La battaglia che vede impegnati gli studenti universitari, i sindacati, i docenti e i maestri contro il decreto Gelmini e contro i tagli alle Università, sta prendendo sempre più le forme, di una protesta epocale.
Tutti insieme per dimostrare che la scuola pubblica e le Università sono strumenti da potenziare e non da tagliare, da difendere e non da attaccare.
Trovo, inoltre, davvero raccapricciante, la proposta della Lega, di fare classi separate in base al colore della pelle, in base alla provenienza e alle etnie.
Ciò che sta accadendo in Italia, dimostra che il movimento studentesco è tornato dopo un lungo silenzio e che la sinistra, da queste manifestazioni politiche, potrà ritrovare la sua coscienza per tornare ad essere una forza determinante nel paese.
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