In un periodo come questo in cui le forze politiche della sinistra sono impegnate in una difficile campagna elettorale può risultare utile fare qualche piccola riflessione sul significato della parola Sinistra: che cos'è la sinistra? Cosa vuol dire oggi, nel terzo millennio, essere di sinistra?
Spesso e volentieri siamo costretti a sentire le affermazioni più disparate su questo argomento da parte di politici e intenditori che di sinistra hanno avuto poco o per fortuna nulla: dalle folcloristiche dichiarazioni a cui ci ha abituato Berlusconi attraverso il dittatoriale possesso personale di canali tv e giornali si arriva alle concezioni "progressiste" di un partito come quello demo-cratico secondo cui basta dare un colore umanitario al sistema capitalistico vigente per potersi connotare come sinistra: al di là di questa barricata ci siamo noi, comunisti, ex-comunisti (vedi sinistra democratica), ambienta-listi e tutta quella realtà di movimenti e associazioni che non necessariamente si riconoscono nella forma partito.
Ma che cosa ci lega? Qual è il massimo comune denominatore su cui dobbiamo fondare una futura e auspicabile militanza politica comune?
Indubbiamente il desiderio di cambiare. Una Sinistra degna di questo nome non può che contrapporsi al sistema economico vigente, non può che avere come fine ultimo il superamento del capitalismo, non può che lottare per la pace tra i popoli; una sinistra "responsabile" in Italia deve assumersi la responsabilità di riallacciare i rapporti con le forze progressiste (quelle vere) dell'Europa e non solo; deve avere il coraggio di stimolare un'analisi che riesca non solo a cogliere le contraddizioni che questa globalizzazione riversa sulla nostra società, ma sappia anche proporre una risposta, un modo per superare queste contraddizioni.
Una Sinistra italiana ancora in grado di porsi come avanguardia strutturata della classe lavoratrice deve avere come riferimento i valori della Resistenza e dell'antifascismo, deve lottare per la difesa delle libertà democratiche sancite dalla nostra costituzione e battersi contro l'unica libertà fautrice delle disuguaglianze: la libertà di poter sfruttare la forza lavoro altrui. Sono questi i valori di riferimento di una vera Sinistra; sono questi i valori su cui dobbiamo ricostruire l'UNITÀ !!!
Andrea Coghene
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