Il governo Berlusconi si è sempre vantato dei minori effetti della crisi in Italia rispetto agli altri paesi europei.
In realtà basta osservare i dati istat per rendersi conto che l'Italia ha in questo momento l'economia più sofferente di tutto il continente europeo e perde molto di più sia in confronto all'economia del Giappone sia in confronto a quella degli USA.
I numeri parlano molto chiaro:
Perdita del prodotto interno lordo su base annua per l'Italia pari al 6%,contro il 5,9% della Germania,i 5,5% del Regno Unito,3,9% deli Stati Uniti e il 2,6% della Francia.
La crisi è passata ci dicono ma è proprio ora che si vedono i risultati peggiori a livello di perdita di posti di lavoro.
Tuttavia mentre negli altri paesi si investe su politiche che favoriscano la creazione di nuovi posti di lavoro,in Italia si tagliano moltissimi posti di lavoro pubblici,basti pensare ai precari delle scuole,e non si fa nulla per frenare la perdita di posti di lavoro nelle aziende private.
La situazione dell'economia italiana e le continue prese in giro del presidente del consiglio agli italiani,a cui credono purtroppo,dimostrano lo stato di degrado della politica italiana.
Le favole sulla crisi che non avrebbe toccato,se non marginalmente l'Italia,o sul fatto che la crisi da noi sarebbe passata prima degli altri,si scontrano con i dati che ci dimostrano che siamo il paese che su base annua ha perso di più nel 2009.
La gestione politica falliementare di Berlusconi e del suo governo ci porta indietro sia a livello culturale,con una scuola sempre peggiore,sia a livello economico con un'Italia sempre più povera.
In questa situazione l'assenza di una sinistra vera e forte si sente molto all'interno del paese.
Non esiste al momento un'alternativa valida al centro-destra ma lamentarsi non serve a nulla,sta a noi lavorare per costruire un'alternativa politica e sociale a Berlusconi.
L'Italia ne ha bisogno per arrestare la distruzione della dignità nostro stato e della vita di ogni italiano!
L'unico modo è tornare ad impegnarsi politicamente ed è un invito che faccio a tutti voi.
Giacomo Pisanu
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