% (tra cui l’America che finanzia il 2,9% e il Canada 2,6%) L’Italia è davanti solo alla Slovacchia.
In un contesto mondiale in cui siamo agli ultimi posti per finanziamenti all’istruzione e alla ricerca invece che cercare di risalire tentiamo di posizionarci ultimi.
Infatti nella finanziaria 2009 si prevedono ingenti tagli ai fondi di finanziamento ordinario per le Università (FFO), alle spese per professori, ricercatori e personale non docente e per l'ordinaria manutenzione delle strutture universitarie e della ricerca scientifica.
”La Tabella C allegata al DDL finanziaria 2009 prevede per il triennio 2009-2011 un taglio del FFO di 731 milioni nel 2010 e di 863 milioni nel 2011”
I tagli più significativi sono previsti per il settore “Diritto allo Studio” suddiviso in tre campi:
Potenziamento attività sportive – Taglio del 23,5%
Borse di studio, buoni mensa, prestiti d’onore, contributi vari- Taglio di 74 milioni di euro
Edilizia universitaria e agevolazioni per studenti fuori sede - Taglio di 12 milioni di euro


Dal 2009 al 2012 verranno di fatto prosciugate le casse degli Atenei, verrà cosi compromesso il diritto allo studio, l’uguaglianza sociale, la mobilità sociale, la ricerca e il progresso.
In soccorso agli Atenei messi in ginocchio arriva l’art. 16 della legge n. 133/2008 dove gli viene data la possibilità di prendere soldi dalle aziende diventando fondazioni di diritto privato. Quindi le Università che non riusciranno a trovare uno “sponsor” chiuderanno (molto probabile nelle province povere) quelle che riusciranno a diventare fondazioni dovranno aumentare le tasse d’iscrizione (in media 10 volte più care), inoltre dovranno adeguarsi all’indirizzo di ricerca, insegnamento e assunzioni volute dall’azienda che li alimenta.

fgci alghero

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