mercoledì 12 gennaio 2011

Ecco cosa prevede l'accordo Fiat di Mirafiori

Ecco, in breve, cosa prevede l’accordo:

Riduzione delle pause

A partire dal 4 aprile 2011, verrà applicato un regime di tre pause da 10 minuti che sostituiscono le tre pause di cui due da 15 e una da dieci minuti. I dieci minuti di lavoro in più saranno retribuiti con 32,47 euro mensili. Per gli altri lavoratori collegati al ciclo produttivo saranno confermati 20 minuti di pausa.

Malattia

L’accordo stabilisce delle quote proporzionali di assenze in azienda oltre le quali l’assenteismo si giudica eccessivo: il 6 per cento a luglio 2011, il 4 per cento a gennaio 2012, il 3,5 per cento dal 2013. In caso di assenze collettive oltre queste soglie, non si pagano i primi due giorni di malattia a chi negli ultimi dodici mesi si è ammalato subito prima di un giorno di riposo o di ferie. Sono escluse patologie gravi.

Lavoro straordinario

L’azienda per far fronte ad esigenze produttive può far ricorso a 120 ore di straordinario annuali pro capite. Le ore di straordinario saranno comunicate con almeno 4 giorni d’anticipo e terrà conto di esigenze personali entro il limite del 20% con sostituzione tramite personale volontario.

Cassa integrazione e formazione

A partire da febbraio 2011, fino all’avvio delle nuove produzioni, previsto il ricorso alla cassa integrazione straordinaria della durata di un anno. Verrà avviato un programma formativo propedeutico all’avvio delle nuove Produzioni. La presenza ai corsi di formazione per i lavoratori interessati è obbligatoria; la mancata presenza ai corsi o il rifiuto ingiustificato, costituirà comportamento disciplinarmente perseguibile.

Orario di lavoro

Ci saranno quattro tipi di orario. Un primo tipo sarà quello attuale: due turni da otto ore al giorno, cinque giorni la settimana. Poi uno schema con turno di notte su cinque giorni lavorativi e uno con il turno di notte su sei giorni lavorativi, sabato compreso. L’azienda si è impegnata però a esaminare con i sindacati la fase di passaggio da un turno e l’altro, e a valutare insieme a loro la sperimentazione di uno schema che prevede turni due turni al giorno da dieci ore per sei giorni alla settimana. I lavoratori che lavoreranno dieci ore al giorno per quattro giorni potranno riposare gli altri tre giorni della settimana. L’azienda potrà ordinare ai lavoratori fino a 120 ore l’anno di straordinari. Il ricorso ai turni di notte e agli straordinari produrrà un incremento in busta paga fino a 3700 euro lordi l’anno.

Licenziamento per chi sciopera contro l'accordo

È il punto più contestato dalla CGIL. Il nuovo accordo non prevede l’elezione dei delegati sindacali di fabbrica: i sindacati che firmeranno l’accordo potranno nominare dei rappresentanti aziendali. I sindacati che sciopereranno contro l’accordo potranno essere puniti con l’annullamento dei permessi sindacali. L’azienda non tratterrà le quote di iscrizione ai sindacati dalle buste paga: saranno i sindacati a raccoglierle. Tutti i lavoratori firmeranno personalmente il nuovo contratto: se poi sciopereranno contro l’accordo, potranno essere licenziati.


(tratto da http://www.facebook.com/note.php?note_id=484063748243&id=196502997854)

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