venerdì 3 ottobre 2008

Tra Roma e Milano ancora gravi episodi di razzismo

Pignatiello, «è ora che le forze democratiche si mobilitino per isolare la cultura fascista. Noi saremo in piazza sabato prossimo»
Proprio nel giorno della manifestazione per Emmanuel Bonsu, il ragazzo di Parma picchiato dai vigili ed insultato in quanto «negro» un altro fatto gravissimo è accaduto a Roma.
Nella zona di Tor Bella Monaca sette minorenni hanno insultato, accerchiato e pestato un uomo cinese di 36 anni che è stato ricoverato con il setto nasale rotto, grave trauma cranico, una profonda ferita alla testa e tagli al volto. Gli aggressori sono stati tutti fermati, hanno fra i 14 e i 17 anni e ora dovranno rispondere delle accuse di lesioni personali dolose con l'aggravante dello sfondo razziale. Il gruppo ha picchiato l'uomo dopo averlo insultato ed avergli gridato «cinese di merda», lo stesso gruppo che, secondo gli inquirenti, sarebbe responsabile dell'aggressione, avvenuta nei giorni scorsi, di due uomini della Costa d'Avorio.
Insomma, non siamo davanti ad un semplice episodio di teppismo, è evidente la matrice razzista, la violenza motivata dall'intolleranza, da ideologie pericolose. A far riflettere è soprattutto la giovane età degli aggressori, ma anche il ripetersi di aggressioni xenofobe verso stranieri o cittadini italiani di origine straniera, rei solo di esistere, picchiati ed insultati senza motivo. Tutto questo mentre nelle città vediamo l'esercito, mentre il governo ci parla di sicurezza. Sì, certo, ma sicurezza per chi?
Proprio ieri anche Milano è stata teatro di un'altra aggressione ai danni di un ragazzo senegalese, “colpevole” di vendere borse accanto alla bancarella di un fruttivendolo al mercato di via Calvi, in centro. Arrivano le critiche del Pd e la solidarietà del sindaco Alemanno all'uomo aggredito a Tor Bella Monaca, ma cosa si fa in concreto per fermare questo rigurgito di intolleranza e discriminazione, mai così forte e violenta nel nostro Paese in cui si respira ormai un clima di “caccia al diverso”, spesso incoraggiato dalle politiche del governo?
«Ancora un episodio di razzismo, giovani contro giovani, questa volta contro la comunità cinese di Roma. Il vento di destra ormai non risparmia nessuno. Una caccia all’immigrato figlia del clima di intolleranza che questo governo e questo sindaco hanno portato a livelli che hanno superato da tempo il livello di guardia». Per Alessandro Pignatiello, dell’Ufficio di Segreteria del Pdci, viviamo in «un clima avvelenato che non può essere più sottovalutato. Cosa dirà ora la Meloni? Insisterà con la sua miopia? Dirà ancora che a Roma e nel paese non sta accadendo nulla? E poi, non era stato schierato l’esercito per riportare l’ordine e la sicurezza tra i cittadini?»
Per Pignatiello «è ora che le forze democratiche, tutte, si mobilitino per isolare la cultura fascista che sta prendendo sempre più piede e che il governo faccia anche qualcosa di concreto e non si limiti agli annunci di bandiera. Noi saremo in piazza sabato prossimo nella manifestazione antirazzista nella capitale».

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