venerdì 29 agosto 2008
L´ex Sindaco bacchetta Tedde «Foga di rivisitare la storia»
Dopo le recenti polemiche del 25 aprile e in occasione dell’inaugurazione della targa commemorativa dei Caduti della Seconda guerra mondiale, che videro rimbalzare il nome di Alghero oltremare, si riaccende il dibattito in città
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da Alguer.it
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giovedì 28 agosto 2008
VOTO DI CONDOTTA? CI VEDIAMO IN PIAZZA!
Pubblichiamo in seguito una nota del sindacato studentesco "Unione Degli Studenti" (Uds):
Il Ministro Gelmini questa mattina con un colpo di mano ha fatto approvare in Consiglio dei Ministri un decreto che reintroduce il voto di condotta.
L'Unione degli Studenti ribadisce la propria profonda contrarietà a questo provvedimento, che ribalta uno dei principi fondamentali del nostro Statuto degli Studenti e delle Studentesse, cancellando in un solo colpo i risultati di decenni di lotte studentesche per il primato del profitto e della qualità dell'insegnamento.
Ci opponiamo al voto di condotta in quanto crediamo in una scuola che sia basata sulla partecipazione degli studenti e sull'inclusione costruttiva delle marginalità, non in una scuola che, con un impressionante balzo indietro ai Decreti Regi, sa rispondere alla violenza ed al bullismo solo con la repressione.
Ci sentiamo profondamente traditi dal Ministro Gelmini che aveva promesso un confronto diretto con il Parlamento e con le Associazioni sul Disegno di Legge presentato a luglio. Ci troviamo oggi con un decreto già approvato, non motivato da alcuna urgenza, con il solo scopo di escludere qualsiasi dibattito.
Ma non staremo a guardare: a chi ci vuole far tacere risponderemo ad inizio ottobre con una grande mobilitazione nazionale.
Uds Nazionale
sindacato studentesco
mercoledì 27 agosto 2008
Termoli: quando la violenza diviene prassi gratuita
Il giorno 23 agosto, in occasione della festa tradizionale termolese della "sagra del pesce", la cittadinanza ha avuto modo di assistere ad un episodio di ingiustificabile violenza.
Intorno alle ore 23, tra la folla di passanti e famiglie, tre vigili urbani, uno dei quali già noto per i suoi metodi violenti, hanno brutalmente aggredito un venditore ambulante proveniente dal Bangladesh privo di licenza, malmenandolo e terrorizzandolo, afferrandolo per il collo e, dopo averlo trascinato per metri, caricandolo di peso non nell´abitacolo ma nel bagagliaio dell'auto di servizio, come si fosse trattato di una bestia.
da Fgci.it
Intorno alle ore 23, tra la folla di passanti e famiglie, tre vigili urbani, uno dei quali già noto per i suoi metodi violenti, hanno brutalmente aggredito un venditore ambulante proveniente dal Bangladesh privo di licenza, malmenandolo e terrorizzandolo, afferrandolo per il collo e, dopo averlo trascinato per metri, caricandolo di peso non nell´abitacolo ma nel bagagliaio dell'auto di servizio, come si fosse trattato di una bestia.
da Fgci.it
Termoli: Zero Tollerance
Un nutrito gruppo di impavidi vigili urbani di Termoli hanno bloccato un pericolosissimo pusher di collanine. Con sprezzo del pericolo lo hanno trascinato per una decina di metri, e quando il malnato ha osato piangere e supplicare lo hanno chiuso nel bagagliaio di un'auto.
Ah, come mi sento SICURA.
fonte InsertoSatirico.com
SiciliaInformazioni: Ragazzo comunista affidato al padre, il giudice smonta il caso
Torna alla ribalta il caso del 16enne comunista affidato al padre.
Sollevato da un lettore del nostro blog, ci sembra giusto far sentire anche le voci discordanti.
Pubblichiamo, quindi, l'articolo integrale di SiciliaInformazioni:
Ragazzo affidato al padre, il giudice smonta il caso: "Che c'entra il comunismo? Mai fatto alcun riferimento"
"Nel mio provvedimento non esistono riferimenti diretti o indiretti all'appartenenza del ragazzo ad alcun partito o circolo. Non ho mai citato il Prc, né parlato di una sua militanza comunista. Non capisco come si possa montare una cosa simile". Il presidente della prima sezione civile del Tribunale di Catania Massimo Escher, che ha affidato al padre un ragazzino di 16 anni e il fratello di 11, nega che alla basa della decisione ci sia l'appartenenza dell'adolescente a Rifondazione Comunista. Nell'ordinanza di due pagine il magistrato fa cenno alla relazione redatta dall'Unità Operativa di Neuropsichiatria della Usl3 di Tremestieri Etneo "laddove - scrive - si segnalano le carenze genitoriali della madre dei due minorenni e la vita 'sregolata' del 16enne".
Nel provvedimento il giudice esemplifica citando: "l'irregolare frequenza scolastica, i mancati rientri a casa, seppure con il beneplacito materno e la frequentazione di luoghi giovanili ove è diffuso l'uso di sostanze alcoliche e psicotrope". "Dove è il cenno a Rifondazione? - si chiede il magistrato - i luoghi a cui si fa riferimento potrebbero essere bar, discoteche". "L'affido condiviso del ragazzo in questo caso - ha concluso - è stato escluso perché la madre aveva difficoltà a gestire il figlio". Nel provvedimento si stabilisce che la madre dei ragazzi, che vive con una terza figlia maggiorenne, debba concorrere al mantenimento dei due minorenni e si assegna la casa della donna all'ex marito.
da SiciliaInformazioni
Sollevato da un lettore del nostro blog, ci sembra giusto far sentire anche le voci discordanti.
Pubblichiamo, quindi, l'articolo integrale di SiciliaInformazioni:
Ragazzo affidato al padre, il giudice smonta il caso: "Che c'entra il comunismo? Mai fatto alcun riferimento"
"Nel mio provvedimento non esistono riferimenti diretti o indiretti all'appartenenza del ragazzo ad alcun partito o circolo. Non ho mai citato il Prc, né parlato di una sua militanza comunista. Non capisco come si possa montare una cosa simile". Il presidente della prima sezione civile del Tribunale di Catania Massimo Escher, che ha affidato al padre un ragazzino di 16 anni e il fratello di 11, nega che alla basa della decisione ci sia l'appartenenza dell'adolescente a Rifondazione Comunista. Nell'ordinanza di due pagine il magistrato fa cenno alla relazione redatta dall'Unità Operativa di Neuropsichiatria della Usl3 di Tremestieri Etneo "laddove - scrive - si segnalano le carenze genitoriali della madre dei due minorenni e la vita 'sregolata' del 16enne".
Nel provvedimento il giudice esemplifica citando: "l'irregolare frequenza scolastica, i mancati rientri a casa, seppure con il beneplacito materno e la frequentazione di luoghi giovanili ove è diffuso l'uso di sostanze alcoliche e psicotrope". "Dove è il cenno a Rifondazione? - si chiede il magistrato - i luoghi a cui si fa riferimento potrebbero essere bar, discoteche". "L'affido condiviso del ragazzo in questo caso - ha concluso - è stato escluso perché la madre aveva difficoltà a gestire il figlio". Nel provvedimento si stabilisce che la madre dei ragazzi, che vive con una terza figlia maggiorenne, debba concorrere al mantenimento dei due minorenni e si assegna la casa della donna all'ex marito.
da SiciliaInformazioni
LICANDRO SU TAGLI SCUOLA
Il rapporto Osce Pisa ovviamente non si può interpretare nella chiave con cui lo leggono governo e alcuni importanti esponenti della maggioranza. Se anche quei dati fossero veri, indicando un ritardo degli studenti meridionali, il governo dovrebbe fornire misure diametralmente opposte rispetto ai tagli previsti. Dovrebbe, cioè investire ancor di più su scuola e università, costruire scuole, pagare meglio i docenti e non ridurne il numero. Mentre Raffaele Lombardo, da ipocrita attaccato al potere, critica la Gelmini ma ne resta alleato, i vari soloni della maggioranza di governo, che probabilmente hanno raggiunto le posizioni che occupano oggi anche grazie alla formazione avuta nella scuola pubblica, laica e democratica della Costituzione repubblicana, vogliono in realtà una scuola classista.
Orazio Licandro
Pdci
Disabili algheresi penalizzati dai tagliandi
ALGHERO - Dopo la denuncia dei pass per i disabili fatta dal noto tg satirico Striscia La Notizia niente è cambiato. I tagliandi per la sosta negli stalli riservati alle persone con difficoltà motorie rilasciati dal comune di Alghero continuano a non essere riconosciuti al di fuori della città. La Federazione dei Giovani Comunisti Italiani segnala l'ennesimo caso e chiede provvedimenti.
lunedì 25 agosto 2008
domenica 24 agosto 2008
La scuola secondo la Gelmini
"La scuola è elemento unificante dello Stato e i programmi devono essere uguali per tutti, ma la scuola si deve aprire al contesto territoriale e alzare la propria qualità abbassata dalle scuole del Sud". E' destinata ad alzare un vespaio la dichiarazione che il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha rilasciato a Cortina, nel corso di un dibattito sulla scuola organizzato a CortinaIncontra. Il rappresentante del Governo ha detto che alcune scuole abbassano la qualità della scuola italiana e in Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata saranno organizzati corsi intensivi per gli insegnanti.
C'è da ricordare al nostro caro Ministro Gelmini che il Governo del quale fa parte ha tagliato più di 7 miliardi di Euro alla scuola. Perciò se vuole alzare il livello delle scuole del Sud dovrebbe far investire sulla scuola, sulla conoscenza.
fonte SkyTG24
IL COMMENTO
C'è da ricordare al nostro caro Ministro Gelmini che il Governo del quale fa parte ha tagliato più di 7 miliardi di Euro alla scuola. Perciò se vuole alzare il livello delle scuole del Sud dovrebbe far investire sulla scuola, sulla conoscenza.
Ricordiamo inoltre alla Gelmini che il decreto legge n.112 in materia fiscale prevede (oltre al taglio di più di 7 miliardi) anche una riduzione del personale ATA (amministrativo tecnico ausiliario) del 17% (43.000 unità) e, come se non bastasse anche un taglio nel corpo docenti, ben 100.000 unità.
Marco Mura
Fgci Alghero
Fgci Alghero
sabato 23 agosto 2008
L'invalido stemma
COMUNICATO STAMPA
Nei giorni scorsi si è verificato l'ennesimo episodio spiacevole a causa del già noto alle cronache contrassegno invalidi.
Una donna algherese, madre di una ragazza disabile, si è recata a Bosa per una gita. Avendo in possesso il cartellino per il parcheggio degli invalidi, con tranquillità ha lasciato l'auto in uno stallo riservato ad essi. Dopo aver fatto una passeggiata per le vie della cittadina, ritornando a prendere l'auto, la donna ha trovato ad attenderla un vigile che si chiedeva cosa potesse rappresentare un cartellino con un bello stemma della città di Alghero. In questo caso si è potuto far visionare la concessione che sul retro specifica che è riservato alle persone invalide. Ma cosa sarebbe accaduto se la madre avesse tardato nella passeggiata? Probabilmente una multa che, comunque, facendo ricorso sarebbe stata revocata ma che per la donna, avrebbe comportato la perdita di giornata di lavoro ed una spesa ulteriore di benzina, che a conti fatti supererebbero l'importo dell'infrazione. E' comprensibile che il signor Sindaco con questi bei cartellini abbia voluto tutelare la privacy delle persone invalide, ma questa delicatezza nei loro confronti potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio, esponendo i disabili a maggiori umiliazioni. Inoltre non è un singolo episodio, infatti già molti cittadini diversamente abili hanno avuto problemi simili. Chiediamo quindi al signor Sindaco e/o all'assessore competente, di prendere provvedimenti in merito, in modo che anche al di fuori della nostra città, vengano riconosciuti ai disabili algheresi, i loro diritti.
Sara Piga
Marco Mura
Partito dei Comunisti Italiani, sez. di Alghero, sez. di Alghero
Federazione Giovanile Comunisti Italiani, sez. di Alghero
Nei giorni scorsi si è verificato l'ennesimo episodio spiacevole a causa del già noto alle cronache contrassegno invalidi.
Una donna algherese, madre di una ragazza disabile, si è recata a Bosa per una gita. Avendo in possesso il cartellino per il parcheggio degli invalidi, con tranquillità ha lasciato l'auto in uno stallo riservato ad essi. Dopo aver fatto una passeggiata per le vie della cittadina, ritornando a prendere l'auto, la donna ha trovato ad attenderla un vigile che si chiedeva cosa potesse rappresentare un cartellino con un bello stemma della città di Alghero. In questo caso si è potuto far visionare la concessione che sul retro specifica che è riservato alle persone invalide. Ma cosa sarebbe accaduto se la madre avesse tardato nella passeggiata? Probabilmente una multa che, comunque, facendo ricorso sarebbe stata revocata ma che per la donna, avrebbe comportato la perdita di giornata di lavoro ed una spesa ulteriore di benzina, che a conti fatti supererebbero l'importo dell'infrazione. E' comprensibile che il signor Sindaco con questi bei cartellini abbia voluto tutelare la privacy delle persone invalide, ma questa delicatezza nei loro confronti potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio, esponendo i disabili a maggiori umiliazioni. Inoltre non è un singolo episodio, infatti già molti cittadini diversamente abili hanno avuto problemi simili. Chiediamo quindi al signor Sindaco e/o all'assessore competente, di prendere provvedimenti in merito, in modo che anche al di fuori della nostra città, vengano riconosciuti ai disabili algheresi, i loro diritti.
Sara Piga
Marco Mura
Partito dei Comunisti Italiani, sez. di Alghero, sez. di Alghero
Federazione Giovanile Comunisti Italiani, sez. di Alghero
venerdì 22 agosto 2008
GRAVISSIMO EPISODIO DI CATANIA. SOLIDARIETA' A M.P. E A SUA MADRE
Nell'esprimere la mia piena a totale vicinanza e solidarietà a M.P. e a sua madre, ritengo necessario che venga affrontata e risolta la gravissima violazione costituzionale che si è verificata a Catania.
Che, nella loro relazione, i servizi sociali del comune di Catania trattino la militanza in Rifondazione Comunista come un fatto sostanzialmente illecito e negativo per un ragazzo è gravissimo e testimonia di pregiudizi incompatibili con l'espletamento di un pubblico servizio.
Che la Prima Sezione Civile del Tribunale di Catania motivi una sentenza con le stesse argomentazioni non è solo gravissimo ma inaccettabile in uno stato di diritto.
Ho quindi scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché nella sua veste di garante della Costituzione e di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura intervenga per porre rimedio a questa situazione inaccettabile.
Mi aspetto anche che il sindaco di Catania e il presidente del Consiglio dei Ministri intervengano sollecitamente ai loro rispettivi livelli per garantire che i servizi sociali di questo paese operino all'interno dei diritti e dello spirito della Costituzione.
L'attività degli organi statali al di fuori del quadro costituzionale è infatti a tutti gli effetti eversiva e l'assenza di un sollecito intervento per ripristinare una situazione di legalità costituzionale non potrebbeessere lasciata passare senza conseguenze.
Paolo Ferrero
Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista
____21-08-2008 DICHIARAZIONE CONGIUNTA DELLA FEDERAZIONE PRC, DEI GC E DEL CIRCOLO TIEN A...
21-08-2008 DICHIARAZIONE DI GIOVANNI RUSSO SPENA
21-08-2008 DICHIARAZIONE DI CLAUDIO GRASSI, COORDINATORE NAZ. ESSERE COMUNISTI
21-08-2008 DICHIARAZIONE DI ELISABETTA PICCOLOTTI, PORTAVOCE NAZ GC
Catania: tolto l'affido perchè il figlio frequenta Rifondazione!!!
Gli dicono che somiglia a Scamarcio, l'attore. A sedici anni, fa piacere. Ma ha promesso che oggi si taglia i capelli arruffati e magari non lo bollano più come comunista. Circolo Tienanmen, tessera dei Giovani comunisti, trovata dal padre, fotocopiata dai servizi sociali, allegata all'ordinanza del Tribunale di Catania, prima sezione civile, per dimostrare nella causa di affido che la madre non sa badare all'educazione del ragazzo il quale ha "la tessera d'iscrizione a un gruppo di estremisti".
Quindi, M. P. - che preferisce non essere citato con il suo nome, visto che lui, ragazzo esuberante, lo conoscono un po' tutti a Catania - è stato di fatto accusato di essere comunista rifondarolo, uno che frequenta "luoghi di ritrovo giovanili dove è diffuso l'uso di sostanze alcoliche e psicotrope", dove cioè c'è il sospetto che si bevano birre e si fumino spinelli. Nel giudizio degli assistenti sociali, le cose stanno pure peggio perché i comunisti sono "estremisti, il segretario del circolo è un maggiorenne che pare abbia provveduto a convincere all'iscrizione e all'attivismo altri ragazzi", tra cui l'amico del cuore del sedicenne, anche lui una testa matta che lo trascina nella vita "senza regole". Non è l'unica ragione, ovvio, per far pendere la bilancia della contesa sull'affido dalla parte paterna, ma la militanza comunista è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. M. P. è stato tolto alla madre e ora assegnato al padre, insieme al fratello più piccolo.
Tra un uomo e una donna, dopo una travagliata separazione, la resa dei conti si scarica spesso sui figli. Cose che succedono, non dovrebbero. La ragione, si sa, non sta mai da una parte sola. Però a Catania, ora ci si è messa di mezzo la politica. Mai infatti i comunisti, rifondaroli o del Pdci, si erano sentiti citati in un tribunale come pericolosi, estremisti, prova provata e sintomo di devianza giovanile. "Fino a ieri si chiamava militanza, e Rifondazione era il partito del presidente della Camera, Fausto Bertinotti; la sinistra comunista aveva due ministri nel governo Prodi", si sfoga Orazio Licandro, responsabile dell'organizzazione del Pdci. Nel partito di Diliberto hanno suonato l'allarme: comincia così la caccia alle streghe, usando in una storia delicata e complessa di affido familiare lo spauracchio dei comunisti, "è l'anticamera della messa al bando, siamo ormai extraparlamentari e anche pericolosi. Non è fascismo? Poco ci manca". Elencati nel dossier del tribunale infatti ci sono la tessera, con il costo dell'adesione, il faccione di Che Guevara e la fede nella rivoluzione riassunta nella frase "No soy un libertador, los libertadores existen, son los pueblos quienes se liberan".
C'è inoltre la parodia di una canzone dei Finley "Adrenalina", ode alla cocaina, riferimenti che mandano in tilt un padre come una madre. Mamma Agata, medico ospedaliero, è disorientata. Il Tribunale la obbliga intanto a versare 200 euro al mese al marito per il mantenimento dei figli, a lasciare la casa nel comune etneo dove la famiglia risiedeva. Nel più pessimista dei suoi incubi, racconta, si aspettava un affido condiviso. L'Istat calcola che ormai in Italia i figli bipartisan del divorzio stanno crescendo fin quasi a diventare sette su dieci. Dev'essere la storia di un'altra Italia, non cose che capitano qua, da queste parti a Catania, taglia corto Agata. Non è disposta a riconoscere argomenti e legittimità delle richieste paterne, che invece ci sono. E il figlio? "Va al mare e studia, ha avuto tre debiti al penultimo anno del classico - greco, latino e filosofia - d'altra parte come può essere sereno con questa guerra in atto?".
Non facile certo, spiegare a M. P. che le difficoltà della vita per alcuni, per lui ad esempio, si sono presentate in anticipo. Capita, ma s'impara prima. Difficile a quanto pare, far comprendere al padre che, come scriveva Freud, l'adolescenza è una malattia grave ma per fortuna si guarisce. L'avvocato della madre Mario Giarrusso assicura che tenterà altri approcci, mediazioni, soluzioni. I comunisti denunciano il clima da "anticamera della messa al bando" che si respira nell'isola. M. ha progetti bellicosi per l'autunno, ma tutti davvero poco preoccupanti: una band con gli amici dove lui vuole suonare il basso e la chitarra, la militanza politica, il teatro grande passione. "Con il suo gruppo ha vinto anche un premio", s'inorgoglisce la dottoressa Agata. Nelle relazioni dei servizi sociali e nell'ordinanza del tribunale le si rimprovera di avere nascosto al marito che il ragazzo ha avuto una "irregolare frequenza scolastica", di avere dato il suo beneplacito a "mancati rientri a casa", oltre a una serie di leggerezze anche verso l'altro fratellino (la figlia più grande è maggiorenne). Ma mai si sarebbe aspettata di trovarsi sotto accusa per le idee del figlio.
Quindi, M. P. - che preferisce non essere citato con il suo nome, visto che lui, ragazzo esuberante, lo conoscono un po' tutti a Catania - è stato di fatto accusato di essere comunista rifondarolo, uno che frequenta "luoghi di ritrovo giovanili dove è diffuso l'uso di sostanze alcoliche e psicotrope", dove cioè c'è il sospetto che si bevano birre e si fumino spinelli. Nel giudizio degli assistenti sociali, le cose stanno pure peggio perché i comunisti sono "estremisti, il segretario del circolo è un maggiorenne che pare abbia provveduto a convincere all'iscrizione e all'attivismo altri ragazzi", tra cui l'amico del cuore del sedicenne, anche lui una testa matta che lo trascina nella vita "senza regole". Non è l'unica ragione, ovvio, per far pendere la bilancia della contesa sull'affido dalla parte paterna, ma la militanza comunista è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. M. P. è stato tolto alla madre e ora assegnato al padre, insieme al fratello più piccolo.
Tra un uomo e una donna, dopo una travagliata separazione, la resa dei conti si scarica spesso sui figli. Cose che succedono, non dovrebbero. La ragione, si sa, non sta mai da una parte sola. Però a Catania, ora ci si è messa di mezzo la politica. Mai infatti i comunisti, rifondaroli o del Pdci, si erano sentiti citati in un tribunale come pericolosi, estremisti, prova provata e sintomo di devianza giovanile. "Fino a ieri si chiamava militanza, e Rifondazione era il partito del presidente della Camera, Fausto Bertinotti; la sinistra comunista aveva due ministri nel governo Prodi", si sfoga Orazio Licandro, responsabile dell'organizzazione del Pdci. Nel partito di Diliberto hanno suonato l'allarme: comincia così la caccia alle streghe, usando in una storia delicata e complessa di affido familiare lo spauracchio dei comunisti, "è l'anticamera della messa al bando, siamo ormai extraparlamentari e anche pericolosi. Non è fascismo? Poco ci manca". Elencati nel dossier del tribunale infatti ci sono la tessera, con il costo dell'adesione, il faccione di Che Guevara e la fede nella rivoluzione riassunta nella frase "No soy un libertador, los libertadores existen, son los pueblos quienes se liberan".
C'è inoltre la parodia di una canzone dei Finley "Adrenalina", ode alla cocaina, riferimenti che mandano in tilt un padre come una madre. Mamma Agata, medico ospedaliero, è disorientata. Il Tribunale la obbliga intanto a versare 200 euro al mese al marito per il mantenimento dei figli, a lasciare la casa nel comune etneo dove la famiglia risiedeva. Nel più pessimista dei suoi incubi, racconta, si aspettava un affido condiviso. L'Istat calcola che ormai in Italia i figli bipartisan del divorzio stanno crescendo fin quasi a diventare sette su dieci. Dev'essere la storia di un'altra Italia, non cose che capitano qua, da queste parti a Catania, taglia corto Agata. Non è disposta a riconoscere argomenti e legittimità delle richieste paterne, che invece ci sono. E il figlio? "Va al mare e studia, ha avuto tre debiti al penultimo anno del classico - greco, latino e filosofia - d'altra parte come può essere sereno con questa guerra in atto?".
Non facile certo, spiegare a M. P. che le difficoltà della vita per alcuni, per lui ad esempio, si sono presentate in anticipo. Capita, ma s'impara prima. Difficile a quanto pare, far comprendere al padre che, come scriveva Freud, l'adolescenza è una malattia grave ma per fortuna si guarisce. L'avvocato della madre Mario Giarrusso assicura che tenterà altri approcci, mediazioni, soluzioni. I comunisti denunciano il clima da "anticamera della messa al bando" che si respira nell'isola. M. ha progetti bellicosi per l'autunno, ma tutti davvero poco preoccupanti: una band con gli amici dove lui vuole suonare il basso e la chitarra, la militanza politica, il teatro grande passione. "Con il suo gruppo ha vinto anche un premio", s'inorgoglisce la dottoressa Agata. Nelle relazioni dei servizi sociali e nell'ordinanza del tribunale le si rimprovera di avere nascosto al marito che il ragazzo ha avuto una "irregolare frequenza scolastica", di avere dato il suo beneplacito a "mancati rientri a casa", oltre a una serie di leggerezze anche verso l'altro fratellino (la figlia più grande è maggiorenne). Ma mai si sarebbe aspettata di trovarsi sotto accusa per le idee del figlio.
da Repubblica.it
giovedì 14 agosto 2008
Appuntamenti Teatrali
Alghero 14 Agosto
"Bertoldo, Bertoldino e la Ballata delle Rape e dei fagiuoli"
Forte della Maddalena - ore 21,30 - ingresso gratuito
"Bertoldo, Bertoldino e la Ballata delle Rape e dei fagiuoli"
Forte della Maddalena - ore 21,30 - ingresso gratuito
martedì 5 agosto 2008
COMUNICAZIONE AI LETTORI DEL BLOG
Si avvisano i lettori di questo blog che l'aggiornamento riprenderà al più presto
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