Mancuso (Arcigay), «giustizia fai-da-te in mano a gruppi di fanatici integralisti»
«Siete romeni?», in realtà sono albanesi ma comunque arrivano le botte, siamo a Roma, Tor Bella Monaca la scorsa notte, gli aggressori sono una trentina di italiani armati di bastoni e pietre, sembra anche qualche pistola
La colpa delle due vittime è solo quella di essere stranieri. Oggi arriva anche la notizia che a Pordenone uomo di 30 anni, omosessuale, seguito dai servizi sociali, è stato insultato e aggredito a calci e pugni da tre persone: due giovani di 21 e 22 anni e un uomo di 43 anni. Le indagini hanno portato all'identificazione del terzetto, che così ha giustificato l'accaduto: «volevamo dare una lezione ai froci».
Il presidente nazionale dell'Arci Gay, Aurelio Mancuso, denucia che tutto ciò «accade di fronte all'assenza drammatica di politiche sociali e culturali da parte delle istituzioni. In particolare nel Nord-Est la cultura delle ronde leghiste sta alimentando un clima di sfiducia, pregiudizio e paura dell'altro che legittima a rifiutare ogni diversita e fa sì che la giustizia fai-da-te del nostro paese sia in mano a gruppi di fanatici integralisti».
La scorsa settimana a Napoli, nel cuore della città, è stato aggredito un giovane studente italo-etiope, anche per lui botte ed insulti.
Episodi, esempi violenti di intolleranza, di razzismo, da nord a sud, nessuno escluso. Gli autori sono, ovviamente, italianissimi e magari si sentono un po' più spalleggiati dalle leggi e norme in via di approvazione. Se le ronde ancora non ci sono, di sicuro ci sono le “squadracce”, agiscono, insultano, picchiano, e qualche volta sembrano anche un po' comprese e coccolate dal senso comune. Complici di certo i gravissimi episodi di aggressioni e stupri delle ultime settimane, alcuni da attribuire a persone straniere, ma altre tutte rigorosamente di casa nostra.
Ed il governo cosa fa? Si accinge ad approvare il pacchetto sicurezza con tanto di ronde per vigilare le città e l'obbligo per i medici di denunciare gli stranieri irregolari, l'inciviltà che avanza. Ma per quanto riguarda le intercettazioni, poiché in genere gli intercettati sono dei potenti, ad essere colpevoli sono i giornalisti. Poi però, per far vedere che siamo un paese civile, si manda in onda una bella fiction, nella quale, guardando la luna, sono tutti buoni, belli (anche gli stranieri!), comprensivi e solidali, ma che sia solo per fiction. L'importante è che le persone seguitino ad essere più terrorizzate dai “mostri” della Caffarella che dalla crisi, dalla perdita di lavoro, dall'aggressione ai diritti.
a.v.
(12.3.09)
La Rinascita
«Siete romeni?», in realtà sono albanesi ma comunque arrivano le botte, siamo a Roma, Tor Bella Monaca la scorsa notte, gli aggressori sono una trentina di italiani armati di bastoni e pietre, sembra anche qualche pistola
La colpa delle due vittime è solo quella di essere stranieri. Oggi arriva anche la notizia che a Pordenone uomo di 30 anni, omosessuale, seguito dai servizi sociali, è stato insultato e aggredito a calci e pugni da tre persone: due giovani di 21 e 22 anni e un uomo di 43 anni. Le indagini hanno portato all'identificazione del terzetto, che così ha giustificato l'accaduto: «volevamo dare una lezione ai froci».
Il presidente nazionale dell'Arci Gay, Aurelio Mancuso, denucia che tutto ciò «accade di fronte all'assenza drammatica di politiche sociali e culturali da parte delle istituzioni. In particolare nel Nord-Est la cultura delle ronde leghiste sta alimentando un clima di sfiducia, pregiudizio e paura dell'altro che legittima a rifiutare ogni diversita e fa sì che la giustizia fai-da-te del nostro paese sia in mano a gruppi di fanatici integralisti».
La scorsa settimana a Napoli, nel cuore della città, è stato aggredito un giovane studente italo-etiope, anche per lui botte ed insulti.
Episodi, esempi violenti di intolleranza, di razzismo, da nord a sud, nessuno escluso. Gli autori sono, ovviamente, italianissimi e magari si sentono un po' più spalleggiati dalle leggi e norme in via di approvazione. Se le ronde ancora non ci sono, di sicuro ci sono le “squadracce”, agiscono, insultano, picchiano, e qualche volta sembrano anche un po' comprese e coccolate dal senso comune. Complici di certo i gravissimi episodi di aggressioni e stupri delle ultime settimane, alcuni da attribuire a persone straniere, ma altre tutte rigorosamente di casa nostra.
Ed il governo cosa fa? Si accinge ad approvare il pacchetto sicurezza con tanto di ronde per vigilare le città e l'obbligo per i medici di denunciare gli stranieri irregolari, l'inciviltà che avanza. Ma per quanto riguarda le intercettazioni, poiché in genere gli intercettati sono dei potenti, ad essere colpevoli sono i giornalisti. Poi però, per far vedere che siamo un paese civile, si manda in onda una bella fiction, nella quale, guardando la luna, sono tutti buoni, belli (anche gli stranieri!), comprensivi e solidali, ma che sia solo per fiction. L'importante è che le persone seguitino ad essere più terrorizzate dai “mostri” della Caffarella che dalla crisi, dalla perdita di lavoro, dall'aggressione ai diritti.
a.v.
(12.3.09)
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