mercoledì 27 luglio 2011

Senza se e senza ma

di Nicolò Monti

Il processo della Federazione sta andando avanti, non senza
difficoltà (politiche e finanziarie), ma le prospettive sono moderatamente ottimiste. I risultati delle amministrative ed il grande lavoro svolto per i referendum del 12 e 13 giugno hanno risvegliato un minino di entusiasmo nei compagni e nelle compagne, ed in vista dei congressi del Pdci e di Rifondazione questo potrebbe risultare benefico ai fini di un obbiettivo che ormai da 4 anni è nei pensieri e nelle intenzioni dei Comunisti Italiani, e cioè la riunificazione tra Pdci e Rifondazione per rifare il partito comunista.
Un unico partito comunista, unito e grande, per far tornare i comunisti in primo piano nella politica del paese. Il processo di ricongiungimento è impervio e pieno di ostacoli, ma la stragrande maggioranza degli iscritti lo vuole fortemente e questa voglia sarà determinante per far si che si faccia.
Perché bisogna fare la riunificazione? Per tanti motivi. Primo fra tutti, ne deriverebbe una maggiore credibilità.
La crisi politica dei comunisti è causata in gran parte da divisioni e scissioni (che si possono definire la vera malattia della sinistra). Un nuovo partito unito sarebbe la dimostrazione che la sinistra sta rinascendo sotto il segno della falce e martello e che i comunisti sono più vivi che mai.
La crisi del capitalismo italiano e mondiale ci dà un occasione che non possiamo perdere: riunire le forze è la prima cosa che i comunisti del mondo, e soprattutto i comunisti italiani, devono attuare per una vera alternativa al sistema vigente, malato e in fin di vita.
Un partito unico significherebbe anche un rafforzamento forte della Federazione della Sinistra che supererebbe i suoi limiti per diventare una vera forza politica di sinistra aperta ai movimenti, alle associazioni e soprattutto agli altri partiti di sinistra che da soli non riescono a dare quella spinta o quell'impulso che serve per cambiare le cose.
Oggi il Prc e Pdci hanno strutture doppie: segreteria, direzione, federazioni, comitato centrale etc. Per due partiti che hanno lo stesso ideale è quantomeno assurdo. Avere un'unica direzione faciliterebbe le decisioni, cosi come avere federazioni uniche e un'unica segreteria. Le sezioni lavorerebbero meglio sotto uno stesso tetto, sotto uno stesso simbolo, più di quanto stiano facendo ora in tante realtà del paese.
Noi giovani non abbiamo avuto la possibilità di vivere il Pci, per questo spingiamo fortemente per avere un unico partito. Per di più i giovani di sinistra senza tessera o addirittura coloro che non si sentono rappresentati vedrebbero con giudizio positivo la rinascita di una vera sinistra alternativa al Pd e a Sel e si avvicinerebbero al partito.
Il sogno di un partito comunista riunito lo coltiviamo da anni e oggi abbiamo la possibilità di renderlo realtà. Mancare questa occasione è da incoscienti.

Nessun commento: