E' notizia di oggi, l'apertura dello scontro tra regioni e governo, in quanto vi è il rischio di commissariamento di tutti quegli enti locali che non taglino le scuole.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA, SORU, HA DECISO DI RICORRERE ALLA CORTE COSTITUZIONALE, PERCHE' RITIENE CHE TALE PROVVEDIMENTO VIOLI LO STATUTO SARDO.
Si tratterebbe, infatti, di una scure che colpirebbe le scuole con meno di 500 alunni, ovvero circa 4.000 complessi scolastici, che soprattutto per i piccoli centri della Sardegna, sarebbe mortale.
Ma sono circa 10.000 le classi tagliate in tutto il Paese, in particolar modo nei centri montani e nelle località isolate, dove spesso la scuola è l'unica presenza dello Stato.
Come avevamo detto fin dall'inizio, il decreto Gelmini, non è una vera riforma, ma una operazione di bilancio fatta di tagli indiscriminati.
E' una pura follia tagliare, invece, che investire nella scuola pubblica.
Che i tagli si facciano, nei confronti delle spese militari, nelle spese improduttive, nel costo della politica, ma mai nel mondo dell'istruzione che rappresenta una garanzia per la crescita del Paese.
Giancarlo Balbina
Fgci Alghero
Nessun commento:
Posta un commento