Nel 18° municipio di Roma,zona nord ovest, la FGCI della sezione Petroselli aveva deciso di compiere una atto dimostrativo che mettesse in evidenza l’inutile sperpero di denaro pubblico del presidente Giannini nel disporre alcuni alberi di natale (molto brutti e quasi privi di addobbi e luci) nelle piazze della periferia. La provocazione pensata da un nostro compagno, visto che le decorazioni dell’albero lasciavano molto a desiderare, era di fare un centinaio di dischetti rossi con disegnate su entrambe le facciate delle falci e martello da appendere sull’albero.
Al momento dell’azione, circa l’una di notte, ci raduniamo sotto l’albero cominciamo la nostra decorazione. Veniamo subito fermanti da tre ragazzi di destra che però non hanno specificato la loro area politica. Sono cominciate le provocazioni, le intimidazioni, le minacce a cui tutti noi non abbiamo risposto. Ci “cacciano” via dicendoci di non farci più vedere perché quella è zona loro.
Nel giro di tre mesi siamo stati interrotti dai vigili urbani durante un volantinaggio, dalla polizia mentre attaccavamo manifesti, la loro minaccia era quella di denunciarci per propaganda politica!, e da questi tre giovanotti di cui uno assomigliava incredibilmente ad un consigliere municipale di AN che già in passato è stato al centro di alcune aggressioni “politiche” durante le campagne elettorali. Dico che gli assomigliava perché il suddetto consigliere municipale il giorno dopo ha negato la sua presenza nel gruppo di intimidatori.
Credendo nelle istituzioni, considerando impossibile l’eventualità che un consigliere del municipio vada in giro a minacciare gli oppositori politici, tra l’altro ragazzi e ragazze con un età media molto bassa, mi vedo costretto a credere che si sia trattato di un caso di incredibile somiglianza.
Qualora non fosse un caso di somiglianza, la vicenda assumerebbe un significato diverso, molto più grave della semplice intimidazione fascista. Occorre vigilare seriamente sulla democrazia perché l’aria è inquinata da pericolosi germi.
Al momento dell’azione, circa l’una di notte, ci raduniamo sotto l’albero cominciamo la nostra decorazione. Veniamo subito fermanti da tre ragazzi di destra che però non hanno specificato la loro area politica. Sono cominciate le provocazioni, le intimidazioni, le minacce a cui tutti noi non abbiamo risposto. Ci “cacciano” via dicendoci di non farci più vedere perché quella è zona loro.
Nel giro di tre mesi siamo stati interrotti dai vigili urbani durante un volantinaggio, dalla polizia mentre attaccavamo manifesti, la loro minaccia era quella di denunciarci per propaganda politica!, e da questi tre giovanotti di cui uno assomigliava incredibilmente ad un consigliere municipale di AN che già in passato è stato al centro di alcune aggressioni “politiche” durante le campagne elettorali. Dico che gli assomigliava perché il suddetto consigliere municipale il giorno dopo ha negato la sua presenza nel gruppo di intimidatori.
Credendo nelle istituzioni, considerando impossibile l’eventualità che un consigliere del municipio vada in giro a minacciare gli oppositori politici, tra l’altro ragazzi e ragazze con un età media molto bassa, mi vedo costretto a credere che si sia trattato di un caso di incredibile somiglianza.
Qualora non fosse un caso di somiglianza, la vicenda assumerebbe un significato diverso, molto più grave della semplice intimidazione fascista. Occorre vigilare seriamente sulla democrazia perché l’aria è inquinata da pericolosi germi.
La Rinascita