giovedì 26 giugno 2008
Cancrini: Al governo. I drogati non sono rifiuti
L'idea di Giovanardi per cui si procederà a liberare le strade italiane dalla droga (e dai drogati) come oggi si procede a liberare quelle di Napoli dai rifiuti va restituita con decisione al mittente. Quello di cui dovremmo liberarci presto tutti è un governo che ha già deciso il blocco del turn-over nei servizi per i tossicodipendenti (dove il personale è gia dimezzato rispetto al 1996), che intende continuare a spendere per le cure la metà di quello che spende per la repressione, che parla dell'Italia come di un paese in cui dobbiamo preoccuparci più dello spinello che della cocaina, che sta di nuovo decidendo di distruggere quel Fondo per le Attività Sociali da cui Regioni e Comuni dovrebbero poter attingere anche per i problemi sociali legati alle tossicodipendenze. La cocaina dilaga la gente muore, la camorra è sempre più forte, i servizi sono sempre più deboli, il privato sociale viene strozzato ogni giorno di più dal ritardo dei pagamenti. In un'altra sala, su un altro schermo Fini parla di tolleranza zero, Casini di test per i parlamentari, Giovanardi di un governo che presto ci liberera anche da questo tipo di rifiuti. La distanza fra la vita della gente e quella immaginata o rappresentata dal Palazzo è sempre più grande nel paese governato da un uomo ossessionato ormai solo dai suoi problemi economici, giudiziari e dalla sua piccola corte di persone incompetenti ma sempre molto avida di potere e di riflettori accesi su di sé.
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