sabato 21 giugno 2008

Berlusconi, «magistrati sovversivi. Veltroni un fallito»

Il segretario dell'Anm Cascini, «basta con gli insulti alla magistratura che sono un danno per la democrazia»

Da Bruxelles arriva un ulteriore attacco del premier alla magistratura, questa volta e più delle altre durissimo proprio dopo l'annuncio che il processo a Berlusconi e a Mills non si ferma.
«Denuncerò la magistratura che vuole sovvertire la democrazia» proclama il Cavaliere che fa di più ed annuncia: «La prossima settimana farò i nomi di pm e giudici che, infiltrandosi nel potere giudiziario, vogliono sovvertire il voto». Una denuncia che da esperto uomo di spettacolo Berlusconi farà in diretta, in conferenza stampa. Il premier proclama la propria innocenza e sottolinea che il processo a suo carico non ha nulla a che fare con la norma che, guarda caso, ha preso il nome di “salva-premier”: «Non esiste una norma salva-premier. Ho indignazione di questo e dirò ai miei legali che io non voglio approfittare di questa norma perché voglio allontanare qualunque sospetto. Questa è una norma salva-tutti». Anche i colpevoli, verrebbe da dire.

Duro l'attacco e dure le reazioni dell'Associazione nazionale magistrati, con il segretario Giuseppe Cascini che dice basta agli insulti alla magistratura «che sono un danno per la democrazia e il Paese. Il premier parla di pm sovversivi? Faccia i nomi, o si continua con invettive prive di aggancio con le vicende concrete». Cascini sottolinea la gravità del fatto che venga messa in discussione «l'indipendenza della funzione giudiziaria ai più alti livelli istituzionali e per giunta in un contesto internazionale».
Anche per Pino Sgobio, della segreteria nazionale del Pdci, le parole di Berlusconi sono inammissibili: «L’attacco quotidiano alla magistratura è oramai diventato il suo sport preferito. Un Paese civile non può assistere a questo indegno spettacolo. Serve una mobilitazione sociale, a difesa dei principi fondamentali della democrazia».
Ma le esternazioni del presidente del Consiglio oggi non si sono limitate alla magistrature, nel mirino finisce anche l'ex “amico” Walter Veltroni, «un fallito. E' incredibile che si proponga come leader politico. Veltroni dovrebbe preoccuparsi piuttosto delle notizie terrificanti sui conti del comune di Roma».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il suo snobbismo politico ed il suo vomitevole buonismo dialogante hanno distrutto il centro-sinistra italiano e consegnato il paese alla dittatura. Il Pd azzeri immediatamente i vertici e trovi un leader in grado di difendere la democrazia.

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