La stretta in cui ci hanno schiacciati il neo premier Berlusconi, in accordo con il leader del PD Veltroni, paradossalmente apre alla Sinistra e a noi Comunisti un enorme spazio entro cui lavorare. Nei giorni scorsi Papa Benedetto XVI ha attaccato la Legge 194 sull’interruzione di gravidanza giudicandola una ferita nella società e compiendo così l’ennesima ingerenza nei confronti dello Stato democratico italiano; a seguire, la neo ministra Stefania Prestigiacomo, non si è limitata ad esprimere il proprio accordo con le parole del Papa, ma ha dichiarato che alcuni consultori sembrano sezioni del vecchio PCI.
Nel ricordare al Pontefice e alla neo ministra che la matematica non è un opinione, la Legge 194 ha infatti favorito un calo del 45,9 % delle interruzioni di gravidanza negli ultimi 25 anni, è necessario che i Comunisti utilizzino ogni forza per riempire lo spazio extraparlamentare messoci a disposizione da Veltroni e Berlusconi, soprattutto per quel che riguarda i diritti civili (quindi la difesa della Legge 194), della pillola del giorno dopo e contro l’obiezione di coscienza. Il 22 maggio 2008 ricorre il trentesimo anniversario della Legge 194, in occasione di quella giornata la parola d’ordine è “mobilitazione”: mobilitiamoci contro gli attacchi sferrati alla laicità del nostro Stato, per il mantenimento delle nostre conquiste, contro le ingiustizie che cercano di perpetrare la Chiesa e le personalità istituzionali a questa vicine.
Francesca Ricci
Responsabile nazionale Diritti FGCI
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