giovedì 1 maggio 2008

BASTA CON GLI OMICIDI SUL LAVORO


Primo maggio per il lavoro

di Alessandra Valentini

Un 1° maggio difficile, ma un primo maggio di lotta e di lavoro per i comunisti di tutta Italia, mobilitati in varie piazze. Una giornata nata come festa dei lavoratori e che oggi ci troviamo a celebrare in ricordo dei tanti, tantissimi morti sul lavoro che quotidianamente vengono registrati nel nostro Paese. Il bilancio dal 1° gennaio 2008 è di 344 morti e 344546 infortuni, un bilancio di guerra, una guerra mai dichiarata e della quale si conoscono solo le vittime e mai i carnefici. Ma quattro morti al giorno sono veramente troppi per non avere responsabili. Le leggi sulla sicurezza e tutela nei luoghi di lavoro ci sono, ed anche il recente Testo Unico si presenta come uno strumento organico che fa ordine in questa materia, tuttavia ciò non è sufficiente a fermare la strage. Il perché evidentemente risiede nella organizzazione del lavoro, nella qualità dello stesso ed anche nella coscienza che i lavoratori hanno dei propri diritti ma soprattutto l’agibilità reale di questi diritti. Se la sicurezza è considerata dai padroni un “margine” su cui risparmiare, se i Rls che tentano di svolgere il proprio ruolo sono vessati o addirittura licenziati, se ai lavoratori è sempre più difficile alzare la testa perché il lavoro è precario ed instabile, se il salario è così da fame da indurre a turni di straordinario inumani e pericolosissimi per portare a casa un salario decente, la sicurezza sarà un traguardo sempre più lontano. Un traguardo che insieme ai lavoratori intendiamo raggiungere, perché il lavoro deve essere stabile, sicuro e dignitoso.

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