giovedì 28 febbraio 2008
Programma di parte
(28.2.08) - Un programma «di parte» è quello presentato dalla Sinistra-l'Arcobaleno, un programma in 14 punti per fare una «scelta di parte». Così ieri i segretari dei quattro partiti hanno presentato i punti da perseguire, incentrati molto sul problema del lavoro
mercoledì 27 febbraio 2008
Candidarsi, farsi candidare, essere candidati...
In questo quadro la situazione della SINISTRA ARCOBALENO è peculiare, perchè consistendo la stessa di una coalizione di quattro partiti la formazione delle liste deve tenere conto delle esigenze di rappresentanza di ciascuno, a prescindere dal fatto che i partiti si facciano rappresentare da iscritti o da indipendenti.
Pertanto a nessuno di noi, uscente o meno, è dato sapere se sarà candidato "eleggibile"o sacrificato in nome della superiore esigenza di costituire un percorso di ricomposizione a sinistra che valga per il futuro.
Per quello che personalmente mi riguarda so che la scelta del mio partito è che a rappresentarlo in Sardegna sia io. Poi occorre vedere nella ricerca dei necessari equilibri tra aderenti all'ARCOBALENO come questa scelta sarà utilizzata.
So che gli altri uscenti, deputati e senatori, aspirano ad essere rieletti. Chi sa già di non essere riproposto dal proprio partito di provenienza, o non ha un partito, fonda le proprie chances su spinte "dal basso" attraverso appelli e manifesti di solidarietà. Anche questo è un possibile percorso.
So bene che ogni spinta da altri esercitata, dal basso o dall'alto, riduce le mie personali possibilità di candidatura ai vertici della lista SINISTRA ARCOBALENO, tuttavia ritengo di dovere serenamente attendere le decisioni che i vertici della coalizione, in sede regionale e nazionale, vorranno prendere anche sulla mia candidatura. E' una delle prime cose che al PCI mi insegnarono. Non ci si auto-propone, si attende di essere chiamati se ciò è utile all'interesse collettivo.
Io credo sempre nella prevalenza dei progetti collettivi su quelli individuali. Del resto una SINISTRA ARCOBALENO che esordisse con una sfrenata competizione personale per le candidature comincerebbe malissimo.
Spero di fornire al più presto a tutti i lettori del blog notizie sulla composizione delle liste.
Nel frattempo, come si diceva una volta, al lavoro e alla lotta.
Forse è vero
Ho sentito un pò di persone che hanno paura, che si sentono già sconfitti stretti in mezzo all'alleanza del "Veltrusconi" e della grande bugia di queste elezioni, del Non sprecate il voto.
Mi stavo abbattendo anch'io, quasi mi stavo scoraggiando anch'io davanti a tutto questo,
fino a quando non mi è capitato di vedere un filmato in tv, un servizio come tanti, intervistavano degli operai in pausa caffè, gente normale, gente che la incontri per strada, gente che magari conosci da una vita, amici, parenti, magari vicini di casa, gente che a pranzo mangia interiora di mucca perchè costa due euro e cinquanta e di più non si può permettere, gente che diceva che con uno stipendio normale, da mille e duecento euro, se ti si rompe la caldaia devi aspettare quattro mesi prima di ripararla, e non dico andare in pizzeria o in vacanza, neanche una pizzetta fuori o una gita fuori porta. Niente.
Che se non hai i soldi neanche per il dentista non ci pensi a queste cose. E' gente normale con uno stipendio normale, che i vestiti prima di comprarli nuovi, quelli vecchi li consumi fino all'osso.
Genitori che parlando dei figli si mettono a piangere, perchè anche se magari un lavoro ce l'hanno non riescono a sbarcare il lunario, e si vergognano di non poter garantire un futuro ai loro bambini. E non c'è niente di peggio per un genitore di non riuscire a dare a suo figlio una vita dignitosa. Si sentivano dei falliti, non ce la facevano, gente grande e grossa, a piangere, quasi non ci credevo quando ho visto quegli operai uscire dalle fabbriche e piangere, che dopo otto ore al giorno di lavoro non riescono neanche a otturarsi i denti cariati, che stanno al freddo perchè la caldaia costa troppo, che si sentono pessimi genitori perchè non riescono a dare ai loro figli una vita almeno dignitosa.
Quando li ho visti mi sono messo a piangere, e ve lo voglio dire, sto piangendo anche adesso. Pensare che ci sono genitori che dopo una vita di fatiche e lavoro aspettano ancora che a loro e ai loro figli venga restituita la dignità che gli è stata tolta.
E allora non me ne frega niente se ci vogliono schiacciare, se vogliono farci estinguere. Non me ne frega niente se dicono che siamo spacciati.
Noi abbiamo il dovere di continuare a lottare, e continuare e continuare, e insistere ancora e ancora finché non saremo stanchi, distrutti e poi oltre, sempre e comunque, perchè forse ha ragione Gaber, quando dice che essere comunista significa poter essere felici solo se anche gli altri lo sono, noi abbiamo il dovere di continuare a lottare proprio per loro, per quei tanti lavoratori che oggi si vergognano e piangono pensando al futuro dei loro figli.
Forse è vero che quegli altri sono davvero tanto più forti di noi, e forse ci vorranno anche schiacciare, ma non ci deve interessare, noi abbiamo degli ideali, e per i nostri ideali continueremo a lottare, sempre e comunque, nonostante tutto e tutti. Continueremo, e se mai ci sentiremo stanchi e demoralizzati, allora penseremo a quei padri di famiglia e ai loro figli, alla loro miseria e alla loro dignità negata, e riprenderemo le forze e ci rialzeremo.
Compagni noi siamo diversi dagli altri perchè continuiamo a crederci, perchè la lotta continua, fino alla fine.
in foto: Marcello Simula
martedì 26 febbraio 2008
Thyssen: omicidio volontario
domenica 24 febbraio 2008
L'Italia che lavora
Puoi credere che se Diego a quarant'anni viene licenziato in tronco lo Stato interverrà per garantirgli il diritto al Lavoro. Solo che le leggi dell'economia di mercato non prevedono interventi statali. Con buona pace per Diego, che non potrà più pagare l'affitto, o la rata del mutuo. Diego che la spesa chissà con quali soldi la farà. Diego che la sera, quando tornerà a casa, guarderà negli occhi sua moglie e i suoi figli, e scoppierà a piangere, perchè la vita sua e della sua famiglia è stata rovinata.
Non gli basterà sentire un politico in un salotto tv che decanta le lodi della giustezza e della correttezza dell'economia di mercato: questo non pagherà il mutuo, i libri e i giochi per i piccoli, il pane, la pasta, la luce, il gas. Quanto è bello quanto è giusto il libero mercato, dice quello in Tv.
Quelle parole fanno male due volte, perché è come dire che perdere il lavoro, i diritti e la dignità non è una cosa sbagliata, una cosa che ti distrugge la vita, no. E' una cosa giusta, dice quello in Tv.
Puoi credere che se Giulia decide di avere un bambino poi potrà riprendere il suo lavoro e potrà affrontare la maternità con la serenità e le garanzie di un assegno mensile.
Solo che per Giulia non c'è nessun assegno, perchè Giulia, quando dice al datore di lavoro di essere incinta, viene licenziata.
Al call center non pagano per gente che non lavora, le hanno detto. E pazienza se così non ci saranno soldi per la culla, per il passeggino, per gli omogeneizzati.
Da quando c'è la legge 30 al call center non pagano per gente che non lavora, punto e basta.
Vorrà dire che Giulia dovrà scegliere, o il figlio o il lavoro, e probabilmente deciderà di abortire.
Frega niente a nessuno del diritto di Giulia ad avere una famiglia.
Neanche a quei politici del centrodestra che hanno approvato la legge 30, e ancora meno a quelli del Pd che quella legge la potevano e la dovevano abrogare, e non l'hanno fatto.
La Memoria...Le Memorie
Addio libera informazione !?
ED ORA (forse) IL PUC
Che cos'è la sinistra
In un periodo come questo in cui le forze politiche della sinistra sono impegnate in una difficile campagna elettorale può risultare utile fare qualche piccola riflessione sul significato della parola Sinistra: che cos'è la sinistra? Cosa vuol dire oggi, nel terzo millennio, essere di sinistra?
sabato 23 febbraio 2008
Questione Elettorale
La legge elettorale sarà la stessa, il “porcellum” di Calderoli ex-senatore della Lega Nord, che ha determinato, come sappiamo, aggregati di forze politiche diverse tra loro, facendo si che qualsiasi minoranza di partito potesse ricattare il governo sulle decisioni da intraprendere. Questo è quello che si è verificato con il governo Prodi (l’Unione), che è stato ripetutamente osteggiato da piccoli esponenti di partito come i liberal democratici di Lamberto Dini (3 senatori) e dall’Udeur di Clemente Mastella, il quale a causa della nota vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto insieme a sua moglie (Sandra Lonardo) e a molti esponenti del suo partito, ha deciso di togliere la fiducia al governo Prodi, facendo precipitare il paese in una delicata crisi politica.
Le novità che si verranno a delineare in questo scenario politico sono due: la nascita del Partito democratico, composto da una parte dei Democratici di sinistra (Ds) e della Margherita, e la Sinistra l’Arcobaleno, costituita dai quattro partiti di sinistra, ovvero il Partito dei Comunisti italiani, il Partito della Rifondazione Comunista, i Verdi e Sinistra democratica (movimento politico che nasce dalla parte dei Ds che non aderì al Pd).
In tutto questo cambiamento dell’assetto politico nostrano, anche Forza Italia e Alleanza Nazionale si fondono in una sola lista federandosi con la Lega, mentre La Destra fascista di Storace, che non vuole sciogliere il suo partito dentro il Pdl, decide di correre con il proprio simbolo.
Il Centro, a sua volta, vede nascere un nuovo soggetto insieme a Tabacci e Baccini, la Rosa Bianca, mentre l’Udc di Casini ha deciso di andare da sola e di non sciogliersi dentro il Popolo della Libertà. È evidente come il centro destra, nel suo complesso, si presenterà frantumato in un aggregato multicolore che vede presenti da un lato i fascisti di Storace (la Destra) passando per la Lega Nord, famosa per il suo intento secessionista, finendo con i liberal democratici di Dini, mostrandosi all’opinione pubblica come una armata Brancaleone eterogenea e a caccia del potere. Una ulteriore operazione trasformistica di cui l’Italia non aveva assolutamente bisogno.
Tuttavia, la futura formazione di governo che vincerà le elezioni, dovrà rispettare le normative europee sul risanamento dei conti e sul debito pubblico preoccupandosi, oltretutto, di affrontare con serie e decise manovre economiche, l’ondata di recessione proveniente dagli Stati Uniti d’America.
In questo scenario complesso e condizionato dal solito cambio di poltrone, la Sinistra Arcobaleno si presenta unita ai suoi elettori portando avanti come leader unanime Fausto Bertinotti, mostrando che in Italia oltre al liberismo conservatore di Silvio Berlusconi e al centro moderato di Walter Veltroni, c’è una sinistra plurale, forte e laica che combatte contro il precariato, per i diritti civili, per la questione ambientale e per un Parlamento pulito, nel quale nessun politico condannato in via definitiva possa coprire il ruolo di parlamentare. Portando avanti la partecipazione politica e la libertà come valori cardine di una democrazia che vuole e deve chiamarsi tale.
venerdì 22 febbraio 2008
OLIVIERO DILIBERTO A SASSARI
Non bastava la sala dell'Associazione Culturale Intregu a contenere la numerosa folla di persone che sono andate ad assistere alla presentazione del nuovo libro di Vindice Lecis "Da una parte della barricata" (Robin Edizioni).
Si sono susseguiti tra applausi, sorrisi e tanti ricordi, gli interventi del sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, Antonello Mattone e il segretario nazionale del Partito dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto.
Al termine della presentazione si è tenuto un rinfresco.
Galleria Fotografica
giovedì 21 febbraio 2008
Anche ad Alghero "Resistenza Attiva"
Anche ad Alghero arriva il periodico della Federazione Giovanile Coministi Italiani.
Oltre all'edizione nazionale disponibile ogni due settimane nell'inserto de "La Rinascita della Sinistra", ad Alghero avremo l'edizione locale.
Tanti gli articoli del primo numero, dalla questione elettorale a cosa vuol dire essere di sinistra nel 2008, passando per la libertà di informazione, la laicità in Italia, il precariato e la Giornata del Ricordo.
Naturalmente non mancano articoli sulle vicende locali, e in questo primo numero vi proponiamo un interessante articolo sul Piano Urbanistico Comunale (PUC)
Allora, cosa aspettate? Chiedete subito una copia per voi alla Fgci di Alghero in via Carducci 7 oppure contattando i numeri 079 97 38 221 - 079 98 95 783.
Presto gli articoli del primo numero saranno disponibili anche online.
5 racconti per il programma della Sinistra Arcobaleno
Lavoro, pace e lotta al precariato, sono le parole chiave di questa sinistra che vengono ribadite dal segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, che sottolinea la necessità di insistere su un altro punto «di drammatica attualità: la laicità dello Stato».
Diliberto interviene anche sulla mancata alleanza con il Pd e attacca: «E' Veltroni che ci ha escluso». Infine ai giornalisti che chiedono al segretario del Pdci un intervento sulla questione del simbolo della Sinistra-l'Arcobaleno in cui non è presente la falce e martello Diliberto risponde che è stata una rinuncia difficile, in ogni caso «il nostro simbolo resta, ma proseguiamo sulla strada dell'unità».