mercoledì 27 giugno 2012
Solidarietà del sindaco Stefano Lubrano alla redazione di Alguer.it
«La fucilata contro la redazione Alguer.it è un gesto folle e sconsiderato, tanto più perché arriva a poche ore dalla chiusura di una tornata elettorale caratterizzata dal fair play reciproco tra candidati. Rifiuto perciò di credere che le ragioni di un’intimidazione così vile siano da ricercarsi nell’esito del voto e mi appello a tutte le forze politiche perché il confronto e lo scontro tra diverse posizioni e diverse visioni non oltrepassino mai la linea della civiltà e del rispetto reciproco. Alguer.it è una voce importante della città e una realtà innovativa che ha saputo farsi apprezzare anche oltre i confini cittadini. Ha sempre garantito spazio e uguale dignità a tutti grazie a una squadra di giovani che sono sempre riusciti a fare informazione con professionalità e puntualità. Come sindaco di Alghero, mi sono recato in visita oggi pomeriggio alla redazione di Alguer.itper portare la solidarietà di tutti i cittadini algheresi. I giornalisti di Alguer.it non si lasceranno spaventare da questa vigliaccata e la città di Alghero non li lascerà soli».
Stefano Lubrano, sindaco di Alghero
martedì 19 giugno 2012
RedVillage 2012, ecco qualche anteprima
Manca poco più di un mese al 21 luglio, data d’apertura del Red Village 2012, il campeggio unitario della FGCI e dei GC, che si terrà anche quest’anno nella bellissima pineta di Frassanito, a due passi dallo splendido mare del Salento e a pochi chilometri dalla stupenda Otranto. Fra pochi giorni pubblicheremo il programma completo del campeggio, con tanti dibattiti, workshop e tavole rotonde.
Intanto per il momento alcune gustose anteprime vogliamo anticiparle:
il 21 avremo due dibattiti, uno sulla crisi economica con l’economista Vladimiro Giacchè, Gian Paolo Patta e Francesco Francescaglia, e l’altro sull’antimafia con il giudice Antonio Ingroia, Orazio Licandro e Gabriella Stramaccioni di Libera;
il 22 avremo il Senatore Ugo Sposetti, già tesoriere dei DS, con Roberto Soffritti, che parleranno di politica, dei suoi costi e dell’articolo 49 della Costituzione;
il 23 invece parleremo di lavoro e precarietà con Elena Lattuada della segreteria nazionale della CGIL, Michele De Palma della FIOM nazionale e Manuela Palermi;
il 24 sarà la volta del segretario nazionale del nostro partito Oliviero Diliberto in tandem col giornalista Luca Telese, mentre nel pomeriggio discuteremo di beni comuni con importanti ospiti tra i quali Marco Bersani del Forum Acqua Pubblica e Alessandro Pignatiello;
il 27 affronteremo il tema dei giovani e del loro rapporto con la politica discutendone con esponenti di reti, associazioni e organizzazioni giovanili, mentre la sera affronteremo il tema dei saperi con le associazioni studentesche, al fianco delle quali in questi anni abbiamo combattuto contro la legge Moratti e Gelmini, che interloquiranno con Alberto Burgio e Riccardo Messina; il 28 toccherà al segretario di Rifondazione Paolo Ferrero che dialogherà con Leoluca Orlando sindaco di Palermo.
Accanto a queste date confermate ce ne saranno tante altre con esponenti della sinistra, del sindacato, dei movimenti e dove avremo anche importanti ospiti internazionali.
Visto che però di un campeggio di giovani si tratta, e per di più in Salento, non mancherà ogni sera il divertimento a modo nostro, con bar e dancehall in spiaggia.
La vacanza di classe a prezzi proletari sta per iniziare, al costo di soli 12 euro in tenda al giorno dal 21 al 30 luglio, e si può prenotare alla mail redvillage@mail.com. Più di questo c’è da dire solo che “chi vuole intendere…in tenda!“
venerdì 1 giugno 2012
In piena facoltà, egregio Presidente le scrivo la presente...
Egregio signor Presidente,
il 2 giugno, Festa della Repubblica, celebriamo la nostra comunità nazionale, le nostre istituzioni democratiche, tutte. Sventoliamo il tricolore e rileggiamo la nostra costituzione.
Guardiamo alle massime cariche istituzionali sperando che esse possano sempre essere ricoperte dai migliori tra noi, ai corpi militari che vogliamo fedeli ai valori democratici e costituzionali, alle forze dell'ordine, ai magistrati, a tutti coloro che rappresentano per ruolo e funzione la repubblica.
In questa occasione è anche giusto guardare a quanti, nelle istituzioni di ogni livello, cercano di rappresentare i cittadini al meglio, rispettosi del mandato ricevuto e consapevoli delle responsabilità che ad esso conseguono. Sono tempi difficili per la rappresentanza democratica e per la buona politica, stretta nella morsa della corruzione e del malcostume dilagante e nondimeno mortificata dal qualunquismo e dall'indifferenza.
E' comunque necessario che in questa occasione di festa la comunità nazionale guardi anche a sé stessa, oltre che alle sue espressioni istituzionali, affinchè ciascuno possa riflettere non solo su ciò che lo stato può fare per lui, ma piuttosto su quanto ognuno può dare e fare perchè la repubblica sia migliore. Ciò a cominciare dal non solidarizzare più con gli evasori fiscali, dal non votare più per politici cialtroni elargitori di promesse e favori individuali, dal non deturpare più il paesaggio e l'ambiente per la smania di possedere, dal fare quotidianamente ed al meglio il proprio dovere.
Egregio Presidente, possiamo tutti convenire sul fatto che ciò che tiene insieme questa nostra comunità attraversata da comprensibile preoccupazione per il futuro, sfiducia nella politica e nelle istituzioni, conflitti tra poteri dello stato, soggezione alla criminalità organizzata ed ai poteri occulti, misteri irrisolti e vittime dimenticate, è la solidarietà di cui siamo ancora capaci. Quella stessa che all'alba della repubblica ci ha salvati dalla fame e dal sottosviluppo e ci ha consentito di ricostruire il paese sulle macerie lasciateci dal fascismo e dalla guerra.
Ecco, signor Presidente, in nome di quella solidarietà avrei preferito che la parata ed i festeggiamenti per il 2 giugno fossero, per quest'anno almeno, annullati e tutte le risorse materiali ed umane fossero indirizzate ai nostri fratelli d'Italia colpiti dal terremoto. Se le fondamenta della repubblica poggiano sulla solidarietà le sue istituzioni non crollano neppure sotto il terremoto, ritengo. Occorre fidarsi delle buone fondamenta, anche se la facciata dei palazzi non è, per una volta, tirata a lucido. La repubblica non è nelle divise, nei cerimoniali, nella solennità, essa vive ogni giorno nel nostro sapere essere comunità.
Tanto ho sentito di dover dire con il rispetto dovuto alla sua carica ed avendola a suo tempo votata, signor Presidente.
On. Elias Vacca, deputato della XV legislatura.
Perché educato sì, lo vuoi essere, ma fino a quando non vieni preso in giro!
Sfogo elettorale a mezzanotte passata.
Tutti che vogliono coinvolgerli, ascoltarli, risolvere con loro i problemi.
Tutti che parlano di quanto sia importante il lavoro, perché «è il fondamento della nostra società».
Però poi li senti dire che il posto fisso non è poi così tanto importante, che pretendere di avere un lavoro sicuro è roba antica, che appartiene a vecchi schemi e vecchi modi di concepire la società.
Poi però, quando li senti dire certe cose pensi "quindi se dovessi andare in banca per aprire un mutuo che faccio?", "E se mi volessi fare una famiglia? Non voglio avere un figlio se non ho la certezza di poterlo mantenere".
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