giovedì 28 maggio 2009

Manifestazione contro l'omofobia a Sassari

Appello per l'adesione alla manifestazione
“Liberi tutti, Libere tutte”

In seguito all'aumento vertiginoso dei casi di omofobia in Sardegna, di cui lanciammo l'allarme a Marzo, abbiamo pensato di promuovere una grande manifestazione contro l'omofobia, il razzismo e tutte le discriminazioni, per il diritto all'autodeterminazione sul corpo e nelle scelte di vita, per il 30 Maggio a Sassari.

Abbiamo scelto il 30 Maggio poichè a metà strada fra la giornata mondiale contro l'omofobia, 17 Maggio, e il mese del Gay Pride, ovvero dell'orgoglio di essere, di esistere, di amare. La prima manifestazione sarda indetta da due organizzazioni gay, lesbiche e trans per rivendicare quella piena cittadinanza ancora oggi negata dall'assenza di diritti ma sopratutto dalla mancata condanna dell'omofobia quale "crimine di odio". Una manifestazione contro l'attacco ai diritti fondamentali di donne e uomini: dal testamento biologico alla legge 40, dal pacchetto sicurezza alla Bossi-Fini, dall'omofobia ai Pacs.
Diritti di cittadinanza per tutte e tutti come punto di partenza per una reale lotta a tutti i razzismi, alla violenza e all'odio sociale.

Vi chiediamo di aderire e partecipare all'organizzazione di quella che vorremmo fosse una grande manifestazione di riscatto e di liberazione per la nostra terra.
Le adesioni possono essere inviate a questo indirizzo con oggetto [Liberi tutti Libere tutte]: info@movimentomosessualesardo.org.

Per proposte di intervento o esibizione sul palco (performance, musica, spettacoli ecc.) contattare Massimo 3346317271.

Qualsiasi tipo di sottoscrizione e aiuto nell'organizzazione sarà preziosissimo. Riguardo i dettagli e lo svolgimento della manifestazione pensavamo di organizzare un incontro con tutti i gruppi che aderiscono verso metà Maggio.
Per il percorso abbiamo pensato a:

Percorso: chiesa santa Maria, via M. Coppino, via Tavolara, corso Margherita di Savoia, corso Vico, corso Vittorio Emanuele, via C. Battisti, p.zza Tola.

Liberi Tutti Libere Tutte music and show
Al corteo sarà presente un camion dotato di sound system per brevi interventi e slogan sul tema. La selezione musicale sarà a cura del dj Davide Merlini.
Al termine del corteo, in piazza Tola, interventi musica e spettacoli
Sul palco allestito in piazza Tola si alterneranno interventi politici, concerti e spettacoli. All'arrivo del corteo interventi di esponenti dei gruppi organizzatori e di rappresentanti politici e istituzionali che si sono distinti, in passato, per il loro impegno contro l'omofobia. Fra i rappresentanti istituzionali: la Presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici e il Sindaco di Atzara Alessandro Corona.
A seguire, con la presentazione della star dei Queer Party La Trave Nell'Okkio, esibizioni di Lady Glitters, Miss Kina Martina, Golden Lady e musica con Archè, Natistrani, A58 e Area Mito

Dalle 24:00 Liberi Tutti Libere Tutte Official Party

Movimento Omosessuale Sardo - ARC http://www.associazionearc.eu/

Per info e contatti: info@movimentomosessualesardo.org, tel 079219024, cell. 3346317271

martedì 19 maggio 2009

"VELENO" su PdCITV

Da martedi' 19 maggio su PdCITv inizia una nuova fase della nostra webtv. Abbiamo inaugurato il nuovo studio ed ora cominciamo le trasmissioni IN DIRETTA.
"Veleno" sara' lo spazio dove incontrarci, discutere, organizzarci direttamente. Con noi ci saranno molti ospiti ma soprattutto ci sarete voi con le vostre mail (all'indirizzo redazione@pdcitv.it) , i vostri messaggi su Facebook (sulla bachca della fan page e del gruppo degli amici di PdCITV) e la nostra chat.
Si comincia appunto martedi' 19 maggio, dalle 19.30 alle 20.00, con il numero zero insieme a Bassam Saleh della comunita' palestinese in Italia e candidato della Lista Comunista nella circoscrizione centro.
Mercoledi' 20 maggio dalle 16.00 alle 16.30 sara' nostro ospite "Franchino" dei Modena City Ramblers, a Roma per la presentazione del nuovo album del gruppo e candidato con il PdCI al comune ed alla provincia di Modena.
Giovedi' 21 dalle 19.30 alle 20.00 invece sara' con noi Fosco Giannini della direzione nazionale di Rifondazione Comunista per l'area dell'Ernesto.


Facciamo insieme la nostra televisione!

Studenti "clandestini": i nomi sulla lavagna

Casaregis, Einaudi e Galilei: iniziativa choc della dirigente scolastica. Il fatto ha suscitato la protesta di molti insegnanti che hanno scritto al Provveditore

di Massimo Calandri


UN GIORNO è entrata in aula la preside, ha preso un gessetto e si è messa a scrivere sulla lavagna un elenco di alunni. Ha fatto lo stesso in tutte le classi e nelle tre scuole del plesso, e quando non tracciava la sua lista era perché pronunciava ad alta voce i nomi degli studenti. Nomi di origine straniera. Nomi di presunti, futuri clandestini. Di prossimi fuorilegge. Nomi di ragazzi che nel corso dell´anno scolastico avrebbero compiuto il diciottesimo anno di età, e che non avevano chiarito la loro posizione ai sensi del futuro permesso di soggiorno.
Perché in Italia si può diventare degli irregolari per quello che si è, non per quello che si fa: basta raggiungere la maggiore età e avere dei genitori privi di permesso, o peggio ancora residenti in una casa troppo piccola, o titolari di un reddito considerato insufficiente. Prudente e precisa, la preside ? Rosanna Cipollina - ha redatto una sconcertante lista degli studenti «a rischio». E in qualche modo l´ha resa pubblica. Si è giustificata sostenendo di aver scritto quei nomi sulla lavagna perché temeva altrimenti di sbagliarne la pronuncia, e che quello era semplicemente un invito a presentare al più presto i relativi documenti in segreteria. Cosa che gli studenti hanno fatto puntualmente nei giorni successivi, ribadendo la loro «regolare» presenza sul territorio italiano.
E´ successo nell´istituto professionale per il commercio Casaregis, a Sampierdarena, nelle altre due strutture scolastiche accorpate, l´istituto tecnico industriale Galilei e l´Einaudi. Diversi insegnanti hanno sottoscritto indignati una lettera, trasmessa al provveditore agli studi e alla stessa preside. Abbiamo provato a contattarla, ma non c´è stato nulla da fare.

Ci sono purtroppo buone ragioni per credere che questa storia non finisca qui. L´inedito episodio, accaduto nei mesi scorsi, è tornato sulla bocca di molti in questi giorni in cui il Parlamento legifera sul reato di clandestinità. Lo ha ricordato anche Paolo Quatrida, segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza: sono decine gli studenti di origine straniera che frequentano le superiori genovesi e compiono i diciott´anni nel corso di questo anno scolastico. Rischiano di finire tutti in una ignobile lista di proscrizione? «Un problema grave, una storia orribile», dice Quatrida. I minori extracomunitari non hanno bisogno di un permesso di soggiorno. «In genere gli istituti, quando raggiungono la maggiore età, fanno finta di niente: non vanno a verificare se gli studenti diventeranno automaticamente ?regolari´. La questione diventa però inevitabile quando i ragazzi sostengono l´esame di maturità. In passato si è aggirato il problema grazie a visti temporanei. Di questi tempi, però, può accadere qualsiasi cosa. Anche che si scrivano dei nomi su di una lavagna».
(19 maggio 2009)

venerdì 15 maggio 2009

Finanziamenti alla scuola privata. Maggioranza, Udc e Idv aumentano i fondi

Lunedì 11 Maggio 2009 17:21
di Alessandro Bongarzone


Roma - Lo scorso 6 maggio, venerdì, la Camera dei Deputati ha dato il “via libera” a tre diverse mozioni sulla scuola: una di maggioranza e due d’opposizione, Udc e Idv che, con toni diversi e facendo ricorso a diverse modalità, chiedevano il ripristino di quanto tolto alle “paritarie” da Tremonti (13,4 milioni di euro, avendone restituiti 120 dopo la bagarre armata dai vescovi italiani) nella scorsa finanziaria.

Bocciata, invece, dall’assemblea di Montecitorio i documenti presentati dal PD e dai deputati radicali.

Così, mentre l’Esecutivo taglia 8 miliardi (e 134 mila posti in tre anni) alla scuola pubblica il Parlamento, bontà sua, sapendo che il ministro del tesoro sta lavorando al nuovo testo della finanziaria 2010, per non farsi cogliere impreparato, gioca d’anticipo e impegna il governo perché nei prossimi mesi accresca i finanziamenti alle scuole private, se non è possibile allargare ulteriormente i cordoni della borsa, almeno per una quota pari a quella che manca all’appello (13,4 milioni, appunto).
La mozione di maggioranza, comune a PDL e Lega, primi firmatari i capigruppo: Fabrizio Cicchitto e Roberto Cota, chiede al governo di “realizzare interventi volti a facilitare e promuovere le condizioni per l’effettiva libertà di scelta educativa delle famiglie fra scuole statali e paritarie” e di “recuperare le risorse mancanti affinché la situazione dei finanziamenti alla scuola paritaria per il 2009 ammonti sostanzialmente a quelli assegnati nell’esercizio finanziario 2008”. La mozione indica, anche, le modalità con cui restituire il “maltolto”: buoni scuola “per la copertura, in tutto o in parte, dei costi di iscrizione e di frequenza in scuole paritarie” e detrazioni fiscali a favore delle famiglie che iscrivono i figli presso scuole paritarie “in
misura adeguata - si legge nel testo approvato - a ridurre significativamente gli oneri e calibrate a scalare per le famiglie con i redditi più bassi”.

Non di molto differisce la seconda mozione approvata, quella dell’UDC, che impegna il governo a “a garantire la certezza dei finanziamenti e dei tempi di erogazione delle risorse per le scuole paritarie e l’equivalenza con le altre istituzioni formative, anche europee” e “ad adottare iniziative per prevedere in tempi rapidi il ripristino integrale delle risorse sottratte alle scuole paritarie dalla manovra economica”. Ma i centristi vanno oltre e, più liberali dei liberisti, chiedono un impegno concreto perché vengano adottati “provvedimenti volti a garantire un’effettiva libertà di scelta della scuola da parte delle famiglie” anche attraverso la previsione di “strumenti di finanziamento alle famiglie per la scelta della scuola nell’ambito del sistema nazionale di istruzione”.

Si tratta di uno stranissimo e ben più che classista concetto di libertà e di welfare quello che propongono lor signori ma che, a ben vedere, ha a che fare con l’eterno vizio dei ricchi di far pagare ai poveri i loro lussi e le loro scelte per cui, dopo aver ottenuto il rimborso fiscale per la donna di servizio, chiedono, oggi, il rimborso per le loro “rette” scolastiche da milioni di euro a discapito, ovviamente e manco a dirlo,
delle risorse per la scuola pubblica.

Ispirata al principio si sussidiarietà, ma non per questo meno grave e pericolosa per il sistema pubblico, la terza mozione - approvata con l’assenso del governo - presentata dall’Italia dei Valori che chiede all’esecutivo d’impegnarsi ad “intervenire per garantire l’efficienza scolastica a tutti i livelli ed il ruolo di aggregazione sociale e civile svolto dal sistema formativo italiano” ma, e qui sta il pericolo, “a sostenere lo sviluppo dell’iniziativa privata nel settore formativo”. Come a dire, visto che nella scuola non c’è la Cassa Integrazione, ovvero alcun incentivo all’assunzione, troviamo una forma per dare qualche soldo di sostegno a questi “imprenditori”.
Bocciata, manco a dirlo, la mozione del PD che chiedeva di “ripristinare tutte le risorse per le scuole paritarie e degli enti locali (comprese quelle destinate alle sezioni primavera, al diritto allo studio in tutte le sue articolazioni e al contrasto della dispersione scolastica) varate dal Parlamento all’epoca del governo Prodi, erogandole prioritariamente alle scuole che svolgono il servizio senza fini di lucro e che, comunque, non sono legate a società aventi fini di lucro o da queste controllate” ma, soprattutto - crediamo noi - perché chiedeva, in primo luogo, di “ripristinare le somme destinate alla scuola pubblica decurtate con la finanziaria”. Nella mozione del PD era presente anche la richiesta - contenuta anche nella mozione radicale - di “disporre un approfondito e continuo controllo e monitoraggio, oltre che una puntuale indagine ispettiva in tutta Italia, al fine di individuare ed eventualmente reprimere gli episodi di cattiva gestione di scuole paritarie, che, non rispettando le norme, risultano essere solo dei costosissimi diplomifici”.



da http://www.dazebao.org

Facce e Martello (12^ puntata)



http://www.pdcitv.it/video/1405/Facce-e-Martello-12-puntata

martedì 5 maggio 2009

Da domani novità su PdCITV‏

Dopo i tantissimi video e lo speciale sul 25 aprile e gli altrettanti servizi sul Primo Maggio (tra cui il backstage del concertone) ora PdCITV - Televisione Comunista dedicherà la massima attenzione ai temi di questa decisiva campagna elettorale.


Cambieremo e di molto la nostra programmazione potendo ora contare su di un nuovo studio dove realizzare trasmissioni anche in diretta.


Il primo appuntamento sarà domani mercoledi 6 giugno alle ore 17.00 con una diretta con Bassam Saleh, della comunità palestinese in Italia, candidato nella circoscrizione centro Italia per la Lista Comunista Anticapitalista. Insieme a lui in studio ci sarà Maurizio Musolino, responsabile Medio Oriente del PdCI per discutere della situazione in Palestina e della recente visita del ministro israeliano, dichiaratamente razzista, Libermann.


Venerdì invece alle ore 15.00 avremo in studio Manuela Palermi, direttrice della Rinascita della Sinistra, per presentare il numero in edicola questa settimana ed in particolare l'inchiesta sulla "Influenza suina e gli affari dell'industria farmaceutica".

Per partecipare alle trasmissioni (che successivamente verranno sempre rilanciate sul sito e saranno quindi sempre disponibili e consultabili) come sempre potete utilizzare la mail della redazione : redazione@pdcitv.it oppure il gruppo di Amici di PdCITv e la nostra Fan Page su Facebook. Stiamo attivando anche un numero di telefono dedicato che presto vi comunicheremo.

La redazione di PdCITV
Televisione Comunista

lunedì 4 maggio 2009

Un'altra Europa è possibile

Il programma delle elezioni Europee
Diamo vita ad una lista anticapitalista che unisce in una proposta politica per l’Europa il Prc, il Pdci, Socialismo 2000 e i Consumatori Uniti. Lo facciamo insieme ad esponenti della sinistra, del mondo del lavoro e sindacale, del movimento femminista e ambientalista, del movimento lgbtq e pacifista. La lista lavora per un’uscita dalla crisi fondata sulla democrazia economica, sulla giustizia sociale e sulla solidarietà





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http://www.unaltraeuropa.eu/