“Nessun partito oggi al governo viene dalla cultura ispiratrice della Resistenza e della Liberazione”
“Berlusconi non ha nulla a che spartire con il 25 aprile. Chi lo ha invitato si è assunto una grossa responsabilità, dal momento che il premier non vede l’ora di usare quel giorno per invertire la verità e mettere insieme vittime e carnefici della Resistenza. Una cosa insopportabile. Il suo governo è la moderna continuazione della tragica esperienza del ventennio che ha macchiato l’Italia: basta vedere le cose che ha fatto per rendersene conto (dall’immigrazione alle politiche sociali, dalla giustizia alla sicurezza). Ha detto bene chi ha sostenuto che Berlusconi ha più da spartire con il 28 ottobre (del ’22) che con il 25 aprile (del ’45). Basta visionare l’elenco dei maggiori partiti antifascisti organizzati (Partito comunista, Partito socialista, Democrazia cristiana, Partito d'azione, Partito democratico del lavoro, Partito Liberale) che hanno fatto parte del Comitato di Liberazione Nazionale, il CLN, cui venne attribuita la direzione politica e nel seno del quale i comitati militari assunsero la responsabilità dell'organizzazione delle forze che andavano raccogliendosi in città e in montagna, per rendersi conto che nessuno dei partiti oggi al governo ne facevano parte! Evidentemente, qualcuno oggi ha la memoria troppo corta e cade nella trappola della smania revisionista che impera”.E’ quanto afferma Pino Sgobio del PdCI al giornale online ‘quinews.it’.
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