sabato 10 gennaio 2009

Soru e Parisi, «solo con l'Ulivo si vince»

Durissima critica alla politica di Veltroni


Mettere in risalto la continuità con l’esperienza dell’Ulivo e di Prodi, con la consapevolezza che il progetto del Pd è una strada difficile ma senza ritorno». A dirlo è Arturo Parisi

leader dei Democratici per la democrazia nel Pd, che si riconosce nella parole con le quali «Renato Soru ragionando sul futuro giudica il presente».

Il governatore della Sardegna, in un’intervista all’Espresso, si candida a «uomo della rivincita» del centrosinistra: «Se vinciamo in Sardegna, si può tornare a vincere e a battere Silvio Berlusconi, come ha fatto Prodi due volte». Un paragone scomodo e quanto mai imbarazzante per l’attuale dirigenza del Pd, che a più riprese ha preso le distanze dall’esperienza dell’Ulivo, disconoscendone strumentalmente qualsiasi eredità. Ma va ben oltre Soru, e lancia una sfida non soltanto al centro destra ma anche al suo partito, dando credito a chi paventa una sua candidatura nazionale. «Sarà uno scontro Soru-Berlusconi per interposta persona», con la conseguente messa in ombra del segretario Veltroni, a cui però chiede di sostenerlo nella linea di «forte segno di discontinuità» con l’esclusione di chi ha più di due legislature e di chi non condivide nel programma. Ma soprattutto mettendo in risalto «la continuità con l’esperienza di Romano Prodi e dell’Ulivo. Quella è la radice più autentica del Pd».

Posizione pienamente condivisa da Parisi e che, a suo parere, accomuna tanti nel Pd. E tiene a precisare che «a guidarci non è la nostalgia ma la protesta contro il disastro prodotto dalla pretesa della discontinuità col passato, e contro l’illusione della solitudine che ha portato il partito nelle condizioni attuali. A guidarci non è la nostalgia, ma la passione che ci chiama riprendere e a portare finalmente a compimento il cammino iniziato quindici anni fa, verso una democrazia nella quale i cittadini possano eleggere i propri governanti e i propri rappresentanti, ad eleggere chi è chiamato a dare esecuzione ai programmi condivisi, e chi ha la responsabilità di accompagnarlo col proprio sostegno e attraverso la vigilanza e il controllo».

Quasi una requisitoria quella di Parisi, che auspica da tempo un ritorno alla strategia politica dell’Ulivo. Che, oggi, può diventare prassi con Renato Soru che porterà quelle idee nella campagna elettorale sarda e nella nuova legislatura rinsaldando «l’impegno solidale di tutti i democratici sardi contro Berlusconi e ogni cedimento a berlusconismo».

S. B.

La Rinascita

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