mercoledì 30 luglio 2008
Lettera alle compagne e ai compagni
Siamo precipitati nel baratro un giorno di aprile, quando milioni di italiani hanno deciso di non votare Sinistra Arcobaleno e molti altri di astenersi dal votare un cartello elettorale, creato senza la necessaria preparazione dalle classi dirigenti dei due partiti comunisti, dei verdi e di sinistra democratica.martedì 29 luglio 2008
DILIBERTO: PRECARI. DOV'ERA PD QUANDO E' STATA VOTATA NORMA?
Roma 28 luglio 2008
Veltroni dice 'contrasteremo quella norma con tutte le nostre forze'. Ma dove erano i deputati del Pd quando quella norma e' stata approvata prima in commissione e poi in aula? Ci e' voluta la denuncia della sinistra, quella vera, per sventare il colpo di mano che si stava preparando.
Con la silente complicita' del Partito Democratico. Sappia Veltroni che i lavoratori lo sanno.
Lavoro nero ad Alghero: «Segreto di pulcinella»
Il coordinatore cittadino della Federazione Giovani Comunisti Italiani plaude all´iniziativa della Guardia di Finanza e solidarizza con imprenditori e lavoratorida Alguer.it
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Nella foto Giampietro Moro, coordinatore Fgci Alghero
sabato 26 luglio 2008
UN CONCERTO PER EMANUELA

Berlusconi: il figlio dell'operaio
Per Berlusconi il figlio dell'operaio non può essere uguale al figlio del professionista.
Rifondazione in cerca di un leader
giovedì 24 luglio 2008
BERGONZI: PDCI IN PIAZZA CON INSEGNANTI PRECARI
La destra sta cercando di colpire mortalmente formazione pubblica. I Comunisti italiani sono con gli insegnanti precari che oggi manifestano in piazza Montecitorio in difesa e per la stabilizzazione di 150.000 posti di lavoro. Essi infatti sarebbero i primi ad essere colpiti dai tagli senza precedenti alla scuola pubblica previsti dalla Finanziaria votata dalla destra di governo: 8 miliardi di euro e 100.000 insegnanti in meno in tre anni. Ringraziamo gli insegnanti precari. La loro iniziativa costituisce il primo importantissimo momento di una battaglia dura e difficile per la difesa di quella scuola pubblica e statale che la destra sta cercando di colpire mortalmente: nel lavoro, nella professionalità, nella libertà di insegnamento; privatizzandola e regionalizzandola; privandola di risorse devolute in grande abbondanza alla scuola privata. Sarà una battaglia per la scuola della Costituzione che la destra intende sovvertire. Una battaglia mai così difficile e quindi da sostenere insieme.
La legge è uguale per tutti meno uno, Berlusconi
domenica 20 luglio 2008
Annegate tra indifferenza bagnanti
Dramma dell'indifferenza sul litorale flegreo, vicino Napoli. Due ragazzine rom di 11 e 13 anni sono annegate ieri a Torregàveta. Per due ore dopo la tragedia i bagnanti hanno continuato a prendere il sole e a giocare in spiaggia, nonostante i corpi delle ragazzine fossero ancora sulla sabbia, coperti solo da teli.
Riforme, Bossi apre a Veltroni
Diritto allo studio? Ma fatemi il piacere...
Incredibile (o forse no) ma vero!Il fantastico Governo Berlusconi ha approvato il 18 Luglio un emendamento al decreto 112, cancellando l'obbligo scolastico.
Si tratta di un fatto gravissimo, in quanto garantiva a tutti gli studenti il diritto ad avere un percorso d'istruzione gratuito fino ai 16 anni.
"Il prossimo sarà un autunno di lotta, - ha dichiarato il sindacato studentesco UdS - non accetteremo attacchi indiscriminati contro la scuola pubblica e a favore del mercato e della precarietà. Per questo nei prossimi giorni lanceremo nel nostro coordinamento nazionale che si terrà il 23 e 24 Luglio, le prossime mobilitazioni contro il governo Berlusconi che partiranno proprio da scuole ed università. Il governo ha poco tempo per tornare indietro, lo faccia il prima possibile.”
«Ci batteremo per l'unità dei comunisti»
«Centomila persone hanno seguito il Congresso un dato straordinario che mi sorprende positivamente e su cui ciascuno di noi deve interrogarsi», così Oliviero Diliberto inizia le proprie conclusioni al Congresso del Pdci
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sabato 19 luglio 2008
venerdì 18 luglio 2008
V Congresso Nazionale dei Comunisti Italiani
E' prevista per le ore 14 la relazione introduttiva del segretario nazionale del Pdci alla quale seguiranno i saluti degli ospiti attesi tra oggi e i prossimi giorni. Diverse le delegazioni dei partiti, di cui la più partecipata dovrebbe essere quella di Rifondazione comunista. Bel segnale questo, se si pensa al titolo della mozione di maggioranza – che ha ottenuto circa l'86% dei consensi - “Ricostruire la sinistra. Cominciamo noi comunisti”. Attesi Paolo Ferrero e Giovanni Russo Spena, Gianluigi Pegolo, Fosco Giannini, Claudio Grassi e altri, di cui vi daremo conto in questi giorni.
giovedì 17 luglio 2008
ALLA CONQUISTA DELLO SPAZIO: NASCE FGCI TV!!!

Congresso Pdci: «Occorre una nuova sinistra»
attenzione la discussione introdotta da Cristiana Cotzia, segretaria della Federazione, sulla crisi della sinistra radicale emersa dagli ultimi risultati elettorali. «Occorre una sinistra più vasta e più pesante», ha ribadito Elias Vacca, membro nazionale del partito, che individua nell’unità delle forze comuniste, l’obiettivo fondamentale per il futuro. Un processo di unificazione da portare avanti con il tempo, la passione e la concretezza, elementi che sono mancati nel fallimento della Sinistra Arcobaleno. Oltre alle parole dell’ex onorevole, non sono mancati gli interventi del pubblico, tra cui alcuni rappresentanti di altre forze della sinistra che, pur nella diversità dei partiti di appartenenza, hanno manifestato la necessità di un percorso comune sui principi e valori condivisi. Il Congresso di Sassari precede di una settimana quello nazionale, che si svolgerà a Salsomaggiore Terme dal 18 al 20 Luglio. mercoledì 16 luglio 2008
DILIBERTO: IN AUTUNNO COMUNISTI IN PIAZZA CONTRO GOVERNO
venerdì 11 luglio 2008
Congresso Provinciale dei Comunisti Italiani
Di lavoro non si deve morire. Oggi giornata per la sicurezza del Pdci
«Lavoro, sicurezza prima di tutto. Fare di più, applicare la legge e impedire che il governo delle destre la demolisca, difendere la vita e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici» è quello che chiedono i Comunisti italiani che hanno lanciato una grande campagna sulla sicurezza sul lavoro e hanno indetto per oggi una giornata di mobilitazione nazionale.
Ai volantinaggi ed iniziative nelle piazze si affiancherà un'azione dentro le istituzione con la presentazione di mozioni ed ordini del giorno in tutte le Regioni e gli enti locali per lo svolgimento fino in fondo dei rispettivi ruoli previsti dalla legge al fine di garantire la sicurezza e l'integrità fisica dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro.
A tutti i soggetti coinvolti, dalle amministrazioni ai datori di lavoro, si chiede un impegno concreto per la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e l'attuazione della legge 123 (Testo unico sulla sicurezza) approvata dal Governo Prodi che riordina la legislazione in materia. Un impegno ed un'assunzione di responsabilità necessarie visto che in Italia ogni giorno si continua a morire di lavoro, solo dall'inizio dell'anno gli infortuni sono stati più di 520 mila, le morti circa 530, 12 mila gli invalidi.
«Nella lotta per la sicurezza non è sufficiente avere buone leggi, se queste non sono accompagnate da un atteggiamento diverso delle imprese» spiega Dino Tibaldi, responsabile Lavoro del Pdci, aggiungendo come per le aziende purtroppo la sicurezza continua a essere un costo sul quale si tende a tagliare, «basti pensare che la media degli investimenti annuali delle aziende sulla sicurezza è pari a 9mila euro. Inoltre sono convinto che se non esiste la sicurezza del lavoro, e quindi l’eliminazione della precarietà, la sicurezza sul lavoro continuerà a essere violata».
Sicurezza, precarietà, salari sempre più bassi ed inflazione più alta, la vita dei lavoratori italiani è sempre più difficile e le notizie che giungono dai dati Istat non sono certo rassicuranti. La produzione industriale a maggio è diminuita del 6,6% rispetto a maggio dello scorso anno, l'indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato un calo, sempre su base tendenziale, del 4,1%.
«È un dato molto brutto. Da tempo sottolineiamo che l'economia sta andando male. C'è preoccupazione massima» commenta il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ma le conseguenze più negative della crisi le sentiranno come al solito i lavoratori.La flessione più sensibile nella produzione la registrano per primi il comparto dell'energia, con una diminuzione del 6,9%, e il settore dei beni di consumo. In calo soprattutto il mercato degli elettrodomestici e le grandi aziende affrontano la difficoltà con la strada più scontata, tagli e licenziamenti.
Solo per fare alcuni esempi l'Electrolux, produttore di frigoriferi, chiuderà lo stabilimento di Scandicci, la Merloni annuncia una grande ristrutturazione, che significa anche in questo caso licenziamenti, la De Longhi sposta il suo mercato verso l'Asia e l'Est Europa, la Pirelli investe in Cina. Emerge così che accanto a grossi tagli le aziende italiane prediligono spostarsi su altri mercati cercando guadagni immediati, piuttosto che affrontare la crisi del mercato interno e puntare sulla ricerca e sull'innovazione con una politica di qualità e concorrenzialità di lungo respiro.
Intanto un altro marchio storico italiano, la MV Agusta, produttrice di moto da strada e da corsa (divenuta celebre grazie alle vittorie di Giacomo Agostini), va in crisi e viene acquistata ad un prezzo irrisorio, solo 70 milioni di euro, dalla Harley Davidson. La casa statunitense si prepara ad essere più competitiva sul mercato europeo e a dar vita ad un polo del lusso a due ruote, in grado di competere con i colossi giapponesi.
mercoledì 9 luglio 2008
In 100mila a Piazza Navona
secondo gli organizzatori, che hanno ascoltato gli interventi dei girotondini di nuovo in piazza, di Antonio Di Pietro, di intellettuali come Camilleri, di Marco Travaglio, di Beppe Grillo e Sabina Guzzanti. Quest'ultima non ha risparmiato bordate al premier, in particolare sul presunto sexygate italiano che ha coinvolto anche la ministra per le pari opportunità Mara Carfagna e poi ha avuto parole dure anche nei confronti di Papa Ratzinger. Attacchi verso il Cavaliere e verso il Papa che hanno visto l'immediata dissociazione di alcuni dei presenti. Prima della Guzzanti in collegamento telefonico con la piazza Beppe Grillo aveva attaccato anche Napolitano e Veltroni. Prima di loro Marco Travaglio aveva accusato Quirnale e leader dell'opposizione di essere accondiscendenti con il Cavaliere. Antonio Di Pietro aveva rivendicato il ruolo democratico delle manifestazioni di piazza, respingendo le accuse di fare anti politica. La porzione di piazza occupata dal palco era colorata da bandiere di Idv, di alcuni dei partiti della sinistra, compresa la falce e il martello del Pdci, e anche di due bandiere del Partito democratico. Diversi gli striscioni esposti in piazza, tutti critici nei confronti del presidente del Consiglio, mentre sotto alcuni gazebo si distribuiscono i manifesti e le magliette con lo slogan "fermiamo il caimano". Sul palco, invece, sono stati esposti dei grandi cartelli con l'art. 3 della Costituzione sulla legge uguale per tutti. A Piazza Navona anche Elias Vacca con Alessio Moretto e Marco Mura. «La manifestazione è stata bella e riuscita –hanno dichiarato a caldo sul Forum di Alghero- c'erano Di Pietro e Diliberto, Travaglio e Camilleri, Beppe Giulietti, Tana de Zulueta, Manuela Palermi, Moni Ovadia, Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini, Paolo Flores d'Arcais, Furio Colombo, "Pancho" Pardi. Tutta gente che, ovviamente, non può... competere con Berlusconi, nè con alcuno della sua corte». 
mercoledì 2 luglio 2008
8 luglio, in Piazza contro le leggi-canaglia.
Colombo, Pardi, Flores d’Arcais: tutti in piazza contro le leggi-canaglia
"Care concittadine e cari concittadini,
il governo Berlusconi sta facendo approvare una raffica di leggi-canaglia con cui distruggere il giornalismo, il diritto di cronaca e l’architrave della convivenza civile, la legge uguale per tutti.Questo attacco senza precedenti ai principi della Costituzione impone a ogni democratico il dovere di scendere in piazza subito, prima che il vulnus alle istituzioni repubblicane diventi irreversibile.Poiché il maggior partito di opposizione ancora non ha ottemperato al mandato degli elettori, tocca a noi cittadini auto-organizzarci. Contro le leggi-canaglia, in difesa del libero giornalismo e della legge eguale per tutti, ci diamo appuntamento a Roma l’8 luglio in piazza del Pantheon alle ore 18, per testimoniare con la nostra opposizione – morale, prima ancora che politica – la nostra fedeltà alla Costituzione repubblicana nata dai valori della Resistenza antifascista.Vi chiediamo l’impegno a “farvi leader”, a mobilitare fin da oggi, con mail, telefonate, blog, tutti i democratici. La televisione di regime, ormai unificata e asservita, opererà la censura del silenzio.I mass-media di questa manifestazione siete solo voi."
On Furio Colombo
Sen. Francesco Pardi
Paolo Flores d’Arcais
www.micromega.net









